La morte di Luca Renzullo è innaturale. Personalmente l’ho definita “non coerente” con la sua vita, o perlomeno con ciò che della sua vita potevamo scorgere. Luca era un uomo solare, molto attivo, molto, ma davvero molto generoso. Quando decise di mettersi in proprio con una sua attività di abbigliamento maschile gli feci visita al negozio Canvas in via De Luca e gli dissi che desideravo aiutarlo a costruirsi un’immagine vincente. Poiché Luca in quel momento aveva investito tutto nel magazzino gli dissi che non era necessario pensare al denaro, non si vive solo di quello ma anche di sfide, amicizie, soddisfazioni, vittorie… sì vittorie! Avrei voluto che la sua sfida diventasse tale e volevo contribuire a questo risultato. Il 29 settembre facemmo una prima selezione dei suoi abiti. Decidemmo di dare un taglio “hipster” alla presentazione della sua collezione. Chiamai i barbutissimi e belli Antonio Crisano e Stefano Fiorentino a posare per questo contest ed allestimmo il set presso l’M9, un bel bar in stile irish che si trova vicino al cinema Excelsior, guidato da Vincenzo Lettera. Come al solito lavorammo in squadra Silvia Buchner, Cecilia D’Ambrosio, Dayana Chiocca, Riccardo Fioretti, Raffaela Mendella ed io. Il trucco lo fece Nancy Tortora, le barbe ed i capelli li curò Patrick Sirabella. Anelli, croci, orologi e tutto quanto ritenni di utilizzare per caricare la rappresentazione hipster me li diedero Marco ed Angela Bottiglieri, da Martino Romano e Cinzia Pipolo ho avuto in prestito gli occhiali. Le foto vennero come voi le vedrete nel servizio… Insomma, vennero bene, a tal punto che quando inviai l’anteprima a Luca egli mi chiese di montare una delle immagini in modo che potesse essere utilizzata per un cartellone pubblicitario stradale. Ero molto orgoglioso di questo piccolo-grande lavoro concepito per aiutare una persona cara a crescere con la sua attività commerciale. Luca lo meritava. Sì, lo meritava. Assolutamente! E scusate se lo ripeto, ma sono molto fiero di aver fatto questo per lui e di avergli creato le condizioni per realizzarlo. Purtroppo, poi, è successo qualcosa di molto brutto che ha portato la morte a Luca. Ne sento dire tante… Ma non credo a nulla. Luca era una persona generosa. Se si è ucciso consapevolmente, allora l’ha fatto solo per proteggere le persone che amava. Non saprei dire da cosa o da chi, ma sento che è così. Non accetto altre spiegazioni. E mi piace pensare che fino all’ultimo il suo cuore, la sua mente, i suoi sogni fossero rivolti a fare qualcosa di buono… per gli altri.
Ho dunque deciso, condividendo questa idea con la mia squadra, di pubblicare ugualmente le foto che avevamo preparato per festeggiare il lavoro di Luca: desidero che tutti voi possiate vedere quali risultati un giovane imprenditore venuto ad Ischia dalla provincia di Sarno era riuscito a conquistarsi. Piccole conquiste, raccolte con fatica, con sacrificio, con immaginifica follia… Conquiste che Luca ha fatto con il suo grande, piccolo cuore… Un cuore così forte da morire per proteggere…
Riccardo Sepe Visconti