Sunday, November 24, 2024

Perchè il futuro di ischia sia migliore del presente 35/2013

Text: Riccardo Sepe Visconti

Ho sempre pensato che un’amicizia, per ritenersi
tale, debba passare per una solenne litigata: solo
se si mette alla prova la reciproca capacità di superare
incomprensioni in momenti difficili si può
dire di aver gettato le basi per un rapporto solido
e collaudato; ma l’amicizia è anche vecchiaia, nel
senso che ci si può dire amico di un altro solo
dopo anni ed anni di vita comune: tutto ciò che
non passa attraverso lo scorrere del tempo assume
necessariamente un valore diverso, è – come
dire – un “sentimento di amicizia” ma non ancora
“un’amicizia vera”. Con Giuseppe De Mita ho litigato
ed anche con toni molto accesi, semplicemente
perché non l’avevo capito e forse neanche
lui aveva capito me, ma l’esserci seduti (a dire la
verità la felice intuizione è partita da lui) l’uno di
fronte all’altro per chiarirci le idee, i sentimenti e
le prospettive ci ha sicuramente permesso di depositare
il primo mattone di una costruzione che
vorrei decisamente sia solida e soprattutto avviata
ad essere, un giorno, vecchia. Devo, quindi,
scusarmi con Giuseppe De Mita prima, e poi con
i lettori, per averli coinvolti nei miei dubbi e nelle
mie critiche con eccessiva impulsività. Dunque,
affidando il passato alle ortiche, vorrei concentrarmi
esclusivamente sugli impegni per il futuro,
dopo che proprio grazie a Giuseppe De Mita ed a
un folto gruppo di imprenditori isolani, ai quali si
vanno ad aggiungere molte delle Amministrazioni
locali, si è sancita la nascita del Coordinamento
Turistico di Ischia. Poiché mi toccherà dirigerlo,
lavorerò per dar vita a progetti e realtà che possano
promuovere l’immagine di Ischia e migliorare
la qualità dei servizi che offriamo ai nostri
ospiti. D’altra parte mi sono sempre occupato di
fare ciò ed è quindi naturale che prosegua in questa
direzione. Naturalmente, la nascita di questo
Coordinamento è stata un atto complesso ed è il
risultato di molti, moltissimi confronti e mediazioni,
perché è esattamente di questo che si tratta:
coordinare anime diverse e soprattutto, per usare
le parole dello stesso De Mita, “fisiologicamente
abituate alla competizione”, vuol dire cercare
sempre una sintesi unitaria, attraverso un’instancabile
opera di mediazione. Personalmente sono
convinto che l’essere riuscito a creare una forte
armonia tra tanti operatori e l’essere sul punto
di coinvolgere in questo programma i 6 Municipi
(sempre che tutti mi confermino la volontà di
aderire alla iniziativa), ci permetterà di presentarci
in modo serio e affidabile agli occhi di Giuseppe
De Mita. In tal modo, poiché, naturalmente, non
basta essere uniti (che è già un gran successo!)
ma è necessario avere anche delle buone idee –
ed averle fissate con chiarezza! – presenteremo
dei progetti, pronti ad investire noi per primi
delle risorse economiche su di essi: questo vuol
dire credere in ciò che si propone. Alla Regione,
invece, verrà chiesto di partecipare ai nostri investimenti
con la formula del cofinanziamento. In
tal modo assumeremo una veste di serietà poiché,
a differenza del passato, prima investiamo,
poi chiediamo collaborazione ai nostri impegni.
In tutto ciò, è stata estremamente utile la mia
passata esperienza di Assessore al Turismo di Casamicciola
Terme, attraverso la quale ho potuto
vivere le insidie delle responsabilità dovute ad
una carica istituzionale ed ho potuto conoscere
da vicino i limiti, i lacci e i compromessi ai quali
(talvolta con peso eccessivo) un pubblico Amministratore
deve sottostare. Oggi, posso affermare
di avere una visione sufficientemente matura, che
non mi è data dal semplice fatto di avere appena
compiuto il mezzo secolo, ma è soprattutto
il risultato di una visione prospettica che tiene
conto sia del piano imprenditoriale che di quello
amministrativo; a ciò aggiungo che l’essere il
direttore di Ischiacity mi permette di conoscere
molto bene la realtà e gli uomini di quest’isola
e soprattutto il mio ruolo mi offre la possibilità
di presentarmi in modo trasversale ma, al tempo
stesso, credibile in ogni ambiente. Tutti sanno che
non mi occupo di politica, o perlomeno non nel
senso di frequentare questa o quella conventicola:
ho amici un po’ dappertutto e con ciascuno
di loro dialogo con la stessa passione e gli stessi
sentimenti. Per me esiste l’isola d’Ischia, un’isola
dove 25 anni fa decisi di trasferirmi: l’isola, infatti
l’ho scelta, non l’ho ereditata, come dire, il mio è
un legame simile all’essere sposo di questa realtà,
non figlio. E questa “differenza” io la ritrovo (e la
rimarco) in molte occasioni, perché per uno come
me è più semplice vivere la quotidianità di questo
luogo senza quella rassegnazione che spesso
è il frutto della consuetudine di chi vi è nato. Per
me tutto è da discutere, sempre e costantemente,
poiché non esistono realtà immodificabili.
PERCHE’ IL FUTURO
DI ISCHIA SIA MIGLIORE
DEL PRESENTE