Friday, November 22, 2024

n.05/2005

Photo: Riccardo Sepe Visconti
ArtDirector: Riccardo Sepe Visconti
Text: Federico Simonassi
Models: Susy D´Ambra
Dress Woman: Alessio Visone
Jewellery: Gioielleria Bottiglieri
Glass: G. Ottica, Ischia Porto
Shoes: Calzature Judith Major, Ischia
MakeUp: Nancy Tortora
Hair: Andrea Calemma
Assistant: Fabiana Lo Piccolo
Location: Gran Caffè Vittoria

Parcheggio il mio vecchio macinino davanti al “Regina Isabella” correndo il rischio di togliere lustro a questo “monumento” della nostra isola. Mi autorizzano gentilmente a restare. Devo incontrare lo stilista napoletano Alessio Visone. Mentre attendo il suo arrivo nel salone attiguo alla reception, mi guardo timidamente attorno e mi lascio avvolgere dall´atmosfera ovattata e un poco magica composta da bagliori di cristallo riflessi nei fregi dorati e negli specchi antichi, uniti agli splendidi pavimenti decorati che si intravedono differenti in ogni sala. Contribuiscono anche le numerose bacheche che occhieggiano nei corridoi esponendo alla vista splendidi gioielli e capi di abbigliamento per non parlare poi della silenziosissima presenza del personale che scivola discretamente quasi a mimetizzarsi con i ricchi arredi. Signori, sono immersa nel lusso vero, quello discreto che c´è, è evidente, ma non strilla, c´è e basta. Una vetrina attira la mia attenzione, contiene foulards di seta, una cravatta, diverse borse, un copricostume, il tutto con la stessa fantasia mediterranea sui toni del grigioazzurro e bianco. In un angolino è scritto Alessio Visone Haute Couture. Bene, penso, non ho a che fare con uno sprovveduto. Mi colpiscono soprattutto le borse e i foulards, sono perfetti nella stampa, nelle rifiniture, costui deve essere un personaggio interessante. Ne ho la conferma quando arriva: decisamente bell´uomo, pantalone bianco, camicia-caftano bianca con lievi ricami e lo charme di una clamorosa stola arancione buttata sulla spalla come per caso. Superate presentazioni e convenevoli, scarni in realtà e senza troppe smancerie (che io detesto evidentemente non sola), chiedo spiegazioni sulla bellissima vetrina notata poc´anzi. Alessio Visone racconta di essere presente al “Regina Isabella” da cinque anni, chiamato a curare l´immagine dell´Hotel e l´organizzazione degli importanti eventi di cui negli ultimi tempi questo splendido albergo è sempre più spesso teatro. Colpito dall´originalità delle ceramiche che decorano i pavimenti e vari particolari delle sale e dei giardini, il nostro ha pensato di riprodurli sui tessuti per creare dapprima i foulards con i disegni della ´Sala del caminò, poi esclusivissimi capi di abbigliamento ed accessori che in questo modo portano l´immagine del “Regina Isabella” e di Ischia in giro per il mondo. E dico Mondo nel vero senso della parola perché, tutti lo sanno, questo grande albergo vanta ospiti di livello internazionale, presso cui Alessio Visone è ormai un nome conosciuto. Naturalmente questa è solo una parte della sua attività, che si esprime appieno nell´atelier di Napoli dove realizza le sue creazioni per una cerchia di clienti raffinate ed eleganti, nobildonne, attrici e signore dell´alta borghesia, che si rivolgono al suo estro ed alla sua abilità per indossare un´alta moda molto esclusiva e un po´, se vogliamo dire così, riservata. Alessio Visone avrebbe tutti i numeri per entrare tra i nomi degli stilisti più noti, conosciuti da ogni comune mortale ma è un discorso che pare non lo interessi più di tanto: – Significherebbe farsi travolgere da un percorso di ´mercatò che rischierebbe, per me, di svilire il lato artistico del mio lavoro. Ormai la moda non è più arte, salvo rari casi, ma solo questione di fatturato. Pochi sono i grandi che hanno saputo creare uno stile riconoscibile anche dalle imitazioni sulle bancarelle, e questa è la moda in quanto arte (cita Chanel, Armani, Valentino, io immodestamente cito Capucci, ma stiamo parlando di altri tempi). – In effetti, secondo il suo parere che è facilmente condivisibile da chi ha buon senso, essere famosi e fotografati sui giornali tra vip e vippini, non vuol dire fare alta moda né tantomeno arte. E lo stilista è soprattutto un artista che esprime estro, creatività e quant´altro sia visibile e riconoscibile, un ´inventorè di nuovi piccoli o grandi particolari che rendano un capo unico ed irripetibile. Gli abiti realizzati da Alessio Visone sono decisamente belli, dedicati ad una donna di classe che sa talvolta osare, tanto nella vita di tutti i giorni quanto nelle occasioni importanti (deliziose le sue spose). L´utilizzo di tessuti preziosi è supportato da un ottimo taglio, quello che è estroso lo è con classe: un tocco di piume, un prezioso ricamo, una ruche gigante. L´accostamento dei colori, ora ardito, ora più ´tranquillò, permette di scegliere tra le emozioni visive del momento. Sicuramente traspare dai capi realizzati da Alessio Visone un accurato lavoro di ricerca unito alla sua passione per la moda ed a un innato gusto, lontano dalla banalità e completamente dentro ai canoni dell´eleganza. In questo momento lo stilista, reduce dalla realizzazione di un grande evento a New York (non nomina mai le sue clienti ma gli sfugge il nome Fiona Swarovski, quindi il livello direi che è decisamente alto), ha appena presentato a Capri un flash di alta moda estate 2006 e sta lavorando con entusiasmo agli ultimi preparativi per la sua grande sfilata di alta moda che si terrà a metà ottobre a Napoli presso il Grand Hotel Excelsior. A novembre sarà nuovamente a New York con l´incarico di curare un´altra maxi-festa per il jet set. Chiedo al mio interlocutore se sia soddisfatto della propria vita e dei risultati ottenuti. Mi risponde che sì, dal punto di vista professionale si ritiene soddisfatto anche se pensa di avere ancora nuove strade da percorrere. Anche dal punto di vista personale si sente abbastanza soddisfatto. Ha molti amici cari, racconta di essere molto benvoluto e non fatico a crederlo perché in questa lunga e gradevolissima conversazione nel giardino del “Regina Isabella” davanti ad un caffè ho scoperto una bella persona, un uomo raffinato, piacevole da ascoltare, amabile e lontano da pettegolezzi e da critiche, con qualche tormento (tipico degli artisti) e soprattutto una persona capace di dare, con molto amore per le cose che fa e in cui crede.

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