IMPRENDITRICE, GESTISCE CON IL PADRE SALVATORE L’AZIENDA DI FAMIGLIA, L’ALILAURO, CHE HA IMPORTANTI ATTIVITA’ NEL SETTORE DEL TRAFFICO MARITTIMO VELOCE E DEL TURISMO E LA LEADERSHIP NEI TRASPORTI CON ALISCAFI NEL GOLFO DI NAPOLI, CON CIRCA 3 MILIONI DI PASSEGGERI ALL’ANNO. MARIACELESTE LAURO RACCONTA LA SUA PASSIONE PER IL LAVORO E I PROGETTI CHE HA.
Numero Uno al Mondo, è questo il suo indirizzo mail: giovanissima, bella, determinata, Mariaceleste coniuga in sé il carattere volitivo del padre Salvatore Lauro e la sensibilità creativa della madre Milena Di Pierri. La sua forza consiste nel saper dare concretezza ai propri desideri, riuscendo a trasformare i progetti di vita da sogno in realistica quotidianità, capace di renderla soddisfatta delle mete di volta in volta raggiunte. Il lavoro, la famiglia, il suo grande Amore sono i traguardi che con invidiabile tenacia ed entusiasmo Mariaceleste persegue, avendoli sempre ben chiari davanti a sé.
Hai ventun anni e hai cominciato a lavorare molto giovane…
Sì a 14 anni, per me era una passione, mi piaceva stare seduta su una bitta – come faceva mio nonno Agostino – a guardare gli imbarchi e gli sbarchi e se vedevo qualcosa che non andava chiamavo papà e gli dicevo “Questa situazione va cambiata”. E lui mi rispondeva: “Fallo tu! Vai e di’ quello che pensi”. Poi ho iniziato a lavorare come hostess, ho dovuto pulire a terra quando la gente sporcava, ho imparato a compiere le manovre di ormeggio e disormeggio.
Hai mai pensato di fare un lavoro diverso?
No, mai. Secondo me si nasce con un qualcosa dentro che ti dice “questa è la mia strada”, io non riesco a vedermi altrove.
Sei figlia d’arte, nipote di Agostino Lauro e figlia di Salvatore. Attualmente, avete la leadership dei trasporti marittimi veloci nel golfo di Napoli. E’ nei vostri progetti di espandervi ulteriormente?
Sì, considero il golfo di Napoli un punto di partenza, dovunque c’è possibilità mi interessa andare, mi attrae il settore del trasporto containers, perché penso che non si può puntare più soltanto sul trasporto passeggeri, non potendo essere sicuri di quanti ce ne saranno fra qualche anno. E poi penso che dobbiamo ampliare l’offerta di servizi anche a terra.
Ti stai riferendo, quindi, alla gestione del porto nel suo complesso?
Certo, purtroppo in questo momento è abbandonata a se stessa ed è un peccato.
Quello del porto è un ambiente duro, soprattutto maschile: come riesci a gestirti?
Non trovo che sia così difficile, sì è un mondo fatto di uomini, ma la gente che può risponderti male e darti problemi c’è come c’è anche nelle stazioni o negli aeroporti, tuttavia non costituisce un ostacolo per me. L’importante è non perdere le staffe, perché se ti succede diventi come loro, e questo non deve accadere.
Da quando sei responsabile dei rapporti con i clienti all’interno di Alilauro, la compagnia ha fatto un salto di qualità: ti sei preoccupata di attivare un servizio informazioni con hostess, avete un’app informativa…
Il giudizio sul mio operato devono darlo i passeggeri, appunto, non io. Certo, quando una persona giovane come me entra in azienda porta con sé una visione nuova, anche rispetto a quella che ha mio padre. Attualmente, per esempio, ci stiamo scontrando molto perché abbiamo idee completamente diverse, io preferirei puntare sulla velocità, mentre per lui è più importante la capienza.
Tuo padre Salvatore ha una grande capacità di visione, riesce a intuire le cose con molto – talvolta troppo – anticipo, soprattutto nel settore delle tecnologie…
E’ vero e mi piace avere un padre così. Ti dirò di più, accade che sia più avanti di me: è lui che ha avuto facebook per primo, che ha voluto l’app per comunicare in tempo reale con gli utenti, che ha voluto la web tv a bordo, abbiamo fatto un accordo con google per far sì che i passeggeri ricevano la pianificazione del viaggio sullo smartphone…
Qual è l’ostacolo più grande che incontri nel tuo lavoro?
Ignoranza, cattiveria e invidia, che si manifestano cercando di bloccare le iniziative che vengono prese. Per esempio, da tempo sto lavorando con una fatica non ripagata dal successo per ottenere di montare una pensilina su una delle banchine a Ischia.
Come si potrebbe migliorare l’efficienza del porto di Ischia? In fondo, Alilauro e Medmar sono i vettori che trasportano sull’isola i turisti e, quindi, costituiscono un asse portante dell’economia e, al tempo stesso, il primo biglietto da visita di Ischia presso gli ospiti, per cui è doveroso che abbiate una voce in capitolo sulle questioni che riguardano il porto.
E’ vero, ma è difficile rivestire questo ruolo quando i luoghi e le infrastrutture sono ridotti in cattive condizioni: l’aliscafo può essere anche pulitissimo, il personale cortese ed efficiente, ma poi se il passeggero trascorre mezz’ora sotto il sole cocente o sotto la pioggia il nostro lavoro si vanifica. La verità è che “fare turismo” bene vuol dire essere efficaci sull’insieme dei servizi che si danno, non è sufficiente che singole realtà funzionino quando il contesto mostra lacune.
L’assessorato ai trasporti in Regione non tiene conto delle vostre segnalazioni?
Purtroppo no. Ciò che mi dispiace è che troppo spesso i funzionari non vengono sul posto a verificare di persona la situazione in cui ci troviamo a operare, mentre è assolutamente necessario per capire davvero cosa non funziona e come fare per migliorare la situazione.
Quali sono i punti di forza della compagnia Alilauro?
Secondo me il fatto che siamo un’azienda familiare, il capitale è tutto nelle mani dei Lauro, e questo ci consente di prendere le decisioni in piena libertà, senza dover rendere conto a soci esterni. Considero un punto di forza anche il fatto di essere ischitani e, anzi, mi piacerebbe che gli isolani apprezzassero che da qui è nata un’azienda che oggi ha più di 800 dipendenti. Mi piace anche ricordare che siamo nati dal niente, perché mia nonna aveva una lavanderia e mio nonno trasportava le casse dell’acqua, prima di diventare armatore.
Che novità sono in programma sugli aliscafi Alilauro per il 2016?
Voglio ampliare il servizio di wifi, anche se ci sono dei problemi tecnici, i bar di bordo hanno una nuova gestione, affidata a giovani e molto valida, è partita la promozione per “caffè & cornetto” ad 1 euro sulle corse del mattino presto, e si tratta di prodotti di qualità, è migliorato il servizio di trasporto bagagli. In generale, stiamo facendo un lavoro di restyling di tutta la compagnia.
A corollario del servizio principale per il passeggero avete servizi aggiuntivi come un welcome point, e in effetti una buona identificabilità del personale è importante.
Sì, il mio obiettivo era di creare un punto di incontro tra la compagnia e il cliente.
Fra pochissimo ti sposi…
Il 21 maggio.
Paolo Aiello, il tuo futuro marito, è l’attuale comandante della stazione della Guardia di Finanza di Ischia: sei stata sicura di questo rapporto fin dal primo momento.
E’ così, sono stata fortunata.
E’ una fortuna che vi dividete, perché lo è anche lui. Imprenditrice in un’azienda complessa qual è una compagnia di navigazione come l’Alilauro, quasi sposa, il tutto a 21 anni: non è una vita molto impegnativa?
Lo è, ma mio padre mi ha trasmesso la necessità di essere attivi e di prendere il lato positivo delle cose che ci accadono.
Come andrà la stagione turistica che sta iniziando?
Dal mio osservatorio penso che possa andare bene, perché la situazione internazionale spinge le persone a scegliere di rimanere più vicine a casa e, per esempio, sulla rotta per Sorrento nel 2015 abbiamo avuto un boom. Su Ischia ho visto crescere i francesi. Più in generale, le isole al momento si dividono i turisti, nel senso che sceglie Capri un target medio alto, mentre Ischia è preferita da una categoria media di utenti. Le tratte più interessanti sono Forio-Napoli, Capri-Sorrento, sta crescendo Sorrento-Napoli che è nuova, vanno bene anche Sorrento-Amalfi-Positano con partenza da Ischia.
Interview_ Riccardo Sepe Visconti
Photo_ Ischiacity