32/2012
Photo: Romolo Tavani
Dal Pescatore Santini, l’enoteca Pinchiorri, Da Vittorio, l’Albereta, dove dal 1993 crea i suoi piatti Gualtiero Marchesi… Tutti nomi e luoghi che evocano alcuni dei punti più alti della ristorazione italiana che sono anche vertici internazionali. I loro rappresentanti, insieme a quelli di altri ristoranti ed alberghi esclusivi come Don Alfonso 1890 da S. Agata sui due Golfi, St. Hubertus sulle Dolomiti, Il Pellicano in Toscana, il Caesar Augustus di Capri, il Bellevue Syrene di Sorrento, il Relais Santa Croce di Firenze e ne elenchiamo solo alcuni – hanno trascorso tre giorni all’hotel Terme Manzi di Casamicciola Terme per la riunione annuale della rappresentanza italiana di Relais & Chateaux, l’associazione che riunisce 500 tra hotel de charme e ristoranti di alta gastronomia in tutto il mondo. “Siamo entrati a far parte di Relais & Chateaux solo due anni fa – dice la proprietaria Maria Polito – quindi non ci aspettavamo di essere prescelti per ospitare il convegno. Ne siamo stati onorati e abbiamo lavorato per far sì che il soggiorno, benché dedicato in primo luogo al lavoro, consentisse ai nostri ospiti di godere dell’isola e di tutte le attenzioni che come membro di Relais & Chateaux diamo costantemente a tutti i nostri ospiti”. Una delle prerogative di questa associazione è la grande attenzione per la ristorazione, cui dedica il riconoscimento “Grand Chef”. E’ Grand Chef Nino Di Costanzo, creatore del ristorante gourmet Il Mosaico, ospitato nel Terme Manzi, e che ha ottenuto uno dei riconoscimenti più importanti a livello internazionale, le due stelle Michelin. “Avere alla mia tavola altri Grand Chef che si fregiano anche delle stelle Michelin, è stato un grande privilegio e un grande impegno per me: non ho messo la testa sul cuscino per tre giorni!”.