Friday, November 22, 2024

Life- ETA’ DEL SESSO- SESSO A VENT’ANNI

32/2012

 

Quando in redazione mi è stato detto “abbiamo bisogno che tu scriva un pezzo su come le ventenni vivono il sesso” sono tornata a casa tutta ringalluzzita pensando “il gioco è fatto” e sentendomi anche molto Carrie Bradshow (se non la conoscete, non avete vent’anni e non siete donne!). Questo perché per quanto mi riguarda l’intero articolo potrebbe ridursi ad una sola parola: “bene”. E invece no. Mi sono detta: se la risposta non è necessariamente questa, quand’è che uno il sesso se lo gode di più, se non a vent’anni? Subito dopo mi sono resa conto di essere stata egocentrica e superficiale. Ragion per cui mi sono messa al lavoro ed ho scoperto quanto l’argomento sia complicato da trattare, immaginiamoci da vivere. Scusami Carrie, fai davvero un lavoro difficile. Il fatto è che non ho questa grande esperienza da squillo d’alto bordo, anzi, e quindi non credo di essere nelle condizioni di potermi considerare un buon campione rappresentativo delle ventenni-che-fanno-sesso. Ho avuto un solo fidanzato vero ed è ancora lì da cinque anni (deve essersi perso, poverino) e nessuno dei due ha la vena dell’acrobata o del contorsionista. Quindi ho pensato di fare una breve indagine tra dieci amiche (undici con la sottoscritta!), che mi hanno promesso di rispondere sinceramente a patto di rimanere anonime, giurandomi torture e persecuzioni nel caso in cui nomi e questionari fossero stati resi pubblici. Ho scoperto con sorpresa che alcune di loro hanno ripetutamente avuto rapporti non protetti con la stessa persona o con partner diversi, e non per semplice leggerezza, ma per esplicita richiesta di lui che, a quanto pare, come la buona parte degli uomini risultava “allergico” al profilattico. Soffermiamoci su questo punto. È importante chiarire che adottare un metodo anticoncezionale a barriera è fondamentale, non solo per scongiurare il rischio di gravidanze indesiderate, ma anche e soprattutto per evitare malattie veneree e la gravissima infezione da virus HIV, passando per i più banali herpes con contorno di orrori purulenti vari ed eventuali. So che è una banalità, ma fare spallucce e pensare “non mi capiterà mai” non è che porti da qualche parte. Le gambe invece sì, portano in farmacia. Fateci un giro. Più della metà di loro aveva utilizzato almeno una volta contraccettivi ormonali, ma solo quando la relazione era stabile. Nello specifico si trattava della classica pillola, ma tra i nuovissimi metodi anticoncezionali è da segnalare anche il vaginal ring, particolarmente indicato per giovani e giovanissime. In compenso, ho scoperto che il terrore comune a tutte era il rimanere incinte prematuramente, ad un’età in cui le prospettive per il futuro sono tantissime e tutte incerte, in un Paese in cui un figlio è un impegno enorme a trent’anni e con un lavoro, figurarsi a venti e senza una situazione economica stabile. Senza ombra di dubbio negli ultimi decenni si è avuta un’apertura delle vedute e dei costumi che rende le ventenni di oggi impossibili da paragonare a quelle di quarant’anni fa, quando parlare di sesso era un tabù insuperabile e le più “disinibite” venivano automaticamente linciate sulla pubblica piazza e guardate con occhio sospettoso dall’intera comunità. Non che oggi non accada. Di sicuro siamo più libere, ma paradossalmente si è sviluppata una forma opposta di buonismo misto a ipocrisia, per la quale “ognuno fa ciò che vuole, ma nel chiuso di casa mia ti giudico peggio dell’Inquisizione spagnola”. Ad ogni modo, dal punto di vista “sociale”, il dato più incisivo emerso dal mio piccolo sondaggio è che le ragazze di oggi sono estremamente influenzabili nelle loro abitudini sessuali dagli altri giovani che le circondano. Alcune hanno ammesso di essersi buttate in relazioni sessuali solo per aver qualcosa di cui chiacchierare, o perché erano le uniche a non avere un partner nel loro gruppo di amiche. Tra esse c’è anche chi ha provato determinate pratiche solo perché consigliate dalle amiche di cui sopra, senza apprezzarle né averne effettivamente voglia. Tutto questo fa riflettere, e lascia pensare che ormai l’essere sessualmente attive sia un semplice clichè, uno stereotipo a cui attenersi per non rischiare di essere fuori moda. Ciò che mi ha sconcertata, devo ammetterlo, è stata la tranquillità nel confessare di essere così facilmente manipolabili, ma forse la cosa è stata favorita dalla sicurezza dell’anonimato. E se una ventenne cede alle pressioni sociali, a cosa possono arrivare le ragazzine di oggi, sempre più precoci? Ci sono sempre – ovviamente – le dovute eccezioni, fare di tutta l’erba un fascio è sbagliato in qualunque ambito e soprattutto in un campo così personale come possono essere le abitudini a letto. Passando ad aspetti meno “seri” dell’argomento, è stato divertente venire a sapere che una buona percentuale delle ragazze di oggi apprezza la sperimentazione o vorrebbe provare (sia in coppia che da sole) i così detti sex toys, che comprendono articoli che vanno dalle classiche manette di peluche, ai lubrificanti, passando per dildo dalle forme più stravaganti, intimo di caramelle e chi più ne ha più ne metta. I problemi qui sembrano essere l’acquisto (“ho vergogna di entrare in un sexy shop e comprare!”) e la “detenzione illecita” di quelli che sono semplici giochi ma dalle famiglie sarebbero sicuramente visti come armi di distruzione di massa (“e se mamma me lo trova?”). Un altro dilemma pare essere non tanto il cosa fare, ma il dove farlo. In parole povere, le più fortunate hanno una casa propria o genitori che lavorano, mentre le altre devono accontentarsi dell’auto (ma c’è anche chi dice di aver ceduto alle tentazioni in parchi, spiagge, e altri luoghi sufficientemente appartati). In conclusione, dopo questo breve excursus, ritorno sulla mia riflessione iniziale. Il sesso, l’amore, o in qualunque modo lo si voglia chiamare, è una cosa bella a tutte le età, e a vent’anni in un modo particolare e unico che ti permette di scoprire emozioni e sensazioni nuove, che fanno sentire “grandi” e allo stesso tempo fanno apprezzare più che mai il fatto di essere giovani. L’importante, non mi stancherò mai di ripeterlo, è viverlo sempre in maniera sana e con la giusta consapevolezza.

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