Friday, November 22, 2024

Event- GALA’ PITHECUSA 2012

34/2012

Photo: Romolo Tavani
Text:     Serena Pacera

 

photo_Livia Pacera e Romolo Tavani .

Secondo i Greci il cavallo fu creato dal dio Poseidone, il quale, colpendo una rupe con il suo tridente, fece balzare fuori dalla roccia il primo destriero, nobile e impetuoso, destinato a trainare il carro del sole guidato da Apollo. Come in ogni leggenda anche in questo racconto c’è un pizzico di verità, e non è difficile, in serate come quelle del 9 e del 10 agosto, immaginare perché i nostri antenati credessero nelle origini divine di questo magnifico animale. Nell’ambito del “Galà equestre Aragonas” il mito si rianima, acquista nuova vita: un evento tutto dedicato all’equitazione che si tiene ormai da anni ad Ischia, organizzato e fortemente voluto da Bartolo Messina – un vero e proprio pioniere della cultura equestre sull’isola – svoltosi, quest’anno, nella cornice del Piazzale delle Alghe di Ischia Ponte, con il Castello Aragonese come sfondo. Il cielo stellato di San Lorenzo ha pensato agli effetti speciali, i cavalieri ed i loro destrieri hanno fatto il resto. Uno spettacolo di alto livello che ha visto come ospite d’onore il Maestro Pasquale Beretta, addestratore di cavalli in Dressage ed Alta Scuola, capace di dirigere magnifici esemplari in delicatissimi ed armoniosi esercizi di passage, piaffe, passo spagnolo. Nelle sue mani esperte un animale tanto possente si trasforma in ballerina, avanza sulla pista leggero, quasi senza peso, con un’eleganza ed una precisione che potrebbero appartenere ai cavallini lignei delle giostre di un tempo. E ancora, la magia continua con lo stesso Bartolo, che si esibisce nella sua specialità, un numero di doma dolce: senza l’ausilio della frusta, senza mai castigarli, lasciandoli liberi dalle briglie, l’uomo entra in simbiosi con gli animali e riesce a gestirne anche sette allo stesso tempo, facendo eseguire loro una serie di coreografie e movimenti sincronizzati. Un esercizio tutto basato sulla gestualità e sulla voce, imperniato sulla fiducia reciproca tra domatore e cavalli. Ma l’aspetto più spettacolare della serata sono stati sicuramente i numeri di volteggio, eseguiti con maestria da Alessandro Conte (classe ’93, uno dei più giovani volteggiatori d’Italia) e dal piccolo Salvatore Improta (12 anni, vincitore del concorso “Giovani Talenti” di Fieracavalli, Verona 2011), che segue brillantemente le sue orme. I due si lanciano in rocambolesche acrobazie, in capriole mozzafiato, il tutto a velocità da capogiro. Anche qui l’intesa con l’animale è fondamentale, il cavaliere si improvvisa acrobata e trasformista, ogni sua fibra diventa un tutt’uno con il cavallo. Muscoli d’acciaio, sangue freddo e un briciolo di incoscienza, questi gli ingredienti principali di un esercizio che comunica libertà, ma che necessita anche di sforzi, allenamenti faticosissimi e grande abnegazione verso uno sport che sa essere bellissimo e funambolesco, ma anche duro e pericoloso. Due piccole stelle, due eccellenze ischitane che in punta di piedi – anzi, di zoccoli – si sono inventate un futuro dal nulla, grazie alla loro passione ed intraprendenza. Un crescendo di emozioni che culmina nel pirotecnico numero della biga infuocata, eseguito da Luciano Messina: un’esibizione all’insegna dell’alta tensione, che anche dopo il termine lascia la platea con il fiato sospeso, in preda ad un brivido di paura. Ma il vero colpo da maestro di questo addestratore è stato far eseguire, con la stessa classe e leggiadria, esercizi di dressage e passo spagnolo addirittura ad un normalissimo asino. Un’impresa non da poco che sfata il famoso detto per cui “a lavare la testa all’asino si perdono tempo, acqua e sapone”, e la dimostrazione che con il giusto maestro anche l’ultimo dei ronzini può tenere testa al più magnifico dei purosangue. Campioni mondiali e numeri da record, nel vero senso della parola: nel corso della serata è stato infatti possibile ammirare il cavallo più piccolo del mondo, un mini horse entrato nel Guinness World Record delle dimensioni di un cane (misura soli 63,5 cm al garrese!). Il tenerissimo esemplare si è esibito, sotto la guida di Bartolo Messina, in numeri di Alta Scuola di grande eleganza, a dispetto della sua piccola taglia, tenendo testa agli imponenti cugini scesi in pista prima di lui. E ancora, sfilate di carrozze d’epoca, un percorso attraverso la storia dell’equitazione, numeri di dressage e pariglia eseguiti dai giovani allievi di Bartolo, che da anni praticano questo sport presso il maneggio Aragona Arabians.

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