12/2007
Photo: Riccardo Sepe Visconti
ArtDirector: Riccardo Sepe Visconti
Models: Barbara Savi Alessio, Valerio De Vita
Dress Man: La Caprese più, Ischia
Jewellery: Gioielleria Bottiglieri
MakeUp: Nancy Tortora
Hair: Peppe Cirino
Assistant: Marco Albanelli
I LUOGHI DELL’ AMORE
Ci sono domande che da secoli non trovano risposte, problematiche che le più grandi menti del mondo non riescono a risolvere, ma nella vita di un giovane quale credete sia la domanda che più lo assilla? Ormai, chi è nato prima tra l’uovo e la gallina non interessa più a nessuno, i ragazzi a questa domanda rispondono “beato il gallo, almeno lui andava nel pollaio”. Per chi non ha a disposizione un posto adatto, è un vero dilemma riuscire a trovare un luogo dove poter passare qualche momento più intimo con la propria dolce compagnia. Dopo un lungo corteggiamento o magari un colpo di fortuna, quando sembra essere giunto il momento, cosa passa nella testa del novello playboy? Se a casa ci sono i tuoi, se non hai la patente o magari hai un’auto che neanche i ladri ci entrerebbero per rubarla, dove puoi andare? Che cosa puoi fare? Immagino che parecchi di voi ora abbiano la risposta pronta, ma ricordate lo “stress mentale” del momento? Ricordate tutti i luoghi dove avete fatto l’amore? E quelli più strani? Durante i mesi estivi, mal che vada, la spiaggia e gli stabilimenti con i loro lettini sono sempre una valida e romantica alternativa, così come la pineta e i boschi, tranquilli e appartati, fin troppo isolati d’inverno, più movimentati tra luglio e agosto. Le discoteche isolane sono luoghi in cui le ‘acchiappanze’ sono all’ordine del giorno o meglio della notte, ma se quei divanetti e quelle mura potessero parlare… A chi non è mai capitato di dover aspettare, con impellenti problemi fisiologici, lunghi ed estenuanti minuti all’esterno del bagno di un locale e poi vedere uscire con la massima disinvoltura una coppia con i volti piuttosto sorridenti?
Le elevate temperature estive non pongono ulteriori limiti agli ‘sfortunati’ seduttori che non hanno un proprio appartamento o una propria auto ma è l’inverno la vera sfida, è quello il periodo, forse l’unico, in cui il giovane amatore usa la testa (anche se l’impulso parte da altro luogo) e si scervella per trovare una soluzione che spesso deve essere immediata, altrimenti “passato il santo passata la festa”.
Che l’oggetto del desiderio sia la fidanzata, una nuova fiamma, la ex o magari l’amante, d’inverno si punta sulla macchina (la smart in particolar modo in questo periodo dell’anno non è molto comoda) che resta il posto più gettonato dove poter fare l’amore e chi non ne possiede una, spesso prende quella di un parente o magari di qualche amico per poi isolarsi adeguatamente. I posti più amati dai giovani ischitani che fanno l’amore in macchina sono i parcheggi, i porti, ma fino ad un certo orario per ovvi motivi, i campi sportivi sia all’interno che all’esterno, i migliori in tal senso sono l’interno dello stadio di Forio e gli esterni dei campi di Lacco, Casamicciola e Ischia (il “Mazzella”); il campo di Barano è meno valido, forse perché è intitolato a un uomo di Chiesa o piuttosto perché lo spazio è molto ridotto. A Forio il bosco di Zaro è stato per anni luogo di culto delle coppie in cerca d’intimità, ma ora a causa di qualche sguardo di troppo da parte di curiosi è stato accantonato. Per chi è un po’ più farfallone, diventa una vera e propria acrobazia individuare un posto dove potersi appartare senza correre il rischio di essere scoperto da occhi amici o nemici. Bene o male, ci si conosce quasi tutti, e si sa che se ti fai vedere in certi posti è perché sei lì per fare quello e quindi si rischia, e parecchio anche, che lo venga a sapere chi non deve sapere, ed è per questo che siamo alla continua e spasmodica ricerca di nuovi ‘nidi d’amore’. Una buona alternativa all’auto è l’amicizia: sembrerà strano, ma è così, è proprio nei mesi invernali che il latin lover sfrutta gli amici per trovare luoghi comodi e magari riscaldati dove trascorrere qualche ora. Le chiavi di appartamenti o stanze di alberghi suggellano in modo definitivo l’amicizia, quasi come fosse un vero e proprio patto di sangue. Come ultima ed estrema alternativa, cui a dire il vero si ricorre poco, c’è la possibilità di affittare camere di alberghi (spesso quelli chiusi) a prezzi modici.
Come si è visto, più che un dispendio fisico ed economico i ragazzi investono tante energie mentali nella ricerca dei posti dell’amore, e di sicuro succederà almeno fino a quando non avremo un nostro pollaio: tuttavia questi sono momenti che si ricorderanno per sempre nella vita e spesso con un sorriso.
I COSTI DELL ‘AMORE
Ci siamo: lui finalmente si è deciso ad invitarci e noi, dopo un po’ di normale tira e molla, gli abbiamo detto di sì.
Noi ragazze siamo impazienti che il fatidico momento dell’incontro arrivi e, di solito, non passano neanche dieci minuti dall’invito che parte una mega catena di Sant’Antonio tra tutte le amiche e, in breve tempo, dopo miliardi di telefonate di smentita e conferma, tutte si precipitano a casa nostra per darci consigli su come abbigliarci, truccarci e comportarci per far colpo.
Non è la prima volta che usciamo con un ragazzo e abbiamo imparato come si fa, ma chissà perché ogni volta che c’è nell’aria un rendez-vous con un nuovo boy, dimentichiamo tutto e ci affidiamo completamente alle mani delle amiche, quasi per compiere una sorta di rito propiziatorio.
E il lavoro che c’è da fare è veramente parecchio, soprattutto quando crediamo di stare per uscire con la persona dei nostri sogni e ci teniamo ad apparire al massimo. Si parte qualche giorno prima, con le maschere vegetali casalinghe (la ricetta di solito prevede miele, yogurth e verdura a scelta che dopo possiamo riutilizzare per una bella torta farcita!), leviganti, massaggianti e cancella occhiaie, borse, cicatrici di guerra e tutti i segni della stanchezza, che hanno l’unico risultato di far rinvenire sul viso arrossamenti e segni di acne adolescenziale a pochi minuti dall’ora fissata…
Ci torturiamo, poi, affrontando diete lampo dei “tre chili in tre giorni” in cui ci si nutre di foglie di lattuga, zucchine lesse e di ogni sorta di beverone miracoloso, diete che poi, nelle uscite per l’happy hour, sfociano irrimediabilmente nel ratto di patatine, pizzette e salatini presenti sui tavoli dei bar…
Fallito il tentativo di perder peso, ci apprestiamo a rimodellare la figura attraverso l’acquisto spasmodico di calze, reggiseni e slip che tirano su qua, che stringono là, che fasciano lì e imbottiscono qui (con il conseguente e noto effetto Pamela Anderson imbalsamata), ma che devono pur sempre rendere femminili e seducenti…
Con un completino intimo pieno di pizzi e merletti – anche se starci subito al primo incontro è l’ultima cosa che ci passa per la testa – non si può mai sapere cosa ci riserva il destino e quindi è d’obbligo l’appuntamento dall’estetista per un’immersione totale nella ceretta e per un paio di sedute sotto la lampada abbronzante… Anche qui i risultati non sono di quelli sperati, ma noi che ormai ci abbiamo fatto l’abitudine, sappiamo che queste cose van fatte un paio di giorni prima dell’incontro, in modo che il rossore da irritazione post-ceretta, misto all’eritema solare da prolungata esposizione ai raggi UV con olio super abbronzante, passi.
Il giorno stesso dell’appuntamento, poi, non ci sarà bisogno solo di un re-styling soft, ma procederemo ad un vero e proprio restauro degno della Cappella Sistina! La prova dei vestiti sarà così impegnativa da assomigliare molto al pre-sfilata di Dolce & Gabbana, di solito compriamo minimo dieci nuovi capi da abbinare tra di loro e con quelli che abbiamo già, a volte andiamo persino a ripescare in soffitta quella maglietta anni ’70 di nostra mamma che va molto di moda, ma poi facciamo cadere la scelta finale su un accostamento che sia capace di comunicare. Noi vorremmo, con la nostra mise, dirgli: “Mi presento sexy e affascinante, disponibile al dialogo e accomodante, diversa da tutte le altre iene femmine! E comunque non ti conviene provarci, perché è solo il primo appuntamento e non andremo oltre ad un casto bacio sulla fronte e ad una pacca sulla spalla…”. Puntualmente, anche se il nostro è solo un messaggio subliminale lanciato attraverso un vestito, lui ne recepirà solo una parola: “…disponibile…”
L’acconciatura, relegata alle sapienti mani del parrucchiere di fiducia fin dal giorno precedente, di solito, costituisce un irrefrenabile richiamo a fattori climatici pessimi, dalle raffiche di vento di ponente alle tormente di sabbia, fino alla temutissima e odiata umidità che agiranno impietosi sulla pettinatura trasformando i capelli stirati ad arte, in una massa informe e voluminosa.
Senza parlare del trucco, che dovrà aiutare a mantenere l’aspetto della ‘ragazza della porta accanto’, pur nascondendo brufolini e imperfezioni varie che le maschere di bellezza non hanno saputo cancellare. Quel che non tutti sanno, è che per ottenere un trucco dall’effetto naturale, ci occorrono come minimo dieci diversi prodotti e tre quarti d’ora davanti allo specchio. E dopo un largo impiego di correttore, cipria, fondotinta, fard, matita per gli occhi, ombretto, mascara, matita per le labbra, rossetto e lucidalabbra, ci mettiamo orecchini e collanina, precedentemente scelti, e non senza una ‘leggera’ spruzzata di profumo siamo pronte per uscire.
Quindi, miei cari ragazzi, offrirci una cena mi sembra il minimo!
E non lamentatevi se dopo averci solo pagato una pizza e averci portato a fare una ‘romantica’ passeggiata a Zaro, al Cretaio, o in qualche altro posto sperduto, non ci stiamo… Maschietti, provate un po’ a tirare le somme, tra soldi e tempo spesi per farci belle non ci meritiamo qualcosa di più?