Friday, November 22, 2024

“Me la sogno tutte le notti la strada che dal Maio, dove parcheggiavo, facevo a piedi… tutti i fiori, le finestre e i cani dietro ai cancelli… Le bandierine fuori ai portoni, pure i pali della luce e i buchi nella strada… Tutte le notti…”

(Rossella Pirozzi FB)

RICOSTRUIRE: COME?

Photo_ Pasquale Raicaldo

Perché le oltre 2000 persone che hanno perso le loro case (e alberghi, negozi, attività economiche) a Casamicciola Terme e Lacco Ameno (con qualche caso anche a Forio) possano sperare di riavere un’abitazione, possibilmente nel luogo in cui sono cresciute, che amano, è necessario affrontare la complessa tematica della ricostruzione prendendo atto di alcune verità. Si tratta di un percorso difficile, cui il nostro giornale ha deciso di dare spazio e voce, incontrando tre figure molto diverse fra loro per ambito di azione, ma che sono accomunate da un forte legame con l’isola e dalla piena coscienza dei problemi con cui ci si dovrà misurare.

Abbiamo intervistato, infatti, il senatore Domenico De Siano, rappresentante del centrodestra e coordinatore campano di Forza Italia che da profondo conoscitore dei complessi meccanismi e rapporti di forza che regolano la politica ha voluto spiegare con chiarezza le difficoltà che andranno affrontate. L’avvocato Bruno Molinaro, che da anni si dedica alle tematiche del diritto amministrativo nel settore dell’urbanistica, edilizia sanzionatoria e tutela del paesaggio, facendo con i suoi interventi giurisprudenza e costituendo quindi una sorta di anello di congiunzione fra  il legislatore e il cittadino, ha spiegato le ragioni dell’emendamento da lui redatto, che andrebbe inserito nel DDL per la ricostruzione che il nuovo Governo dovrà stendere, con l’obiettivo di rendere superabili i problemi di difformità e abusivismo che una parte degli edifici danneggiati presenta. Infine, l’architetto Giovan Giuseppe Iacono, particolarmente interessato al settore del recupero urbano e autore del restauro dell’ex Osservatorio Geofisico a Casamicciola e dell’ampliamento delle terme di Nitrodi con la creazione del parco idroaromaterapico, che ha pensato ad un progetto organico per ridisegnare in maniera inedita e innovativa la zona più colpita, il Maio e La Rita, a partire dalle sue peculiarità, a livello di risorse, vocazione e fragilità del territorio.