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Photo: Riccardo Sepe Visconti
ArtDirector: Umberto Arcamone
Text: Alessandro Mollo
Il noto imprenditore Bruno Basentini torna a occuparsi delle vicende calcistiche della compagine ischitana. L´Ischia Benessere e Sport non si interessa solo di calcio, trattandosi di un progetto ampio che coinvolgerà la maggior parte degli sportivi e l´intera isola. Con la saggezza e l´entusiasmo che lo contraddistinguono Basentini ce lo illustra e spiega quanto sia importante l´organizzazione, senza dimenticare il settore giovanile e le immense risorse che Ischia può offrire. Convinto e deciso, il nuovo presidente cercherà di riportare l´Ischia al successo dopo le recenti delusioni. Il suo sguardo non lascia dubbi, andrà fino in fondo…
A.: È finalmente nata l´Ischia Benessere e Sport in cosa consiste questo progetto?
B.: Il progetto è incentrato, come previsto nello statuto, sulla promozione turistica: l´obiettivo della SRL è valorizzare il territorio ischitano.
A.: Quindi un progetto più vasto che riguarda anche l´isola d´Ischia e non solo lo sport.
B.: Sì. L´Ischia Calcio ha un ruolo importante ma non il principale: la nostra attenzione è puntata su Ischia e sulle sue immense risorse, cercheremo di far crescere i giovani in un ambiente sano.
A.: Chi in passato ha ostacolato la realizzazione di questo progetto?
B.: Tutti quelli che oggi non ci sono più.
A.: Gli imprenditori ischitani sono sempre stati titubanti nel partecipare al progetto sportivo…
B.: Certo, perché sono diffidenti verso il mondo dello sport: noi oggi vogliamo dare la certezza che i loro soldi verranno gestiti e investiti intelligentemente. A chi sottoscrive il nostro “abbonamento senza pensieri” per 1.200 euro (iva compresa) diamo un cartellone pubblicitario che a noi costa 320 euro, hanno la fatturazione, scaricano l´iva. È un affare anche per loro e in molti lo hanno capito e hanno sottoscritto l´abbonamento. All´appello mancano molti albergatori anche se gradualmente si stanno avvicinando al nostro progetto.
A.: La campagna abbonamenti sta riscuotendo successo anche tra i tifosi?
B.: Sì. Stanno rispondendo bene anche se mi aspettavo qualcosa di più.
A.: Forse sono delusi dalle ultime stagione non felicissime…
B.: Il nostro è un progetto serio, per il tifoso è una specie di ultimo treno su cui bisogna salire. Tutti insieme possiamo dar lustro a Ischia.
A.: Non pensa che si possa creare un´eccessiva tensione intorno alla squadra?
B.: No. Ischia deve iniziare a pensare in grande, a crescere e a non rinchiudersi nella convinzione di essere una piccola piazza. Siamo stati grandi possiamo ridiventarlo. L´Ischia deve riscattare una stagione deludente: non solo un campionato anonimo ma anche l´allontanamento della maggior parte dei calciatori che avvenne lo scorso gennaio. Chi non scende non può comprendere la gioia del risalire. Siamo convinti che con qualche sacrificio la squadra tornerà sul palcoscenico che merita.
A.: L´Ischia si presenta al via del campionato come la squadra favorita.
B.: Non soffro di vertigini. Nel calcio nulla è scontato dovremo dimostrare sul campo di essere i favoriti. Ci siamo concentrati soprattutto sull´aspetto societario, una forte società è il presupposto necessario affinché la squadra possa lavorare in tranquillità.
A.: Per la sosta natalizia sono in progetto alcune amichevoli di lusso, si parla anche del Napoli Soccer. Ci può dare qualche anticipazione?
B.: Con Marino abbiamo buoni rapporti…
A.: Anche la squadra di Goveani, teoricamente fortissima, due anni fa partì come la favorita del campionato. Quali analogie ci sono tra l´Ischia di allora e l´Ischia Benessere e Sport?
B.: Nessuna. Goveani ha fatto finta di amare e poi è fuggito. Noi abbiamo privilegiato l´aspetto societario mentre lui lavorava da solo. L´organizzazione è fondamentale, basti pensare che noi con 150 milioni di lire facevamo la C1 mentre il Napoli l´anno scorso ha acquistato il titolo per disputare la serie C sborsando 32 milioni di euro.
A.: Quale sostegno le piacerebbe ottenere dai tifosi?
B.: I tifosi devono essere rispettati ma anche rispettare. Ai tifosi chiedo l´educazione e il rispetto per la squadra, evitando cori offensivi, striscioni volgari e la violenza.
A.: L´Ischia ha condotto un´ottima campagna acquisti, quale colpo di mercato la rende particolarmente fiero?
B.: Nessuno in particolare. Amo il calcio champagne, divertente, giocato continuamente all´attacco.
A.: Conduce in prima persona le operazioni di mercato?
B.: No. Ho semplicemente comunicato il budget all´allenatore. Desideravo un solo giocatore e l´ho acquistato: Buonocore.
A.: Buonocore è un giocatore dalle indiscusse qualità tecniche, può consentire il salto di qualità. Eppure i maligni sostengono che abbia problemi fisici…
B.: I pettegolezzi non mi interessano. Mi basta che giochi anche un minuto, purché metta la palla dentro.
A.: Perplessità suscita anche l´acquisto di Oliva, il difensore nella passata stagione non convinse appieno…
B.: L´ho conosciuto, è un bravo ragazzo, nonostante l´età può ancora dare sicurezza al reparto difensivo.
A.: Lei ci parlò di Mandragora come probabile tecnico dell´Ischia…
B.: Mandragora è stato solo uno specchietto, un segnale di discontinuità con il passato.
A.: Poi si è puntato su un tecnico ischitano.
B.: Sì. Abbiamo scelto l´intelligenza di Pilato, è la persona adatta per l´Ischia Benessere e Sport.
A.: Durante la sua lunga esperienza calcistica, che rapporti ha avuto con i mister?
B.: Rapporti basati sulla non intelligenza. Pilato a differenza degli altri ha compreso gli interessi della squadra e della società.
A.: In molti ricordano di scontri animati con mister Cucchi, lei cosa ricorda?
B.: Tutto il peggio. Meglio non nominarlo. Perdemmo la serie B per colpa sua.
A.: Solo negli ultimi anni con i vari Buono, Di Spigna, Trani, l´Ischia ha valorizzato il settore giovanile. Quali sono le intenzioni dell´Ischia Benessere e Sport nei confronti dei giovani ischitani?
B.: Abbiamo raggiunto un patto con la Futura, cercheremo di far crescere i giovani anche da un punto di vista educativo, formativo e civile: noto una gran differenza tra un calciatore cresciuto a Ischia e uno cresciuto in una grande società.
A.: Che rapporto ha l´Ischia con le altre società Lacco Ameno, Barano, Forio?
B.: Ottimi.
A.: Quest´anno il Lacco Ameno disputerà lo stesso campionato dell´Ischia. Quanto ci può favorire?
B.: Solo per le partite in casa.
A.: L´Ischia ha ingaggiato anche Theodoro. Com´è nata l´idea di puntare su un centravanti brasiliano?
B.: Era un calciatore molto richiesto in cui crediamo molto, tuttavia ci sono ancora dei problemi per il tesseramento.
A.: Difficoltà sia per il tesseramento di Theodoro che di Rocco, il giovane portiere proveniente dalla Salernitana.
B.: Sì ma presto sarà tutto risolto, sono piccoli ostacoli.
A.: Perché è sfumato l´acquisto di Caliano?
B.: Caliano ha fatti molti gol per l´Ischia, ma aveva un rapporto troppo particolare con l´ambiente, preferiamo puntare sul collettivo più che sull´individualità e vogliamo calciatori che sanno stare insieme agli altri.
A.: Nell´ultima campagna acquisti c´è un giocatore che avrebbe voluto ma non è riuscito ad acquistare?
B.: No.
A.: Cosa manca attualmente all´Ischia?
B.: L´organizzazione e la forza che caratterizza le grandi squadre ma credo che fin dalla prima giornata miglioreremo.
A.: E da un punto di vista societario?
B.: La società già oggi ha un valore credibile.
A.: Quale rivale teme particolarmente?
B.: Nessuna. Possiamo perdere anche contro il Succivo ma il nostro valore dovrà comunque emergere.
A.: Se dovesse scegliere tra campionato e coppa Italia…
B.: Voglio vincere tutti e due e abbiamo allestito una squadra in grado di combattere su tutti i fronti.
A.: Teleischia sta trasmettendo le partite disputate dall´Ischia Calcio. Cosa prova nel rivivere certe emozioni?
B.: Non vivo di rimpianti e mi infastidisce vedere che società disorganizzate e incompetenti oggi partecipano ai campionati di serie B.
A.: In che condizioni è lo stadio Mazzella?
B.: Abbiamo chiesto la gestione dello stadio, non possiamo continuare a usare poltroncine vecchie e cancelli rotti.
A.: Qual è l´obiettivo dell´Ischia Benessere e Sport?
B.: Tornare in serie C in 4 anni.
A.: E i progetti futuri?
B.: La serie B.
A.: L´Ischia nel 1998 venne cancellata dalla serie C, alla Lazio invece il Fisco ha concesso la rateizzazione del debito. Non la trova un ingiustizia?
B.: No, si tratta di realtà diverse. Ricordiamoci anche il ripescaggio in serie C di cui beneficiò l´Ischia Calcio grazie a un buon bilancio.
A.: Non si poteva evitare il fallimento?
B.: Se avessimo avuto un buon bilancio non ci sarebbero stati problemi. Ricordo che con una telefonata all´una di notte mi chiesero di firmare degli assegni.
A.: Di Catello Buono cosa pensa?
B.: È una brava persona, ma non doveva entrare nel mondo del calcio, era troppo buono per poter resistere in questo mondo di squali.
A.: Berlusconi dà suggerimenti ad Ancelotti. Lei interferirà nelle scelte di Pilato?
B.: Assolutamente no. Abbiamo responsabilizzato il tecnico, lui ha costruito la squadra e se sbaglia lo manderò via.
A.: Come valuta il precampionato dell´Ischia?
B.: Sono partite di scarsa importanza, servono a trovare la condizione fisica e un´intesa tra i calciatori.
A.: Lei quoterebbe una società in borsa?
B.: No. Non vogliamo taroccare bilanci.
A.: È possibile creare un rapporto con l´Olimpia Play Park e il calcio a 5?
B.: No, attualmente non rientra nei nostri interessi.
A.: L´Ischia è gemellata con i tifosi del Perugina Calcio. Lei che ne pensa?
B.: È una realtà positiva, invito i tifosi a gemellarsi con maggiore frequenza.
A.: Come vivrà il derby Ischia Lacco?
B.: È una partita come le altre, la vivrò con distacco. Se fossi stato al posto del presidente del Lacco non avrei vinto lo scorso campionato perché disputare l´eccellenza con l´obiettivo di non retrocedere richiede l´investimento di miliardi.
A.: Un´ultima domanda: Lei è tifoso?
B.: Più che tifoso ero innamorato, oggi sono più lucido e non mi emoziono più per i goal ma preferisco aspettare il triplice fischio dell´arbitro.
L´intervista è stata rilasciata precedentemente all´esonero dell´allenatore Pilato.