Sunday, November 24, 2024

History- UN GRANDE AMORE NATO A ISCHIA

29/2011

Photo: Archivio Garbaccio
Text: Lucia Elena Vuoso

 

Fotografie. Ricordi di momenti lontani, di emozioni dimenticate che riaffiorano, di luoghi familiari eppure cambiati dal tempo trascorso. Impressioni di volti e di attimi, incisi sulla pellicola e lasciati in un cassetto. Fotografie, che ci si ritrova tra le mani quando si sta cercando di mettere ordine qua e là e ci si perde dentro di esse, annusando profumi, gustando sensazioni, rivivendo episodi. Per caso, per coincidenza, per un segno del destino si materializzano davanti ai nostri occhi ritratti di persone che non ci sono più, immagini così ben definite da rendere tangibile la bellezza dei soggetti e la precisione della tecnica, così reali da suscitare un’immensa curiosità in chi le guarda, cercando di catturare all’interno di esse particolari, momenti di vita e retroscena… E questo è esattamente quello che è accaduto qualche settimana fa all’intera redazione di Ischiacity, quando si sono rivelate le figure di Liz Taylor e Richard Burton, di Cleopatra e Marco Antonio e di una storica battaglia combattuta su un enorme set cinematografico ai piedi del Castello Aragonese. E dopo essere stati rapiti da atmosfere d’altri tempi, ritorniamo al presente, cercando di carpire il maggior numero di informazioni possibile dagli abitanti di Ischia Ponte e Cartaromana, dalle numerose comparse provenienti da tutta l’isola e dai semplici curiosi che hanno vissuto le riprese in prima persona. Scopriamo così che le foto appartengono a Franco Garbaccio, che ha vissuto nella casa che attualmente ospita la redazione di Ischiacity e che ha partecipato alla produzione dello spettacolare lungometraggio americano del 1962, ricevendo in regalo le meravigliose immagini di backstage. Grazie ai flashback di Francesco Buono, Ciro Carcaterra, Roberto Ielasi, Katia Massaro e Rosalia Taliercio ci ritroviamo catapultati in quella torrida estate degli anni ’60, quando Ischia è stata teatro non solo del secondo kolossal più costoso al mondo, la cui realizzazione da 44 milioni di dollari mandò quasi in fallimento la 20th Century Fox Production, ma anche e soprattutto il set di una delle storie d’amore più romantiche e allo stesso tempo tormentate di tutti i tempi. Liz Taylor e Richard Burton si conobbero, infatti, proprio durante le riprese di “Cleopatra” e ci piace pensare che sia stata la magia dell’isola a farli innamorare. Di sicuro, le tante bellezze mediterranee sono state motivo di aspra gelosia per la diva dagli occhi viola che spesso e volentieri ha deliziato con scenate e teatrini sia turisti che ischitani. E’ capitato, infatti, che in preda ad un attacco d’ira abbia lanciato dalla finestra della sua camera nell’Albergo della Regina Isabella a Lacco Ameno, dove erano alloggiati attori e produzione, tutti gli indumenti di Richard, colpevole solo di aver fatto gli occhi dolci a qualche indigena e che gli abiti venissero poi recuperati in mare e sulla spiaggia dai pescatori increduli del Rione Ortola, come ci ha raccontato Rosalia Taliercio che lavorava nell’albergo. Ma questo non è che un episodio legato alla possessività della Taylor. Il signor Ciro Carcaterra, insegnante di sci nautico ingaggiato come driver per i due divi hollywoodiani, racconta: “Un giorno in cui solo Liz era impegnata con le riprese, Richard mi chiese di accompagnarlo con il motoscafo agli scogli di Cartaromana, per fare un bagno e rinfrescarsi un po’. Io lo facevo sempre volentieri, sia perché l’interprete di Antonio era davvero simpatico, sia perché elargiva laute mance. Mi riempiva di buoni-benzina che la produzione gli forniva e con quelli, poi, sono riuscito a lavorare per altri due anni! Giunti nello specchio d’acqua di fronte al Castello, Burton notò due belle ragazze che prendevano il sole e le invitò sul motoscafo. La Taylor, appena seppe dell’accaduto, lasciò il set e si fece accompagnare subito nella baia da un altro scafista. Coltolo sul fatto, iniziò a inveire furiosamente contro Burton, ma l’attore, dando prova del proverbiale self control britannico le sussurrò solo: “Liz, be quiet!” (“Liz, stai calma!”), non facendo che accrescere la sua rabbia. Liz, per tutta risposta gli girò le spalle e andò via, continuando ad urlare ed insultare il fedifrago fidanzato”. Eppure, la passione e il profondo sentimento che li legava erano talmente forti che i due sono stati sposati dieci anni, si sono separati e risposati nuovamente, e anche se hanno divorziato per la seconda volta, entrambi, poco prima della morte di lui, hanno dichiarato di volersi ricongiungere per la terza volta. Amanti e compagni di scorribande nella “dolce vita isolana”, spesso facevano le ore piccole ubriacandosi, e più di una volta le riprese sono state sospese per degli insoliti malori mattutini di Elizabeth, nonostante comparse in sfavillanti costumi di scena e operatori pronti dall’alba stessero attendendo, invano, solo l’arrivo di Antonio e Cleopatra. Sul set ne succedevano davvero di tutti i colori, si vedevano orde di ragazzi lanciarsi in mare e dare prova della loro abilità di nuotatori, sperando così di essere scritturati come comparse per le scene della famosa battaglia navale e, come racconta Katia Massaro, che allora frequentava il liceo classico, girava spesso per le classi un reclutatore di ragazze che facessero le ancelle. Dovevano essere carine e saper nuotare bene, ma il requisito fondamentale per recitare al fianco della grande attrice hollywoodiana era di non essere alte, in modo da rendere impercettibile l’unico difetto della Taylor: la bassa statura. Tutti cercavano di comparire nel kolossal americano, anche Roberto Ielasi, al tempo ventenne, poiché la paga era davvero buona: soprattutto per le scene girate di notte lo stipendio era esattamente il doppio del diurno. Katia Massaro ricorda ancora il dolore procuratole dai sandali alla schiava, bellissimi e scintillanti ma per nulla comodi, e gli enormi e pesanti cesti di frutta da portare sul capo, ma può affermare con orgoglio di essere riuscita a regalare alla mamma una delle prime lavatrici in commercio all’epoca, grazie agli stipendi elargiti dalla produzione. Nei due lunghi mesi di riprese ischitane c’è stato anche qualche episodio spiacevole come quello che ricorda il signor Francesco Buono, proprietario del ristorante “da Ciccio” a Ischia Ponte: una mattina si sentì un enorme boato che distrusse i vetri di tutte le abitazioni del piccolo borgo e addirittura fece crollare il tetto di una casa. Sul set era scoppiata una bombola del gas ma le persone, oramai abituate alla presenza della troupe cinematografica, erano indaffarate nei loro mestieri quotidiani e non rendendosi conto di ciò che era accaduto si spaventarono tantissimo e addirittura una donna in dolce attesa abortì, tanto forti erano stati il rumore e la paura. Quasi cinquant’anni sono passati da quando i retroscena inediti che proponiamo in queste pagine sono stati immortalati su pellicola e viene spontaneo chiedersi se le fotografie non siano saltate fuori pochi giorni prima della scomparsa dell’attrice per qualche motivo misterioso, forse l’ultimo vezzo di Liz Taylor per far parlare ancora di sé, magari per far rivivere a chi c’era quell’atmosfera sfumata, conservata solo nei ricordi, di sicuro per permettere a tutti di conoscere ed assaporare una tappa della sua strepitosa carriera e il suo passaggio sull’Isola Verde.

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