Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, il testo che Giancarlo Carriero, proprietario dell’Albergo della Regina Isabella e presidente degli Industriali del Turismo della Provincia di Napoli, ha inviato la scorsa estate al direttore del Corriere del Mezzogiorno, Marco De Marco.
Gentilissimo Direttore,
alcune polemiche di questi giorni ferragostani relativi all’isola d’Ischia mi la- sciano a dir poco perplesso. La notizia è questa: a seguito di multe che, final- mente, sarebbero state elevate ai danni di imbarcazioni ormeggiate all’inter- no del Regno di Nettuno, alcuni VIP sarebbero scappati dall’isola con i loro
mega-yacht, e si citano Leonardo Di Caprio e Roman Abramovich. Voci di ira si sono levate a destra e a manca, più o meno sostenendo “Sì, è bello avere il Regno di Nettuno, ma le re- gole sono troppo restrittive!”; in altri termini, è una ‘figata’ poter dire che proteggiamo i fondali marini, ma per carità non ostacoliamo il turismo…! Ragionando così potremmo sostene- re che un bell’albergone di 2.000 ca- mere nel Parco Nazionale del Vesuvio darebbe uno sviluppo portentoso alla Regione…!
Prima di continuare, voglio brevemen- te chiarire il mio punto di vista sull’Area Marina Protetta. Io non solo ne sono uno strenuo e appassionato difensore per generico amore della natura. Sono sempre un imprenditore dell’isola, e non posso dimenticarmene, dunque, io
difendo con tutte le mie forze il Regno di Nettuno perché è uno strumento di marketing turistico di straordinaria portata! Di più: il rilancio delle nostre zone costiere DEVE partire dalla difesa e dal recupero delle nostre terre e delle nostre acque (nonché dell’aria, ovvio, che è messa meglio), perché è questo che, principalmente, il pubblico oggi richiede. A costo di sembrare presuntuoso, arrivo ad affermare che chi non ha chiaro questo principio sta 20 o 30 anni indietro rispetto alle necessità del marketing turistico. Se non si punta sulla qualità ambientale della nostra offerta, che alternativa resterà? Solo quella, tristissima e senza futuro, di continuare ad abbassare i prezzi. Mi permetto poi di notare che se veramente l’isola allontanasse i VIP, con tutto il rispetto per le altre strutture il Regina Isabella dovrebbe protestare più di tutti, perché potenzialmente sarebbe il più danneggiato. Ma la mia percezione è che non è affatto così, un discreto numero di (autentici!) Vip continua ad arrivare e non si sente “cacciato” dall’isola. O almeno non dalle (pochissime) regole che qui si impongono. Magari – talvolta – ci dicono al contrario che ciò che non va è il mancato rispetto di norme e regolamenti! Tornando alle notizie su Di Caprio e Abramovich, te la dico secca: per me sono due bufale. Prontissimo a scusarmi ufficialmente se mi sbagliassi. Non ho il piacere di conoscere nessuno dei due, ma per come conosco gli attori di Hollywood, ed oramai ne conosco tanti, penso che siano così attenti a sal- vaguardare la loro immagine che non rischierebbero mai una multa per aver offeso l’ambiente. Ma scherziamo? Per quanto poi concerne Abramovich, una volta ho parlato con una persona che, sostenendo di conoscerlo bene, diceva che ha una specie di mania di costruirsi un’immagine di rispettabili-
tà, per cui non fa mai nulla che possa apparire inopportuno o inappropriato se non, forse, in strettissimo privato. E se ciò è vero, non lo vedo proprio arrischiarsi ad avvicinare uno qualsiasi dei suoi panfili ad una zona in cui vige un divieto di ormeggio.
Vero è che in questo Agosto, tolti Egit- to e Berlusconi, gran che da dire non ce n’è. Neanche lo spread fa più noti- zia… Ma allora, se proprio dobbiamo giocare su notizie semi-serie o addirit- tura semi-inventate, almeno lasciamo in pace il Regno di Nettuno, una delle poche speranze di ripresa turistica del Golfo!
text_Giancarlo Carriero | photo_archivio Delphis