Text_ Cecilia D’Ambrosio Photo_ Riccardo Sepe Visconti
IL MARE DELLA BAIA DI CARTAROMANA, LA PIU’ BELLA DELL’ISOLA, LA CUCINA FRESCA, CREATIVA AL PUNTO GIUSTO, SOLO CON PESCATO LOCALE E DI STAGIONE: PER UNA SERATA SLOW CHE NON SI DIMENTICA.
L’incanto è quello della baia di Cartaromana, con gli scogli di S. Anna e il Castello Aragonese, scenario unico che si gode dal Gardenia Sea Club and Restaurant, raccolto ed esclusivo stabilimento, ideale per chi cerca un ambiente selezionato, tranquillità, servizi. L’arredamento è curato, allegro, lineare ma elegante: è possibile scegliere il lettino sulla spiaggetta o sul fresco prato, con una puntata a mare dove sono ancorate “spiaggine” galleggianti per prendere il sole stando in acqua. Per chi vuole esplorare la magnifica costa, si possono noleggiare canoe e, in collaborazione con la cooperativa barche, il gommone per gite più lunghe. Per non parlare di chi ama la buona cucina, sono in tanti e al Gardenia trovano proposte diverse attraverso l’intera giornata, con uno snack bar sempre aperto e il ristorante che offre una proposta espressamente pensata per il pranzo – quindi più leggera e rapida – e, invece, per le temperate notti ischitane in quest’angolo di paradiso il patron Mauro Brandi vi proporrà una carta che guarda insieme alla tradizione e alla creatività. Mauro, che guida da diversi anni questa azienda che da sempre è della sua famiglia, ha scelto di dare un’impostazione ben chiara al menù, dedicato al pescato, di territorio, stagionale, freschissimo, completandolo con alcuni piatti che ormai si identificano con il Gardenia e sono sempre richiesti. E se per il lunch in riva al mare vanno moltissimo i fiori di zucca con farcitura di ricotta, la parmigiana, le fritture di pesce, l’antipasto misto di mare, con assaggi di diversi tipi di pesce cotti e marinati, gli scialatielli al cartoccio, pasta fresca condita con un sughetto a base di cozze vongole, scampi e gamberi, la sera ci sono tanti altri piatti da scoprire. Infatti, nel fine settimana da venerdì a domenica fino a ottobre, e nel mese di agosto tutti i giorni, il Gardenia regala un’esperienza speciale: solo su prenotazione è possibile mangiare avendo di fronte il Castello avvolto dalla morbida luce notturna, per una cena che lascia fuori la confusione e dà spazio al piacere del buon cibo. A cominciare dagli antipasti, il Gran Crudo, con ostriche, scampo, gamberone, tartare di pescato profumata con pepe rosa, oppure mela verde, arancia o scorzetta di limone; in alternativa la tartare di gamberi accostata a due sapori in contrasto, il deciso gorgonzola e la dolce e acidula arancia. Ma come non farsi tentare dalle sfiziose polpettine di melanzane, ricetta segreta gelosamente custodita, servite su salsa alla provola, o dalle saporite alici farcite con provola, impanate e fritte su un letto di scarola alla napoletana, con olive nere, pinoli, uvetta. I primi sono di solida tradizione come i paccheri con cozze, pecorino e scorzetta di limone o con gambero rosso in un intingolo di pomodorini appena rosato. Il
pescato è protagonista nei secondi: in questo periodo palamito, alletterato, pesce bandiera, alici, appunto, più in là ricciole locali, lampuga, calamaretti di paranza. Il filetto di pezzogna, orata o spigola viene avvolto con patate prima grattugiate e marinate nel limone e poi infornato, ma si può scegliere anche la cottura su pietra di sale e foglie di agrumi: il calore passa delicatamente attraverso il sale e le foglie, profumando le carni del pesce. La preparazione dei dolci è sempre propria e giornaliera: sia a pranzo che a cena si può gustare la torta Caprese di nonna Pina, con cioccolato e mandorle, adatta anche ai celiaci; e poi semifreddi al pistacchio, all’amaretto di Saronno o al torroncino, golosi e soffici come un parfait. E tanti scelgono anche il menù degustazione al buio, per farsi guidare dallo chef nel mare del gusto, accompagnati da una selezione di vini ragionata, con etichette locali, campane e nazionali.