34/2012
Photo: Riccardo Sepe Visconti
ArtDirector: Riccardo Sepe Visconti
Text: Lucia Elena Vuoso
Model: Valeriya Troyatska
Dress Man: La Caprese più Donna
Jewellery: Gioielleria Bottiglieri
Shoes: Calzature Judith Major, Ischia
MakeUp: Nancy Tortora per Aglaia
Hair: Peppe Cirino per Parrucchiere Ciro, Ischia
Il fascino della storia italiana e straniera raccontata attraverso le auto d’epoca: bolidi fiammanti ritrovati in garage di antiche casate nobili, oppure rottami scovati in mercatini, presso musei o rivenditori, e corteggiati a lungo prima di entrarne in possesso e rendere loro la gloria perduta.?Settanta veicoli storici – quaranta auto e trenta Ferrari d’epoca – provenienti da tutto il globo, sono stati protagonisti dal 25 al 30 luglio scorso della quindicesima edizione de “Il triangolo d’oro”, raduno-evento firmato Classic Car Club Napoli, associazio- ne partenopea che persegue lo scopo di coniugare le bellezze campane con il design delle vetture del passato. “Lo spirito che caratterizza questa manifestazione – spiega Giuseppe Cannella, organizzatore dell’evento nonché coordinatore regionale ASI (Automotoclub Storico Italiano) di Campania e Basilicata – è di favorire i rapporti tra appassionati e allo stesso tempo mettere in risalto le bellezze, la cultura e le tradizioni italiane”. Quella dei cultori di auto d’epoca, infatti, non è solo una cerchia di ap- passionati di collezionismo e velocità ma un mondo fatto di passione e dedizione, storia e status symbol, ebbrezza e pazienza. ALFA ROMEO 2005 SS La 6C 2500 SS è un’auto prodotta dalla casa automobilistica Alfa Romeo in collaborazione con la carrozzeria milanese Touring Superleggera. Il modello “Villa d’Este”, che fu uno degli ultimi ad essere realizzato artigianalmente, prende il nome dal concorso d’eleganza Villa d’Este che si tiene nell’omoni- mo hotel di Cernobbio dal 1929 e che, nell’edizione del 1949, vide questa vettura aggiudicarsi il primo premio. L’auto del signor Nazario Bacchi, appassionato di Alfa, è una delle due sole costruite nel 1943, in piena guerra: una coupè e l’altra, quella in suo possesso, cabriolet con cappottina, 100 cavalli di potenza, che raggiunge i 160 km/h. SINGER Questa Singer del 1939 è stata acquistata dal signor Franco Dall’Agate, originario di Ravenna, da un facoltoso signore inglese. All’arrivo in Italia la vettura era accompagnata da una lettera, in cui la figlia del precedente proprietario si raccomandava di trattare bene la macchina, che l’aveva accompagnata in tutti i momenti importanti della sua vita: dalla prima volta in cui vi salì in pigiama a soli 7 anni, alle scampagnate della domenica, al matrimonio. La Singer è una nota casa automobilistica inglese, che fino al ’36 correva nei circuiti alemanni dedicati alle piccole cilindrate con discreto successo e, fino agli anni ’70 – periodo in cui è andata fuori produzione – è stata diretta antagonista della MG, altra storica scuderia inglese. Questa vettura in particolare, come risulta dal numero sul telaio, è la diciassettesima costruita, può raggiungere i 115 Km/h ed ha una cilindrata di 1500. Originariamente, era stata pensata e pubblicizzata come una vettura femminile, elegante e non troppo competitiva, quindi nelle immagini pubblicitarie è ritratta sempre con due donne a bordo. Il signor Dall’Agate, la cui passione principale è acquistare vetture antiche malandate e ridare loro lo splendore di un tempo (per restaurare un’auto ci vogliono anche 3 anni di impegno giornaliero) possiede anche una Jaguar SS 100 modello Jaguar, la prima autovettura il cui nome del modello è diventato il marchio della casa automobilistica. AC TOURER 16/80 Prodotta nel 1937 dalla casa automobilistica inglese AC – acronimo di Auto Carriers LTd. – come sempli- ce auto da turismo a due posti, è stata trasformata nel 1954 in auto da corsa poiché di base aveva un motore da 16 cilindri, tre carburatori e 2000 di cilindrata, tutte caratteristiche che ben si prestavano al cambio di utilizzo. E proprio perché obbligatorio per gareggiare su circuiti di trial e di regolarità, sono stati aggiunti i due sedili posteriori, non abitabili. Ha partecipato a rally in Francia ed in Inghilterra per dieci anni, e poi è stata abbandonata. Il signor Stelio Gardini l’ha trovata casualmente ad un’asta inglese tre anni fa e, dopo un anno di intenso e costante lavoro di recupero, l’auto è stata pronta a partecipare ai raduni dedicati. ALVIS E’ un tipo di vettura poco noto in Italia, infatti ci sono meno di cinque esemplari su tutto il territorio nazionale. Prodotta in Inghilterra nel 1933, ha 2500 di cilindrata, 6 cilindri ed un’ottima tenuta di strada. L’aquilotto scintillante che fa bella mostra di sé sulla griglia d’areazione nella parte anteriore dell’auto è il simbolo della casa di produzione, rimasta attiva fino agli anni ’70, periodo in cui l’azienda Alvis si è fusa con la Rover ed ha cominciato a fabbricare veicoli militari. “La vettura che ho portato ad Ischia – dice il proprietario Gianluigi Trevigiani di Cesena – è stata la prima macchina al mondo ad avere quattro marce sincronizzate”. BUGATTI La Bugatti Type 57 Ventoux è un’auto di lusso prodotta tra il 1934 ed il 1940 dalla casa automobilistica francese in soli 700 esemplari ma, nonostante la sua rarità è una tra le più famose nella storia. Nata da un progetto firmato quasi interamente da Jean Bugatti, figlio del patron Ettore, la Type 57 veniva ultimata dai carrozzieri su ordinazione del cliente, dando vita a vere e proprie opere d’arte, ognuna diversa dall’altra. Josè Thomas, il nobile spagnolo presente al raduno ischitano, l’ha acquistata 15 anni fa in Belgio, quando il proprietario che l’aveva tenuta per 45 anni in un museo ha deciso di venderla. Il signor Josè, che possiede fabbriche di automobili in Spagna, vanta un’enorme collezione di macchine d’epoca, circa 20, tra cui spiccano Jaguar, Bentley, Aston Martin e Honda. La Bugatti che ha soggiorna- to sull’isola può raggiungere i 270 Km/h (velocità impressionante per il periodo in cui è stata costruita) e per restaurarla ci sono voluti circa 3 anni.
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