ROBERTO IACONO HA TRASFORMATO LA PASSIONE PER L’AGRICOLTURA E GLI ANIMALI NEL SUO LAVORO: IL RISULTATO E’ UN MAGNIFICO ORTO AFFACCIATO SUI MARONTI.
File ordinate di ortaggi, piante di melanzane (viola e tonda, nera e lunga, bianca) alte più di una persona, tante varietà di basilico (rosso, napoletano, cannella, greco e genovese, qui si trova anche quello nero o viola, amato dagli chef per il tocco speciale di colore che conferisce), varietà di peperoncini piccanti (fra cui l’habanero dal sentore di cacao e quello orange), aromatiche di ogni tipo (mente, salvie, erba cipollina, coriandolo, origano, piperna, di cui si possono acquistare anche le piantine), 15-20 diverse varietà di pomodori che si raccolgono da giugno fino ad autunno pieno, in parte cresciute in semenzaio; i carciofi che si producono in primavera si calcolano nell’ordine dei quintali, per non parlare delle fave, e poi zucchine, insalate, bietole, fagiolini, peperoni dolci e rucola, bellissime zucche, scarole, cipolle, patate, tante varietà di broccoli e cavoli per l’inverno… Dietro un orto così ci si aspetterebbe un anziano contadino, esperto, che da tutta la vita si dedica alla terra. E invece no, il creatore di uno degli orti più produttivi dell’isola d’Ischia ha 24 anni e ne dimostra anche meno, ma dal suo racconto è evidente che ha scelto questa strada con determinazione e pari consapevolezza di ciò che vuole diventare, un agricoltore e allevatore. Roberto Iacono proviene da una famiglia che
racchiude in sé le due anime dell’isola d’Ischia, quella contadina che si esprime ancora adesso (o meglio di nuovo) in un rinnovato interesse e amore per la ‘campagna’ come si chiama familiarmente, da parte delle generazioni più giovani, e quella dell’impresa che ha fatto di Ischia una delle mete turistiche più importanti del Paese. Il nonno di Roberto, infatti, coltivava i suoi terreni alle spalle della spiaggia dei Maronti, considerati fra i più fertili dell’isola per quella particolare combinazione climatica fatta di sole (siamo sul versante sud) e costante ventilazione, per cui i pomodori, per esempio, sono proverbiali per essere i primi a maturare e fra i più saporiti. Il padre è, invece, un albergatore, che però non ha interrotto il rapporto con la terra, e che ritrova adesso nel figlio Roberto la stessa passione di suo padre. Con precisione e competenza, senza nascondere i problemi che incontra, Roberto Iacono racconta come conduce la tenuta Don Nicola (nel nome l’omaggio al nonno), affidata a lui da due anni circa. Siamo sulle balze che guardano verso la baia della spiaggia più ampia dell’isola, in lontananza si vede S. Angelo attraverso la folta vegetazione della piantagione, condotta concimando solo con letame proveniente dagli animali allevati qui, e per contrastare i parassiti si è adottata la lotta integrata e si utilizzano esclusivamente insetticidi e antiparassitari biologici, di origine naturale e a basso impatto ambientale, che non contengano sostanze chimiche. E accanto ai vegetali, infatti, c’è una fattoria in miniatura: alla tenuta Don Nicola si allevano tacchini, galline, maiali, capre, anatre, addirittura bovini, cui Roberto si è appassionato grazie alla sua fidanzata, la cui famiglia ha un allevamento in Abruzzo;
inoltre, vi sono anche le arnie e si raccoglie miele. Il prossimo progetto è lavorare una parte della produzione per ricavarne conserve e marmellate, ma l’obiettivo principale è far sì che la gente venga ad acquistare qui la verdura di cui ha bisogno. Ma è più facile a dirsi che a farsi, perché si tratta di cambiare consolidate abitudini come quella di comprare al supermercato frutta e ortaggi, di cui però esaminiamo con diffidenza le etichette di provenienza, preoccupati di scoprire che arrivano da territori che hanno la triste fama di essere inquinati. Basterebbe raggiungere Roberto alla tenuta Don Nicola – poche centinaia di metri dal piazzale dei Maronti, percorribili comodamente in macchina – per acquistarli freschissimi, davvero di stagione e coltivati con scrupolo, a prezzi che non si discostano da quelli del super. “Questa è la sfida più importante, far capire che qui si può riscoprire il gusto di cambiare gli ortaggi che mettiamo nei nostri piatti con il mutare delle stagioni e sentire sapori che nessun vegetale prodotto in larga scala ha, mangiando verdure cresciute esclusivamente grazie a sole, terra fertile e cure assidue, a prezzi assolutamente accessibili”. E non è un caso, infatti, che il lavoro di Roberto Iacono ha subito attirato l’attenzione di chef e ristoratori, da Ivano Veccia del Limoneto ai ristoranti Saturnino a Forio e Da Mario ai Maronti, che da lui si riforniscono, e naturalmente le sue verdure vengono servite agli ospiti degli alberghi della famiglia Iacono.
Per visitare la tenuta Don Nicola e acquistare direttamente ortaggi di stagione ed erbe aromatiche fresche Contattare Roberto Iacono al 331 3351739.
Roberto ha preso il testimone da suo nonno Nicola che già coltivava questa terra, che lui conduce secondo criteri di produttività e di rispetto, usando insetticidi e antiparassitari biologici, di origine naturale e a basso impatto ambientale.
Accanto all’orto c’è una fattoria in miniatura: si allevano tacchini, galline, maiali, capre, anatre, addirittura bovini, inoltre, vi sono le arnie e si raccoglie miele.
text_Silvia Buchner photo_Riccardo Sepe Visconti