Friday, November 22, 2024

IL PORTO D’ISCHIA FESTEGGIA 160 ANNI

La famiglia reale dei Borbone amava Ischia: Ferdinando IV, affascinato dalla casa del protomedico Buonocore “fece in modo che questi gliela regalasse”, acquisendola tra le Delizie del Regno e trasformandola da “casino di caccia” in Reggia, così come oggi possiamo ammirarla. Il nipote Ferdinando II, anch’egli amante della caccia e per questo assiduo frequentatore dei boschi di Ischia e dell’allora “lago de’ Bagni” – dove cacciava le folaghe – pensò bene di trasformarlo in porto commerciale (qual è oggi), tagliando l’attuale imboccatura in modo che il mare entrasse in contatto con il lago. La Municipalità di allora, non cogliendo l’importanza di tale trasformazione, votò contro il progetto ma il Re, infischiandosene (poteva permetterselo!), diede ordini alle squadre dell’onestissimo e valido ingegner Quaranta di procedere ai lavori. Fu così che il 17 settembre 1854 il porto di Ischia fu inaugurato alla presenza di Ferdinando II e da allora la storia dell’isola non fu più la stessa.
Nel 2014, grazie alla testardaggine ed all’impegno di una squadra di arditi volenterosi, capitanati dall’assessore alla cultura Isidoro Di Meglio, si è deciso di festeggiare con identica pompa magna di allora il 160° anniversario dell’impresa: “Abbiamo realizzato una festa di tutto il Porto ma anche di tutta l’Isola e che vogliamo diventi un appuntamento annuale” ci dice Di Meglio, che ha curato l’organizzazione in dettaglio. E il successo di pubblico è stato davvero notevole. Lungo la famosa Rive Droite i ristoratori, vestiti con abiti d’epoca, hanno servito menù a ispirazione borbonica: impepate di cozze, pasta cotta nel brodo e condita con formaggio, pesce freschissimo, baccalà fritto, tantissime varietà di verdure, alta pasticceria. Durante la serata clou lo specchio acqueo è stato interamente liberato dalle imbarcazioni: le migliaia di persone assiepate sulle rive hanno potuto assistere all’arrivo nel porto del veliero reale (com’era accaduto 160 anni prima), dalla cui tolda il “Sovrano” ha salutato la folla per poi percorrere in corteo le vie del centro. Eleganti illuminazioni dei palazzi che fronteggiano il porto e una rassegna di giochi pirotecnici hanno completato lo spettacolo. Insomma, uno dei porti più belli d’Italia è tornato ad incontrarsi con la sua storia ed a celebrare se stesso come formidabile strumento di produttività, commerciale ma anche culturale.