Text_ Silvia Buchner Photo_ Dayana Chiocca Archivio Ischiacity
Le Cantine di Crateca, uno dei vigneti più belli in assoluto fra i tanti, storici e nuovi, dell’isola d’Ischia, frutto dell’intuizione e della passione per la loro terra dei fratelli Castagna, si arricchiscono di nuove etichette, grazie alla riorganizzazione aziendale partita dalla gestione della vigna e del processo di vinificazione, che tocca anche il packaging e la distribuzione, sotto la guida degli enologi Marco Esti e Alessandro Leoni. Un cammino di crescita in linea con la capacità imprenditoriale e di visione che caratterizzano le scelte di Arnaldo, Giampaolo e Piergiovanni Castagna che, insieme alla madre Concetta Maio, hanno restituito 2 ettari di terreno alle pendici del monte Epomeo, in località Fango a Lacco Ameno, alla sua vocazione originaria, dopo un periodo di abbandono durato 40 anni. Il pianoro di Crateca è una delle zone più adatte alla coltivazione della vite, esposto fra Nord-Ovest e Ovest, con 3 chilometri di terrazze digradanti fra i 250 e i 450 metri sul livello del mare, che ospitano il vigneto, dalla primavera all’autunno illuminato dal sole per 12 ore. Il terreno è soffice, ricco di minerali, l’insolazione è mitigata dalla brezza marina e innestandosi sul ricco patrimonio di vitigni dell’isola, le caratteristiche del suolo e del clima e l’ambiente costituiscono condizioni favorevoli per ottenere vini dagli alti livelli di tipicità. Per secoli le terre di Crateca, infatti, hanno ospitato grandi vigneti e oggi, grazie al recupero dell’antica, bellissima cantina, lo spirito di questi luoghi è tornato forte e vivo, interpretando al meglio le peculiarità di questa terra.
Dal 2015, dunque, le Cantine di Crateca producono un DOP biancolella, un rosato, da aglianico al 100%, oltre ai due IGP, Crateca Bianco e Crateca Rosso; cui nel 2017 si è aggiunto il rosso Crastula, affinato in barrique. “Il rosato, pur realizzato con un vitigno non ischitano, dimostra le peculiarità isolane, manifestando, lavorato nel giusto modo, tratti particolari molto interessanti”, spiega il professor Esti, “ha colorazione delicata, l’aspetto è cristallino e ha una buona complessità aromatica, con note di rosa, piccoli frutti, ananas. Come anche gli altri, esprime, pur se di fondo dato che si tratta di vini giovani, una nota minerale che si integra perfettamente con questa gamma olfattiva. Per l’Ischia DOP biancolella si è lavorato molto in vigna per ottenere una maturità ideale, che consentisse al vitigno di esprimersi al massimo”. Ha colore paglierino, aromi di fiori, acacia e agrumi, e frutti bianchi, pompelmo e pera, che gli conferiscono eleganza ed equilibrio; in bocca è fresco, armonico, sapido e si accosta bene, come il rosato, a carni bianche – anche il coniglio – pesce, crostacei, tipici della cucina isolana. Il Crateca Bianco (biancolella, forastera, greco e fiano, vinificati separatamente e poi assemblati secondo precise proporzioni), ha un’espressione più complessa dal punto di vista aromatico comprendente note di fiori gialli, mimosa, ginestra, frutta sciroppata, è più strutturato, con gradazione alcolica più alta, colore più carico. E’ lavorato tutto in acciaio il Crateca rosso (per ‘e palummo e aglianico), “ha colore rubino carico, riflessi violacei, è giovane quindi con una struttura morbida, tannica sottile, buona acidità e una freschezza che cerchiamo di mantenere in tutti i vini”: l’ideale è accostarlo a una cucina più ricca, quindi carni alla brace, baccalà, formaggi, salumi stagionati. E poi l’ultimo nato, Crastula appunto, che dopo la fermentazione a bassa temperatura di bucce e mosto, viene trasferito in piccole botti di rovere per 18 mesi. Il lungo affinamento in bottiglia lo renderà ancora più intenso e fortemente minerale. Le Cantine di Crateca continuano, dunque, nel loro cammino di valorizzazione dell’essenza autentica espressa da questo territorio attraverso i suoi vini. E noi le seguiamo con entusiasmo.
Cantine di Crateca – www.vinicratecaischia.it
Via Crateca (loc. Fango) Lacco Ameno
Info: 081. 994902 e 349. 3982431
Fb: Cantine di Crateca
