17/2007
Text: Valentino Federico
Nel mondo esistono pochi casi nei quali un prodotto viene riconosciuto come il migliore nel proprio campo…Uno di questi è sicuramente l’Habano! Cuba, con la sua terra, la sua storia e i suoi vegueros – come si chiamano i contadini – hanno costruito con il tabacco e sul tabacco una tradizione che può dirsi ineguagliabile per il suo fascino e la sua qualità. In altre parti del mondo, è possibile che si siano diffuse e sviluppate alcune delle straordinarie capacità cubane nella lavorazione del tabacco, è possibile anche che, in alcune zone, siano stati acquisiti ed introdotti i semi delle stesse piante, ma a suggellare quella che è la straripante ricchezza nel gusto ed espressione nella qualità, è la natura del suolo dell’isola caraibica e il suo favorevolissimo clima. Cuba è, indiscutibilmente, la madre del Sigaro e la genitrice degli “Habanos”: tutti gli Habanos sono pertanto ed unicamente cubani ma non tutti i sigari prodotti nell’isola diventano Habanos. Questo termine individua la denominazione di origine controllata per cui i sigari vengono confezionati seguendo le norme più rigorose, con tabacco raccolto solo in determinate zone: quella di VUELTA ABAJO (Pinar del Rio; San Luis; San Juan y Martinez) è la migliore terra del mondo per la coltivazione del tabacco, mentre la regione di SEMI VUELTA, situata nella parte occidentale di Cuba, è conosciuta principalmente per la coltivazione di foglie adatte a realizzare la capote e la tripa. PARTIDO (L’Avana) è lo storico gruppo di zone produttrici sin dal XVII secolo di foglie utilizzate per la capa; VUELTA ARRIBA (Remedios) è la regione collocata più ad est che abbraccia la più grande e antica zona produttrice di tabacco di Cuba e il paese più orientale della regione, Bariay, dove Cristoforo Colombo, sbarcato nel 1492, scoprì il tabacco cubano. Per confezionare un Habano occorrono cinque foglie, diverse l’una dall’altra per tipo e posizionamento sulla pianta: tre per offrire il sapore (Volado usata per la sua leggerezza e combustione; Seco la più importante per dare l’aroma; Ligero che impartisce il sapore pieno del sigaro). Queste prime tre foglie vanno a costituire quella che si chiama la tripa; una foglia, la capota, ne disegna la forma ed avvolge la tripa; l’ultima, la capa, fine ed elastica, caratterizza la superficie esterna del sigaro diventandone l’abito. La coltivazione della pianta del tabacco, da cui si ottengono le cinque foglie è una vera e propria arte, che assieme al processo di essiccamento ed assemblaggio, rendono il sigaro cubano un prodotto unico nel suo genere. A partire dal secolo XVI, il tabacco che cresceva in maniera naturale a Cuba dimostrò di avere una qualità tale che gli permise di ottenere una fama senza pari in tutto il mondo. Poi, agli inizi del secolo XX, con l’avvento di una nuova era nella ricerca botanica, si fece uso della scienza per migliorare l’ampia gamma delle varietà di sementi utilizzate allora nella coltivazione di Tobaco Negro Cubano. I ricercatori botanici avevano due mete da raggiungere: in primo luogo identificare le caratteristiche delle sementi originali che connotano il classico sapore cubano; poi individuare varietà resistenti alle molteplici epidemie che colpivano le piantagioni. E così, nel 1907, nacque la varietà conosciuta come Habanensis. La ricerca continuò in forma indipendente fino a che, nel 1937, l’industria stabilì il primo centro di Ricerca Sperimentale a San Juan y Martinez. Quattro anni dopo fu introdotta una varietà di seme migliorato chiamato Criollo, che continua ad essere la base per tutti i semi autorizzati per la coltivazione di tabacco destinato alla preparazione di un Habanos. Dopo poco, si sviluppò lo stesso Criollo, per creare un gruppo chiamato Corojo, creato specialmente per la coltivazione di foglie di capa, e che deve il suo nome alla famosa piantagione dove fu trovato per la prima volta. In tempi più recenti sono state introdotte nuove varietà per combattere problemi come gli effetti dei cambiamenti climatici in atto nel pianeta e attualmente i produttori di tabacco a Cuba sono coadiuvati da quattro Centri di Ricerca del Tabacco che, insieme, controllano la qualità di tutti i semi che saranno piantati. I semi del tabacco, piccoli e tondi, dal colore dorato, sono venduti dai produttori locali in tutto il mondo, poiché la loro qualità è riconosciuta come la migliore esistente, e danno origine alle foglie del sigaro che, da sempre è riferimento di perfezione.Continuando questa lettura nel prossimo numero, saprete come, grazie al lavoro di coltivazione e raccolta dei contadini cubani, si ottiene questo straordinario risultato.