33/2012
Photo: Tommaso Monti
Text: Pascal Vicedomini
Benvenuti a Fantasy Island, Ischia Global Fest. L’isola verde ed il suo festival più apprezzato al mondo, una combinazione che continua a sorprendere per la sua capacità di sedurre ogni genere di ospite: dagli intellettuali… Ai fanatici della mondanità. E proprio il saper coniugare l’interesse di ogni genere di partecipanti è il segreto che, in soli nove anni, ha reso il Global Film & Music Fest tra gli eventi più ambiti dell’estate cinematografica mondiale. Una manifestazione che cresce senza risentire in alcun modo della crisi, dei problemi che la circondano nel Mezzogiorno, delle perplessità di quanti non immaginavano tale successo, della concorrenza di eventi più o meno analoghi. Quando si dice che i fatti sono più efficaci delle chiacchiere: è proprio così. L’Ischia Global Fest, pur non godendo di grandi mezzi e pur conservando la sua matrice “indipendente” si rinnova annualmente, con prestigio, grazie alla partecipazione degli artisti che si confermano i veri pilastri della manifestazione. Rispetto a tanti eventi evanescenti e che si auto-celebrano, l’Ischia Global Fest è un modello di serietà ed affidabilità. Il suo principale segreto è di riuscire ad essere costantemente alimentato dalla spinta di attori, registi, musicisti, produttori, addetti ai lavori che fanno a gara per apportare il proprio contributo propositivo nel passare innanzitutto la “buona parola” tra i colleghi. L’Ischia Global prende e mantiene impegni dal 2003 con responsabilità. Ed è per questo motivo che, così come gli artisti, anche le istituzioni ed i privati che hanno modo di imbattersi anche per caso in una delle sue giornate, restano coinvolti al punto tale da diventarne fan e sostenitori. Uno su tutti è Luigi Abete, presidente di BNL – Gruppo BNP PARIBAS e di Cinecittà Studios, notoriamente schivo a frequentare festival e affini. Quattro anni fa Abete fu invitato a scoprire il Global Fest e da allora è diventato tra i principali sostenitori del suo format, convinto che si può fare business culturale in generale, e cinematografico e musicale in particolare, anche in riva al mare. E’ qui che si riesce a socializzare off record con tanti “Players” dell’arte cinematografica e magari a fare mercato senza barriere di sorta (com’è stato per Lee Daniels che a Ischia ha conosciuto il produttore con cui ha realizzato “The Paperboy”, in concorso a Cannes 2012). E’ qui che si creano le basi per nuovi scenari artistici inimmaginabili sulla carta. E come lui, ad essere persuasi delle prerogative positive di Ischia, sono il top management di altre aziende convinte della capacità strategica di attrattore turistico che ricopre il Global Fest. Di tutto ciò bisogna essere grati innanzitutto alla famiglia Carriero, che ha creduto sin dal 2003 della bontà del progetto coinvolgendo il suo eccellente staff del Regina Isabella; poi alla Direzione Generale Cinema del Mibac che l’ha sostenuto dal primo momento, ed alla Camera di Commercio, determinata sull’importanza di allargare i confini locali dei progetti ad universi globali. Un ultimo saluto va agli amici del Board sempre vicini per battaglie all’insegna dei contenuti e della qualità al fianco dei nuovi chairperson Paula Wagner e Rick Nicita, del presidente Trudie Styler e del paladino dei diritti umani Paul Haggis, in prima linea in America così come ovunque nel mondo, nel nome di Ischia.