Friday, November 22, 2024

15/2007

Photo: Enzo Rando
Text: Pietro Di Meglio

 

L’imponenza del Castello Aragonese, la temperatura piacevole di queste serate estive, la classe e l’eleganza della madrina della serata Milly Carlucci, le note di Caruso cantate magistralmente da Lucio Dalla, la comicità di Massimo Lopez, la bellissima voce di Piero Mazzocchetti sono state il giusto contorno per la serata conclusiva della XXVIII edizione del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo, che ha visto la premiazione delle migliori firme internazionali e nazionali, sabato 7 luglio. Il premio, fondato nel 1980 da Giuseppe Valentino e affermatosi negli anni come un importante appuntamento per il mondo della comunicazione grazie alla professionalità dei figli Benedetto ed Elio, è presieduto da oltre 2 decenni da Biagio Agnes. Quest’anno si è scelto di approfondire il problema di come fare giornalismo oggi, anche dopo le parole del Capo dello Stato Giorgio Napolitano che ha spinto i giornalisti ad esprimere i valori morali di coraggio e coerenza.
Insigniti dei premi sono stati: Mario Orfeo, direttore de Il Mattino per l’ “Informazione scritta”, Aldo Forbice di Radio Rai Uno per la “Radio”, Barbara Parodi Delfino del Tg5-Mediaset per la “Televisione”, Carlo Gambalonga vice direttore dell’Ansa per le “Agenzie di Stampa” e Alessia Lautone dell’ADNKronos per la sezione “Telefotoreporter”. “Premio Speciale” a Marco Demarco del Corriere del Mezzogiorno, in occasione dei 10 anni del quotidiano da lui diretto e a Bruno Manfellotto direttore de Il Tirreno, che festeggia quest’anno ben 130 anni di informazione. Molto sentito durante la serata il Premio alla Carriera assegnato a Emilio Rossi storico direttore del TG1 Rai. Infine il riconoscimento più ambito è stato consegnato dal presidente Biagio Agnes a David Grossman, scrittore ed editorialista de ‘La Repubblica’. Il ‘romanziere civile’, definito così da Ezio Mauro, direttore de ‘La Repubblica’, durante l’intervista di venerdì 6 luglio al Regina Isabella, sul tema “Il mondo può vivere senza guerra?”, ha espresso il suo pensiero sull’inutilità della guerra in special modo in Palestina, ribadendo con forza che per cambiare le cose bisogna cominciare a guardare con fiducia il nemico. Comprendere i comportamenti di chi sta di fronte a noi, aprirci al dialogo e uscire dalle incomprensioni. Un inizio potrebbe essere dato dalla letteratura, che non può salvare il mondo, ma può modificare il punto di vista della realtà aiutandoci a capire noi stessi e gli altri. Una buona lettura ci arricchisce sempre.
La giuria 2007 era composta dai seguenti membri: Valentina Alazaraki, Antonio Bassolino, Gaetano Coscia, Lorenzo Del Boca, Giampiero Gramaglia, Gianni Letta, Pierluigi Magnaschi, Roberto Napoletano, Pasquale Nonno, Mario Pirani e Benedetto Valentino.