Text_ Riccardo Sepe Visconti
Cos’è una disgrazia? Quell’evento che in una manciata di istanti fa di te una persona diversa; e disperata.
E il 21 agosto 2017 tra Casamicciola e Lacco Ameno un bel po’ di gente in pochi secondi ha visto cambiata la propria prospettiva di vita. Il resto dell’isola, spesso, troppo spesso s’è voltato dall’altra parte e quelle donne, quei vecchi, quei bambini e tutti quegli uomini in pochi istanti sono rimasti soli. È questo, in estrema sintesi, il succo del terremoto della scorsa estate, non c’è molto da aggiungere.
Ma – e tale è l’aspetto più bello dell’Uomo! – alcuni di loro hanno reagito. Con determinazione, con disperata testardaggine, con coraggio, con una visione. Sì, la visione di un Futuro, che per molti vale la pena di essere affrontato a testa alta, con le spalle diritte e con gli occhi puntati verso un orizzonte lontano.
Nascono da queste osservazioni le mie piccole grandi storie di donne ed uomini coraggiosi. Gente che neppure per un istante ha permesso agli eventi di sopraffarla; gente che ha squarciato il proprio dolore, la propria incredulità e soprattutto le proprie paure, perché hanno investito in se stessi ed hanno voluto trasformare il crollo in una rinascita. Ecco, quindi, che con orgoglio ed emozione voglio raccontarvi la storia di alcuni, perlomeno di quelli che conosco e ammiro. Molto! Piccole grandi storie di sudore, speranze, lacrime, sorrisi, paure e forza, forza, forza. Tanta Forza e voglia di riscatto… Orgoglio!
Ho terminato le mie parole perché aggiungendone altre sarei retorico, barocco, forse perfino superfluo… Loro ci sono, ed hanno fatto qualcosa di bello e significativo per tutti noi: ci hanno dato l’esempio, hanno tracciato una strada. Io la racconto con l’idea che si possa trarne ispirazione.
Ecco le storie di Nicola Lombardi, Gaetano De Nigris e Nello Di Leva, Caterina e Antonella Rusciano, di Martina e Francesca Castagna, Matteo, Nicola e Tony Di Meglio, Vito e Loretta Mattera, alle quali vorrei aggiungere quelle di Arnaldo, Piergiovanni e Giampaolo Castagna, di Maria e Giacomo Polito, Michele Scarfato e (per fortuna) di altri ancora che non si sono arresi, preferendo rimboccarsi le maniche per affrontare nuove sfide.