Thursday, November 21, 2024

Text_ Cecilia D’Ambrosio  Photo_ Collezione Leopoldo Reverberi Riva

Le acque della sorgente del Gurgitello, nel cuore di Casamicciola e del bacino idrotermale più importante dell’isola d’Ischia, da secoli sono sinonimo dell’eccellenza nel campo delle cure termali attraverso i bagni, le applicazioni dei fanghi maturati per almeno 6 mesi in quelle acque, i preziosi aerosol, e le terme Belliazzi che sorgono su quella fonte ne sono l’esempio più illustre. E’, infatti, il più antico stabilimento termale attivo nell’isola, la cui storia e tradizione diventa ragione di orgoglio per la prestigiosa azienda produttrice di cosmetici a base di acqua termale dell’isola, Ischia Cosmetici Naturali, che ha le redini della struttura. Le Terme Belliazzi oggi offrono la possibilità di vivere in un’unica struttura i due aspetti che costituiscono l’essenza delle terme, da un lato i trattamenti terapeutici, dall’altro le applicazioni al wellness ed alla cosmesi. Varcata l’elegante facciata neoclassica delle Antiche Terme Belliazzi che si apre su piazza Bagni, si entra in un mondo dove si ritrovano tutti gli elementi che compongono l’unicità di Ischia come località termale: nei sotterranei dell’edificio c’è la sorgente, da dove l’acqua risale in maniera naturale, continuamente, senza bisogno di scavare pozzi, alla temperatura di 70° circa, vicine ci sono la fangaia naturale, cioè la vasca per la maturazione del fango e una seconda sorgente, detta “del cappone”, da cui fuoriesce acqua adatta a cure idropiniche, che si eseguono cioè bevendo l’acqua stessa. “Le cure termali alle terme”: questo il motto dello stabilimento, dove si eseguono trattamenti con estrema professionalità e rigore, utilizzando fanghi e acque di altissima qualità.

Il progetto dell’avvocato Carmine Bernardo, proprietario della struttura, è di rendere visitabile la suggestiva zona della sorgente, allestendo un vero e proprio percorso termale, che mostri come combinando acqua e fango si ottenga il benefico prodotto che viene poi applicato sul corpo seguendo specifiche direttive, a secondo delle patologie (o degli inestetismi da trattare). Al pianterreno del Belliazzi, infatti, attraversato il grande salone tardo ottocentesco, si accede alla vasta area consacrata alle cure, con decine di cabine in cui si eseguono i trattamenti. Le proprietà delle sorgenti del Gurgitello sono riconosciute e sfruttate da almeno 400 anni, quando cominciarono a sorgere le strutture termali nella zona. E se il celebre contiguo complesso del Pio Monte della Misericordia era in attività agli albori del ‘600, il Belliazzi fu costruito già nel 1698 (come si legge sulla bellissima lapide al centro del salone), “a vantaggio di tutta la nobiltà e per portare soccorso”, su iniziativa del signore dell’isola, Andrea D’Avalos principe di Montesarchio (che fra l’altro fu tra i protagonisti della repressione della rivolta di Masaniello), appartenente alla potentissima famiglia che ha governato Ischia per secoli. Accanto alla lapide si conserva un piccolo bassorilievo in marmo con l’immagine della Madonna col Bambino, voto dedicato, invece, nel 1717 da Michelangelo Conti, guarito dall’idropisia grazie alle acque del Gurgitello e che divenne poi papa prendendo il nome di Innocenzo XIII. Alla metà del XIX secolo, Amedeo ed Umberto Belliazzi, napoletani, rilevarono le terme e le abbellirono, come si ricorda nella lastra apposta proprio sulla facciata, dando loro l’aspetto che conserva tuttora, infatti il terribile terremoto del 1883 danneggiò relativamente la struttura che fu subito ripristinata. Le acque del Gurgitello, prima di sgorgare ad una temperatura molto elevata (si dicono, perciò, ipertermali), compiono un percorso nelle viscere della terra che le porta a contatto con ambienti molto ricchi di sali minerali di cui si caricano e affiorano con un’alta concentrazione di bicarbonato che ha azione antiacida, solfati alcalini, antinfiammatori, sodio e fosfati di calcio, rimineralizzanti: grazie a queste proprietà, da oltre tre secoli intervengono con successo nella cura di patologie dell’apparato digerente, di reumatismi e processi cronici articolari, affezioni delle mucose respiratorie e degli organi uro-genitali, dei postumi di traumi, attraverso fanghi, bagni, cure inalatorie e irrigazioni.