Friday, November 22, 2024

Metti l’incontro di due grandi chef, uno stellato, l’altro che lo è stato (ad alti livelli) – Pasquale Palamaro e Nino Di Costanzo – aggiungi alle loro spalle (o al loro fianco, se preferisci…) due importanti imprenditori, uno con una grande sensibilità alla eleganza ed all’accoglienza, l’altro con un forte senso pratico dell’organizzazione e dell’equilibrio, Giancarlo Carriero e Paolo Fulceri Camerini, e immagina che questa alleanza si cementi in un’isola come Ischia che accoglie oltre 400 tra alberghi, pensioni e bed & breackfast e oltre 500 tra ristoranti, bar, luoghi di ristoro e stabilimenti balneari… e comprendi (perfettamente) che un evento come Ischia Safari Viaggio nel gusto, più che essere una proposta originale è un indispensabile risposta alle esigenze di un territorio. Un territorio famoso per l’eccellenza della ristorazione e per l’enorme quantità di siti (concentrati in pochi km quadrati) dedicati al cibo e alle degustazioni. L’isola è davvero il paradiso dei fornitori di prodotti enogastronomici, così come è una delle più grandi ed attrezzate palestre per chef che vogliono farsi strada. A questo interessantissimo (ed altamente produttivo) mondo di gusti e sapori andava assolutamente offerta un’occasione per ritrovarsi a coniugare tutti insieme esperienze, idee, proposte. Nasce così l’Associazione Saperi e Sapori, un nome programmatico che farà molto parlare di sé. Ma veniamo all’idea, partita lo scorso anno, quasi per caso, tra le mura dell’Albergo della Regina Isabella, ed oggi, per netta volontà del patron Carriero, ‘esportata’ nel più ampio e aperto spazio dell’arena del Negombo, il Ducato di Paolo Fulceri Camerini. L’evoluzione di questa bella storia me la racconta proprio Pasquale Palamaro che nel 2012, ragionando a tavolino con l’amico e collega Nino Di Costanzo, un po’ per gioco, un po’ per quell’indomabile vizio di gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo, volle avviare questa avventura nel gusto, che, appunto, prende nome di Ischia Safari: “Questo evento enogastronomico è nato da uno sbaglio, da un errore frutto di un’incomprensione fra l’ingegnere Giancarlo Carriero, un noto chef siciliano che doveva partecipare ad una delle nostre cene Summer Dinner (e che non potendo più partecipare mi lasciò solo) e me. Quell’anno Nino Di Costanzo si era separato dall’hotel Manzi, era libero e l’ingegnere mi suggerì di sostituire lo chef siciliano con lui. Presi la palla al balzo e lo chiamai subito; gentilmente accettò e ci incontrammo ad agosto per decidere come organizzarci. Nino non voleva fare una classica cena seduti, preferiva qualcosa di più divertente e dinamico, e propose di farla in piedi, chiamando anche un pizzaiolo. Da lì sono partite le idee, io ho pensato di chiamare un tal collega, lui ha proposto di chiamare un altro, e si è creato un comitato di persone, e siamo andati avanti. Così è nato Ischia Food & Wine Safari. L’ingegner Carriero non voleva che l’evento restasse confinato al Regina Isabella, desiderava che assumesse una dimensione isolana. Ma per portarlo in piazza – perché questo è il mio obiettivo – i tempi non sono ancora maturi (occorre un’organizzazione molto collaudata e capillare e tempi di progettazione assai lunghi). Nino pensò in alternativa al Negombo, ma era necessario avere uno strumento funzionale a gestire l’evento per cui lui stesso, Giancarlo Carriero, il duca Camerini, Marco Castagna, che è il direttore del Parco termale Negombo, Marianna Schiano ed io abbiamo creato l’associazione a scopo benefico “Saperi e sapori”, mentre la manifestazione l’abbiamo ribattezzata “Ischia Safari”. Per il 2016 i momenti di incontro sono raddoppiati: il primo, il 18 settembre, consiste in una elegante cena organizzata presso l’Indaco, il ristorante gourmet dell’Albergo della Regina Isabella, alla quale, accolti da Pasquale Palamaro, prenderanno parte alcuni fra gli chef più rinomati d’Italia, tutti stellati – Gennaro Esposito, Gaetano Trovato, Francesco Sposito, Alfonso Iaccarino. Una serata raffinatissima per le presenze che la qualificano, per il cibo e per la location, alla quale si può accedere solo per invito, impegnandosi a versare un contributo per ciascun partecipante di 150 euro, che verrà utilizzato per istituire un fondo che finanzi borse di studio destinate a giovani chef talentuosi. La seconda serata, invece, è ospitata nella bella arena del Negombo: c’è un parcheggio assai ampio, il nostro obiettivo infatti è avere 1000 persone presenti, ed all’Albergo della Regina Isabella non sarebbe stato possibile per rispettare la quiete degli ospiti”. Safari Food punta ad aggiungere alle tante caratteristiche di accoglienza che fanno di Ischia una delle celebrate isole migliori del mondo, quella di diventare proscenio di un grande appuntamento internazionale dedicato alla ristorazione e alla degustazione. Al Safari, infatti, oltre a circa 50 partners locali, coinvolti a vario titolo e scelti tra chef, produttori agroalimentari, distributori, erogatori di servizi della ristorazione, ci saranno blasonati chef di fama internazionale (in diversi casi insigniti della doppia stella Michelin). Pasquale Palamaro prosegue descrivendo alcune delle pietanze che, il 19 settembre, verranno servite: “Non vogliamo portare piatti gourmet, ma piuttosto cimentarci sul tema della cucina povera. Lo chef bi-stellato Gennaro Esposito porterà il panino con la polpetta, ci sarà una brace dove prepareremo ‘l’impiccato’, caciocavallo di Eboli che viene sciolto sulla brace e la cui colatura si spalma con una spatola sulle freselle di grano biologico, condite con un olio all’aglio; ci sarà pane e mortadella… La Pro loco del Sannio che porterà dei fagioli tipici del loro territorio, mentre il pesce sarà presente con variazioni sul tema della lampuga, un pesce povero per eccellenza, i nostri pescatori si sono messi a disposizione per procurarcene 2/3 quintali”. La cena-evento ha un costo molto contenuto di 50 euro e gli ospiti potranno ritirare dei ticket che permetteranno loro di degustare pietanze e bevande; verrà anche assegnato a ciascuno una borsetta-portabicchiere da tenere con sé per non smarrire il proprio calice, che per una perfetta degustazione deve necessariamente essere di cristallo (lavarne a migliaia sarebbe impossibile). Insomma, una strepitosa brigata di chef – che accanto a Pasquale Palamaro (*stella Michelin) e Nino Di Costanzo, comprende fra gli altri Andrea Migliaccio (**), Fabio Pisani (**), Emanuele Mazzella (*), Danilo Di Vuolo (*), Salvatore Bianco (*), Angelo D’Amico (*), Salvatore La Ragione (*), Peppe Stanzione (*), Peppe Aversa (*), Angelo Sabatelli (*), Alfio Ghezzi (*), Lino Scarallo (*), Marcello Corrado (*), Agostino Iacobucci (*), Mario Affinita (*), Gianluca D’Agostino, Luigi Leonetti, Ciro Calise, Nando Porcaro, Libera Iovine, Giovanni De Vivo, Ciro Mattera, Umberto Regine, Peppe D’Abundo, Marco Ambrosino, Agostino D’Ambra, Giulio Coppola e i pasticceri Angelo Trani, Cristian Calise, Giorgio Riccio, Antonino Maresca, Nello Iervolino, Carmine Marino, Gelsomino Cuozzo, Peppe Daddio, Carmine Di Donna, i pizzaioli Ivano Veccia, Mario Buono, Franco Pepe, Salvatore Di Matteo, Gianfranco Iervolino, Enzo Piccirillo – si prepara a sbarcare ad Ischia per aggiungere le proprie stelle al firmamento delle notti iridescenti di questa isola squisitamente ospitale!