Text_ Silvia Buchner Photo_ Dayana Chiocca
Una donna per le donne, Elena Leonessa, una giovane imprenditrice che prosegue sulle orme di uno zio molto amato e che ha sentito come un secondo padre, una famiglia non ischitana che nell’isola si è radicata in modo concreto, profondo trovando il terreno fertile per far sviluppare capacità imprenditoriali notevoli, e vuole ricambiare ciò che Ischia in termini di occasioni le ha dato. Nasce da questa consonanza di intenti, di obiettivi, “da una visione che attribuisce all’imprenditore anche un ruolo sociale e quindi politico nel senso più alto del termine” – come ha ben scritto Alfredo Romeo, nipote di Salvatore Leonessa ricostruendo la personalità dello zio – la fondazione Ing. Salvatore Leonessa. Creata dalla moglie Lina dopo la sua scomparsa nel 1998, la Fondazione ha lavorato da subito nel solco delle idee di Salvatore Leonessa, “nel nome del marito che per lei è stato tutto per lei” – spiega la nipote Elena. Prima con iniziative di tipo più personale, chiedendo consiglio e aiuto a don Agostino Iovene, che guida la parrocchia di S. Pietro una delle più importanti di Ischia, e con un’idea da subito ben precisa, elargendo borse di studio, sussidi medici, contribuendo alla realizzazione del centro di accoglienza di Forio, ma anche di restauri in alcune chiese ischitane, ispirandosi alla convinzione che era di Salvatore Leonessa di non dimenticare gli altri, “di sostenere chi è in difficoltà. Ma anche chi promette impegno e buona volontà. Soprattutto giovani che non hanno la possibilità di portare avanti progetti di studio e lavoro su cui puntano per il proprio futuro. Insomma, una Fondazione costruita con lo spirito di quei ‘ragazzi’ che sessanta anni fa si sono rimboccati le maniche e ci hanno creduto”. Salvatore Leonessa, infatti, era figlio di un capocantiere, don Alfonso, che ebbe la possibilità di far studiare solo uno dei suoi 8 figli, e toccò a lui che grazie anche ai sacrifici di tutta la famiglia e in particolare dei fratelli Giovanni e Mario che continuarono invece a lavorare con il padre, è diventato ingegnere. “La più grande soddisfazione di Alfonso poi era di essere il ‘mastro’ sui cantieri del figlio che, da parte sua, ha sempre portato avanti – in sintonia di sentimenti ed intenti con i fratelli – le attività dell’impresa prima e del Gruppo Leonessa poi. E, Salvatore, che non aveva avuto figli, ha puntato sulla formazione, crescita e determinazione della terza generazione rappresentata dai nipoti, Alessandro, Elena ed Emanuele” – come racconta ancora Romeo. “Mi ha cresciuto, per me e i miei fratelli zio Salvatore e zia Lina erano dei secondi genitori e a noi nipoti hanno dato tanto – sottolinea Elena. Era un uomo lungimirante, con una mentalità proiettata nel futuro ed è stato uno dei pionieri del turismo a Ischia: via Michele Mazzella era aperta campagna quando ne intuì le potenzialità di sviluppo e nel 1966 aprì insieme a mio padre e a Mario il nucleo storico del Continental Terme; nel 1975 segue il Continental Mare, dieci anni dopo il Moresco e nel 2000, quando lui non c’è più, l’Excelsior. Per la sua storia personale teneva in maniera particolare al diritto allo studio e poi alla salute”. Dal 2015 Elena è presidente della fondazione Leonessa per volontà della zia, affiancata da due consiglieri, il padre Giovanni e don Agostino Iovene. Al suo attivo negli ultimi anni la fondazione ha la cospicua partecipazione alla trasformazione del cisternone alla spalle della chiesa di S. Pietro in centro polifunzionale di ricreazione e teatro per giovani, che possa essere punto di riferimento per i ragazzi della zona. E poi, poco più di un anno fa, la decisione di donare un nuovo macchinario all’ospedale Rizzoli: “Mio zio Salvatore aveva il pallino delle cliniche americane e uno dei suoi sogni era di migliorare la sanità isolana (desiderava creare una clinica bellissima in stile americano a Ischia!) e quindi questa scelta è in linea con i suoi interessi. Da parte mia, volevo individuare un bene che fosse davvero di tutta la comunità, che venisse realmente utilizzato, senza essere strumentalizzato. Insieme al dottor Giacomo Spera, primario di radiografia (adesso sostituito dal dr. Roberto Lobianco) ci siamo orientati sul mammografo, strumento fondamentale per la diagnosi precoce del cancro al seno, perché quello in loro possesso era davvero obsoleto. Inoltre, dopo i 45 anni di età le donne hanno l’esenzione totale e quindi sarà un servizio a cui in tantissime potranno accedere gratuitamente e questo mi piaceva. La prevenzione con screening sistematici è, infatti, una tappa fondamentale per affrontare in tempi rapidi un eventuale problema al seno e quindi con la maggiore possibilità che le cure abbiano successo”. Con la determinazione che la contraddistingue Elena Leonessa inizia il suo percorso: stabilire quale apparecchio donare, seguire l’iter richiesto dall’ASL, fino alla firma davanti al notaio dell’atto di donazione – il 4 luglio scorso. “Devo ringraziare tanti per il supporto e la collaborazione che mi hanno dato: dal dr. Spera appunto, a quanti mi hanno aiutato a individuare il macchinario migliore, i primari Michele Genovese, Giovanni De Cesare e Nello Di Meglio. Il dottor Luigi Capuano, direttore dell’ospedale mi ha coadiuvata nella trafila burocratica che è complessa”. Oggi, un mammografo Giotto Class altamente performante del valore di 115mila euro (oltre IVA) – tecnicamente si chiama dispositivo per tomosintesi mammaria – è a disposizione della donne di Ischia, con innovative soluzioni 3D, una comodità di uso che agevola anche le pazienti e la possibilità di eseguire la biopsia sui tessuti (tuttavia al momento all’ospedale Rizzoli al momento non è fattibile perché manca il personale specializzato).
E intanto Elena come presidente della Fondazione Leonessa è già al lavoro su nuove iniziative: con il dr. De Cesare, e grazie al dr. Antonio Fimiani che metterà a disposizione spazi all’interno delle Terme di Ischia, si dedicano alla creazione di un punto di riferimento per la popolazione dell’isola che incontra difficoltà a individuare medici per specifici problemi di salute: una volta al mese, infatti, si potranno prenotare visite mediche gratuite con specialisti in diversi settori. Inoltre, sta organizzando un corso di perfezionamento per commercialisti e avvocati su diritto del turismo e un bando di gara per borse di studio in un’Università davvero prestigiosa (Bocconi o Luiss) per corsi di managment del turismo, destinate a ragazzi ischitani. Perché lei il suo essere imprenditrice e parte di questa comunità lo intende così – come le ha insegnato suo zio Salvatore e la sua famiglia.