Sunday, November 24, 2024

METTI UNA SERA A CENA n.02/2005

Food

Photo: Archivio Ischiacity
Text: Paola Margaria

Non lasciatevi ingannare dall´insegna poco invitante, più adatta ad un american bar o ad una paninoteca per giovanissimi, né dalla scala gelida (piante verdi e quadri alle pareti non guasterebbero) che immette alla sala, il Seaside è un ristorante assolutamente piacevole, non soltanto per la cucina curata ed innovativa, ma anche per la posizione: l´affaccio diretto sul mare e lo snodarsi in terrazze ed angoli riparati ed intimi, ne fanno un luogo da visitare e da godere, soprattutto durante la bella stagione, all´aperto; perdonerete così la presenza di tavole troppo anguste e di una sala un tantino troppo spoglia. Umberto Borsò, per sua stessa ammissione “commercialista felicemente pentito”, è il patron, nonché l´artefice ed anima del locale, a lui si deve la volontà di seguire le orme tracciate dai nonni che negli anni sessanta fondarono qui un ristorante chiamato “il Vaporetto”; la sua idea di ristorazione muove proprio dal rispetto delle proprie radici coniugato sapientemente con esperienze personali, semplicità, rigore nella scelta delle materie prime, gusto della sperimentazione e molto equilibrio. I menù, che variano di stagione in stagione, nascono da un continuo ed attento scambio di idee tra Umberto ed il primo Chef Crescenzo Scotti che dà corpo, forma e sapore alle idee ed agli input del patron: si parte dal tipo di materia prima che il mercato offre in quel momento e via, si sperimenta, un occhio rivolto alle tradizioni e l´altro all´innovazione, ad una “rivisitazione” moderna, nuova, fantasiosa. Così la classica linguina ai frutti di mare diventa una ” taccozzella ai frutti di mare con mousse di melanzana” ed un classicissimo risotto allo champagne si veste di uno stuzzicante fagottino di crepes oppure, ancora, il nero di seppia entra nella pasta di un raviolo che racchiude uno squisito ripieno di mare; non mancano poi le sperimentazioni più spinte, come la millefoglie di branzino e caciocavallo, che forse vi lascerà perplessi, ma che è pur sempre indice di ricerca e di indiscusso coraggio. Ciò che affiora, ma potremmo dire sapientemente trasuda, dalla cucina del Seaside è la cura e l´attenzione al “particolare”: in ogni piatto riconoscerete una pignola costruzione, non soltanto di ingredienti e di sapori, ma anche di immagine, di costruzione scenica, una accurata scelta della ceramica, una presentazione per nulla lasciata al caso; insomma appagherete anche gli occhi, oltre che il palato. Un´idea di ristorazione così rigorosa ed attenta non poteva prescindere da una cantina all´altezza della situazione: Umberto, sommellier ed estimatore del buon bere, ne cura personalmente l´assortimento, vasto e completo, dove spiccano i vini meridionali, a ribadire ancora una volta la scelta di equilibrio e di rispetto della tradizione. Sempre lui, in prima persona, vi consiglierà nell´accostamento tra cibo e vini; fedele alla convinzione che il cliente vada attentamente ed affettuosamente accolto e consigliato,anzi “coccolato”. Equilibrio e misura, dunque, nei gusti e nei sapori ed anche (sarà forse l´alter-ego commercialista a far capolino), nei costi, che sono assolutamente onesti ed abbordabili, tenuto conto del tenore complessivo del locale nel suo insieme: dall´antipasto ai dessert potrete spendere 40 /45 Euro a persona. Anche questo, alla fine, fa parte della filosofia di vita di Umberto Borsò e del suo locale: la concretezza, con l´obiettivo di offrire alla gente “una serata piacevole, buon cibo, costi ragionevoli”. Naturale che alla domanda “ dove vuoi arrivare, quali sono i tuoi sogni futuri?” rispondesse “Da nessuna parte, i miei sogni si stanno già avverando”. Non ne avevamo dubbi, non poteva essere diversamente; rigore e serietà pagano.

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