17/2007
Photo: Marco Albanelli
Text: Redazione Ischiacity
In un fine settimana di settembre pieno di sole, l’albergo della Regina Isabella ha scelto di dedicare un appuntamento esclusivo all’universo femminile, consacrando tre giorni alla bellezza e all’eleganza. Il noto dermatologo professor Antonino Di Pietro ha parlato dei metodi più innovativi per curarsi di sé e mantenere a lungo un aspetto splendente attraverso la sinergia di cure termali e scoperte della scienza cosmetica, mentre i saloni dell’albergo si sono riempiti di vetrine ed espositori delle più belle e raffinate creazioni prodotte da una delle industrie che meglio esprimono le proprie potenzialità, quella dei gioielli di design italiano.
E nulla si connota come italiano più del corallo: a Torre del Greco viene lavorato, infatti, il 90% del corallo rosso raccolto nel mondo, continuando una tradizione secolare e dando prova di riuscire perfettamente a rinnovarsi, stando al passo con i mutamenti del gusto. Tra il 28 e il 30 settembre scorsi, infatti, al Regina Isabella hanno esposto alcune delle migliori aziende campane che producono gioielli originali: Mondial Coral, Basilio Liverino, Salvatore Collaro, Vincenzo Ciaravolo, Palladino, De Simone, Coscia, Rajola, Maja di Franco e Mena Baiocco, unica gioielleria ischitana invitata che è sinonimo di corallo nell’isola. Li ha riuniti a Lacco Ameno la famiglia Carriero, proprietaria del 5 stelle, in collaborazione con il conte Gaddo della Gherardesca e con uno dei simboli della Campania migliore, il Tarì di Marcianise, cittadella del gioiello che con la sua produttività ha conquistato alla nostra regione un ruolo di primo piano nel settore del lusso. Corallo, dunque: declinato in tutte le possibili sfumature – dal cipriato peau d’ange, all’arancio caldo fino al rosso dei coralli del Mediterraneo, senza dimenticare le tonalità cupe del corallo giapponese Moro – e abbinato ai diamanti, all’onice, alle perle, ma anche alle pietre preziose colorate. Si sono potuti così ammirare magnifici fili di sfere perfette resi ancor più preziosi da fermagli di brillanti, delicati orecchini, accostamenti che guardano alle tendenze moda come nei bracciali in rettile e corallo, spille dal disegno originale e moderno, lineari ma ricercati gemelli. Accanto ai gioielli da indossare, quelli da contemplare, capolavori di un artigianato che spesso è giunto a realizzare vere e proprie opere d’arte, ne è un esempio il presepe ottocentesco napoletano, propietà di Franco Baiocco, un pezzo unico in cui le fattezze dei pastori sono finemente cesellate nel rarissimo corallo di Sciacca e nel pelle d’angelo. Nelle vetrine allestite nei saloni del Regina Isabella hanno conteso gli sguardi ai coralli la luminosità di perle e cammei, frutto anch’essi dell’inesauribile creatività degli artigiani torresi. Accanto ai girocollo nelle tonalità classiche spiccano le collane con perle di Tahiti, colorate e barocche, mentre un gioiello dalla storia bimillenaria come il cammeo ha mostrato di avere un fascino ancora intatto, anche per la donna contemporanea, che vuole però continuare a essere romantica.