Thursday, November 21, 2024

COMPRARE CIBI DAVVERO A KM 0? ALLA TENUTA DON NICOLA E’ UNA REALTA’

Text_ Gianluca Castagna Photo_ Ischiacity

Una visita alla Tenuta Don Nicola, a pochi minuti dalla spiaggia dei Maronti, è un appuntamento con la luce, non solo con la terra e ciò che produce. Invade, abbacinante, i terrazzamenti cadendo da un cielo denso e blu. E’ una luce che soggioga anche quando si è al riparo nella pineta ombrosa che guarda verso Sant’Angelo e la Cava di Olmitello, oasi profumata e dolcemente ventilata anche nei giorni di grande caldo. Ad accogliere il visitatore sono Roberto Iacono e la sua compagna Erika. Giovani agricoltori, allevatori e imprenditori. A riprova che l’agricoltura è l’unico settore che non ha visto diminuire la presenza di under 30. Nei prossimi decenni il ricambio generazionale sarà una necessità e la ricetta per imporsi in un mercato difficile, ma prodigo di gratificazioni (quando ci si riesce), èproporre un territorio vivo, dinamico, che scriva il racconto di se stesso, e quindi la propria qualità di vita, partendo da tutti gli elementi che lo compongono.

La passione per la terra e i suoi frutti, il duro impegno quotidiano che non permette tregue, l’esperienza maturata nel corso degli anni (pochi ma fertili), soprattutto una grande determinazione nel fare impresa, hanno permesso all’azienda Don Nicola di diventare un punto di riferimento nel settore dell’agroalimentare sull’isola d’Ischia e non solo. Roberto è la sintesi felice di due anime: quella contadina, arcaica e ricca di un patrimonio prezioso di conoscenze, e quella turistica, con la sua capacità continua di connettersi al cambiamento.

Ventisei anni, studi liceali, poi la Facoltà di Legge. L’incontro con Erika, in Abruzzo, e con la vita degli allevatori. Una passione che prende il sopravvento, alimentata dalla proprietà di famiglia: tre ettari e mezzo di terreno sospesi tra la montagna e l’arenile più celebre dell’isola che non aspettano altro che di essere coltivati. Pomodori, patate, zucchine, melanzane, cipolle, carciofi, insalate, bietole, peperoni dolci e rucola, broccoli e cavoli d’inverno, erbe aromatiche, (quasi) ogni sorta di peperoncino e uova. Tutto da portare in tavola avendo la certezza dell’ottima qualità e della loro genuinità.

«All’inizio è stato difficile» confessa Roberto. «Sull’isola d’Ischia la tradizione contadina è rimasta, tutti coltivano l’orticello, ma sono poche le persone che lo fanno in modo professionale, mettendo su un’azienda. Con tutti gli sforzi, non solo economici, che questo comporta: dalla burocrazia alla concorrenza sleale. Quando ho iniziato a propormi, la gente era diffidente. Dopo il primo anno sono riuscito a dar vita ad un giro di clientela che sa quello che acquista e crede in quello che offro. A chi mi contatta per la prima volta dico sempre: vieni a vedere dove lavoro, guarda con i tuoi occhi i frutti della terra che vuoi comprare»

Dall’incontro diretto tra produttore e consumatore la Tenuta Don Nicola (dal nome del nonno paterno) ottiene i primi importanti risultati. Roberto può vendere ciò che proviene dalla sua fattoria, tipicità del territorio in cui ha scelto di vivere e lavorare; mentre il consumatore, residente o turista, fa la spesa a km 0, sapendo di ricevere merce freschissima, che non ha subito rincari o alterazioni dovute al trasporto. «Lavoro attraverso il telefono, whatsapp, pagina Facebook, eCommerce, italiani e stranieri. Le mie verdure, uova, conserve si trovano anche nei supermercati ma preferisco la vendita diretta, senza dover passare per forza attraverso intermediari. I clienti sono più contenti, tutto è freschissimo, e una volta alla settimana possono approfittare della consegna a domicilio che faccio personalmente».

E’ possibile offrire cibo buono a prezzi contenuti? «Ieri sono stato al supermercato, dove non tutto quello che offrono è autentico o davvero made in Ischia. Il falso c’è, inutile negarlo. Ad ogni modo mi sono accorto che ciò che viene dal mio orto

lo vendo a soli 10 centesimi in più. Ma talvolta accade anche che siamo noi i più economici, è il caso, per esempio, dei pomodori datterini, dall’aroma inconfondibile». Più problematica la questione prezzo per i trasformati, ottenuti dalla lavorazione di frutta e vegetali. Forse è questa la vera sfida, anche creativa oltre che commerciale, di Roberto ed Erika. Perché le spese ci sono e, ovviamente, per offrire un prodotto garantito occorrono comunque dei controlli. «Il punto è trovare un giusto equilibrio» spiegano. «Ci avvaliamo di un laboratorio conto terzi, uno dei più famosi del centro Italia». Attualmente, preparano in questo modo marmellate di mandarini e arance amare, confetture di mele annurche e cannella, creme di peperoncini piccanti miscelati insieme, cioccolato all’habanero. Prelibatezze che è possibile acquistare in Tenuta o nei punti vendita della grossa distribuzione, ma che sono richieste soprattutto fuori dai confini isolani. Meraviglie del gusto arrivate e apprezzate anche nelle cucine dei ristoranti romani più prestigiosi. Già, hotel e ristoranti. Interlocutori che, in merito ai prodotti lavorati, potrebbero garantire il decollo interno di vendite. Roberto saetta lo sguardo. Un po’ risponde, un po’ svicola. «L’interesse c’è, ma il costo li frena. Eppure l’ospite ne è entusiasta, arriva fin qui per acquistarli prima di partire. Oggi sono presente in ristoranti blasonati, i cui chef stellati comprendono l’importanza di utilizzare materie prime che abbiano davvero sapore e poi nei nostri alberghi di famiglia San Giorgio e Smeraldo e in realtà più piccole del settore come il ristorante Da Mario ai Maronti o nei piatti dell’hotel Villa al Mare. Collaborazioni che aumentano anno dopo anno, ma è evidente che occorre accrescere l’attenzione e sensibilità degli chef verso l’uso di verdure davvero a km 0». Nella Tenuta Don Nicola, accanto all’orto, una piccola fattoria dove si allevano bovini, capre, suini, polli, galline e conigli. Durante la bella stagione, su queste balze si incontrano dal più grande al più piccolo: un cavallo, vitelli, galli, mosche, lumache e formiche. Queste ultime contenute, più che avversate, con rimedi esclusivamente naturali («in certi casi funzionano, in altri no» ci dice Roberto).

Da poco, nei pressi della pineta, si possono ammirare quattro arnie destinate a una colonia di api domestiche. Perché degli oltre tre ettari di appezzamento solo due sono destinati alla coltivazione. Il resto di questa fusion eccezionale tra orto e mare è lasciata agli animali, dentro e fuori i recinti costruiti dal fedele Enrico (già collaboratore di nonno Nicola), in uno spazio che resta incredibilmente vitale, fertile e pulsante.

Azienda Agricola Tenuta Don Nicola

via Maronti, loc. Pantano

(50 mt dal piazzale dei Maronti) – Barano d’Ischia

Tenuta don Nicola Azienda Agricola

Vendita a domicilio su prenotazione.

Per prenotare il

box di verdure assortite, le confetture e le uova fresche

telefonare o inviare whatsapp al 331.3351739