26/2009
Photo: Riccardo Sepe Visconti
Text: Lucia Elena Vuoso
M9 AIR LINE
Ischia
– via F. Sogliuzzo, 24
TEL. 081 3331098
E come ogni settimana anche questa è arrivata alla fine. E come ogni lunga, lunghissima settimana lavorativa, iniziata quell’interminabile, noioso lunedì, finalmente ecco il tanto atteso sabato. Ma cosa facciamo stasera? Ci sarebbe il solito cinema, la solita pizza, il solito pub, la solita cena a casa di amici, la solita partita a biliardo, la solita discoteca oppure il solito M9, che da qualche mese a questa parte tanto solito non lo è più. Già, il pub irlandese che da circa dieci anni è il punto di incontro per chi ha voglia di bere un’ottima birra, in un ambiente familiare e confortevole, ascoltando buona musica conserva la sua atmosfera calda e il suo look anglosassone, rinnovandosi, però, nel menù, offrendo serate a tema, prodotti tipici e caratteristici modi per gustarli. “Abbiamo sentito l’esigenza di rinnovarci – spiega Gilberto Acciaio, gestore del locale – proponendo delle portate che si trovano al ristorante più che in birreria, consigliando i vini e le birre giuste da accostare ad ogni pietanza, raccontando miti e leggende dei paesi di provenienza di food e beverage e insegnando il modo migliore per sentire i sapori”. Sono nati così dei percorsi eno-birra-gastronomici, che si rinnovano ogni dieci giorni e che permettono a chiunque di essere indirizzato alla scelta in base al proprio gusto del momento: se si ha voglia di mangiare del formaggio o della carne, si avrà formaggio o carne dallo snack, all’antipasto, al panino, per finire con un rum particolare che ben si accosta ai gusti scelti. Ed ecco che un sabato qualunque riesce a trasformarsi in qualcosa di unico, come “Novemberfest”, svoltasi dal 2 al 9 novembre scorso. Direttamente dalla Germania ecco troneggiare sul bancone dell’M9 fustini a caduta, contenenti birra cruda non pastorizzata, che i clienti potevano spillarsi da sé, seguendo i consigli di un attento barman, nel tradizionale boccale da un litro, che a fine serata rimaneva al cliente come ricordo. Ed ecco nuovi profumi, sorprendenti aromi e sensazioni inaspettate trasmesse dai taglieri di salumi e formaggi originari della Foresta Nera: stuzzicante salame alla cipolla, squisito filetto parigino avvolto nel lardo, ghiotto speck aromatizzato, saporito tacchino affumicato alla paprika. Il tipico piatto tedesco dei würstel e crauti servito in tre modi differenti: ai crauti bianchi cotti con brodo vegetale e spicchi di mela sono stati accostati i classici Bockwurst, i würstel bianchi e quelli con pelle croccanti fuori e morbidi dentro. E ancora, come se non bastasse, succulento stinco di maiale cotto al forno, con patate fresche e speck rosolato da mangiare col brezel fragrante, il classico pane biscottato a forma di fiocco col sale in superficie. Per i palati amanti dei sapori forti e leggermente piccantini la proposta dal 10 novembre è stata “Beer and Cheese” che metteva insieme formaggi di fossa dell’Emilia Romagna a birre di origine belga prodotte in antichi monasteri in disuso. Le forme di cacio, rigorosamente di pecora, vengono fatte invecchiare nel fieno, nelle barriques avvolte in foglie di noci oppure affumicate. Le birre, che durante la lavorazione vengono spostate sulla torre o in cantina a seconda delle fasi lunari e delle maree, sono presentate in bottiglie simili a quelle di spumante, e come spumante vanno servite: nei bicchieri a calice, tenendo la bottiglia sollevata a 45 gradi, che dev’essere battuta con un coltello cosicché i lieviti che sono sul fondo si attivino in tutto il prodotto. E sui formaggi un tocco speciale: la gelatina di birra, dolce e cremosa usata al posto del miele. Dicembre all’M9 è il mese del vino novello, abbinato alle castagne come da tradizione e accostato a formaggi al miele di corbezzolo. L’anno nuovo porterà con sé numerosi temi culinari come la settimana dedicata alla Spagna e quella a base di pesce, in cui si rispolvereranno i sapori di un tempo unendoli a metodi di cottura innovativi, proponendo tra l’altro lo stoccafisso all’ischitana, cucinato con pomodorini, olive e birra. Molte di queste pietanze – quelle di maggior successo – entreranno a far parte del menù tutto l’anno, come è già accaduto per l’angus irlandese, servito su di un piatto di pietra ollare calda con funghi e per i fagioli alla messicana importati direttamente dal paese d’origine e si affiancheranno alle portate storiche del locale. Tra le tante, tutte particolarissime, ricordiamo il panino M9 che pur se servito freddo, si scioglie in bocca per la delicatezza dei sapori e la vivacità degli accostamenti: lombo di prosciutto, rucola, scaglie di Parmigiano, schegge di funghi crudi, olio d’oliva e limone. Anche per quanto riguarda i vini, le birre e i drink la scelta è ampia e in espansione e la proposta più originale è la Chupiteria. Chi lo desidera può gustare rum dai 5 continenti o liquori in formato mini: un piccolo boccale da 20 cl che racchiude tutta la particolarità di vodka al sapore di marijuana o della vodka n°1 al mondo, invecchiata 18 anni in barriques dove precedentemente è stato prodotto vino rosso, oppure whisky dalle Highislands scozzesi, tutto a costi ridottissimi. E grazie alle proposte artistiche, alla musica dal vivo, agli spettacoli di cabaret, ai numerosi progetti enogastronomici come i “Pasteggi con rum”, durante i quali si assaggiano numerosi tipi di rum mangiando qualcosa tra una bevuta e l’altra per evitare di ubriacarsi, all’M9 ogni sera c’è il gusto della scoperta, il sapore del nuovo e la squisitezza dell’originalità.