Text: Riccardo Sepe Visconti
Tra sette mesi quattro dei sei Comuni che compongono quest’isola tornano a votare per eleggere il nuovo sindaco. Purtroppo ancora per un pezzo saremo legati all’esistenza di sei piccole amministrazioncine con una miriade di assessori e consiglieri nani, pronti a concedere l’abuso di rito ma incapaci di programmare alcunché.
La maggioranza degli isolani stenta ancora a capire che una parcellizzazione così ampia delle amministrazioni svuota di qualsiasi potere di autentica rappresentanza i tanti sindaci. Un esempio per tutti valse in occasione dell’arrivo del cancelliere tedesco Merkel: i primi cittadini, infrangendo le regole del protocollo oltre che del buon senso, si affannarono per accaparrarsi maldestramente la presenza in esclusiva della signora Angela, ricevendo tutti, indistintamente, un secco quanto umiliante rifiuto! Quando penso alle amministrazioni che governano quest’isola, mi vengono in mente i cartoni animati di Asterix e immagino le delegazioni in missione presso il palazzo della Regione Campania alla stregua di quei sbridellatissimi e goffi coacervi di Galli che si recavano al cospetto di Cesare nel più buffo e impresentabile dei modi. Temo che a Palazzo Santa Lucia la pensino esattamente come me!
Tornando ai nostri quattro eroi che tra un po’ dovranno ripresentarsi agli elettori, vale la pena di fare qualche distinguo.
La giunta del simpatico Peppino Brandi è stata la prima a frantumarsi sotto il peso di una maggioranza debolissima e dei continui ricatti di chi avrebbe dovuto difenderne la sopravvivenza. In verità, credo che ben pochi cittadini si siano rammaricati per la fine anticipata dell’amministrazione Brandi, poiché – diciamo le cose come stanno – la giunta di Peppino è stata davvero una schifezza di giunta! Credo che il Comune capoluogo dell’Isola stia vivendo certamente il suo periodo peggiore dal dopoguerra ad oggi. Per fare un semplice esempio desidero ricordare che fino ad un paio di anni fa i grandi yachts ormeggiavano ad Ischia e solo le barchette dei ‘macellai arricchiti’ o degli sfigati erano costrette a trovare riparo nel porto di Casamicciola. Oggi avviene esattamente l’opposto e per tutta l’estate i panfili di lusso hanno arredato le banchine dei porti di Lacco Ameno e Casamicciola, mentre solo le barchette di vetroresina, comprate a rate al mercato dell’usato, trovano ormeggio a Ischia. Il Porto come del resto l’intero Comune, è in uno stato pietoso, sporco, caotico, inefficiente. Non resta che sperare in tempi migliori e che gli ischitani non siano così allocchi da tornare a votare chi questo Comune l’ha ridotto i ginocchio.
Di Giosi Gaudioso dirò poco: Barano è un Comune che a mio avviso non ha alcun motivo di esistere! Così come il suo sindaco. Mi sfuggono i meriti che la sua giunta possa aver accumulato in otto anni di governo mentre a me, come spero a tutti, è ben chiaro lo stato di emergenza nel quale si trova quest’amministrazione. Ma mi dicono che i giochi siano fatti, che è già noto chi prenderà il posto del sindaco uscente! Avrei voluto che un personaggio come Ciro Cenatiempo, persona colta e sensibile oltre che intelligente, accettasse una candidatura ma sembra che, proprio per rispetto agli aggettivi che gli attribuisco, Ciro abbia deciso gentilmente di declinare!
Forio, mi si perdoni il termine, è un gran casino! Spesso dico a me stesso che Peppino Brandi ha avuto buon gioco nel trovarsi la giunta Regine come principale antagonista, poiché solo con un’amministrazione simile il Comune di Ischia ha per lo meno potuto stare in buona compagnia quanto a sciatteria e governo di basso profilo. Ho parlato male del porto di Ischia, ma provate a vedere quello di Forio! Per non dire della via principale di ingresso al Paese, dove dopo sei mesi non sono stati ancora rimossi gli orribili supporti per i manifesti elettorali.
La cosa che più mi offende del comportamento di questa gente è che continua a riempirsi la bocca di belle parole e poi tratta il proprio Paese come una cloaca e pretende per sovrapprezzo che i turisti paghino e chiudano gli occhi davanti a scenari da raccapriccio. Sono arrabbiato con i sindaci per la sporcizia, la disorganizzazione, le acque sudice, i disservizi amministrativi etc. etc. Ma questa gente se proprio non ce la fa a governare, perché non si dimette?
Veniamo poi ai due soli Comuni che con gli opportuni distinguo funzionano: Lacco Ameno e Casamicciola. Nel primo caso non ho proprio nulla da dire (non come per Barano ma per la ragione esattamente opposta!), Lacco Ameno è un Comune che funziona e che si batte per migliorarsi (riuscendoci) ad ogni nuova stagione. Questo fa sì che, per quanto non sia affatto un simpatizzante di Forza Italia, veda con molto interesse una possibile candidatura per il Comune di Ischia del sindaco uscente di Lacco, Domenico De Siano.
Resta da parlare di Casamicciola. Riconosco che in questo Comune si sono fatti grandissimi progressi e, per quanto da stazione termale (come dice il buon Giuseppe Mazzella) stia diventando eminentemente una stazione di diportismo, credo comunque che Casamicciola stia crescendo bene. Tuttavia, e Giosi Ferrandino non me ne vorrà se lo dico, vorrei raccontare un breve aneddoto prima di attribuire anche a lui un aggettivo. Da ragazzino (avevo 14 anni) parlando con un amico gli sentii fare quest’affermazione: “C’è differenza tra un bambino buono e un bambino bravo, il buono è buono, il bravo fa il buono”. La trovai terribilmente vera e profonda (anzi provai perfino un po’ di invidia per l’originalità di chi aveva pensato questo concetto). Ecco, diciamo che trovo che Giosi Ferrandino sia un “bravo” sindaco, per convincermi di essere “buono” deve fare molto altro ancora. Per esempio, vorrei capire un po’ meglio che fine farà il Pio Monte della Misericordia, come verranno riorganizzate piazza Bagni e piazza Maio, perché non si bonifica la spiaggia del lungomare presso la quale, se la si visita proprio in questi giorni, tra i rifiuti, in bella vista, troneggia a mo’ di monito una tazza da WC scardata!
Come si vuol fare turismo di qualità se non si fa piazza pulita di tutto questo lerciume?
A questo punto qualcuno mi dirà: “Ma non avevi affermato che Ischiacity avrebbe parlato solo di cose belle?”. Certo, ma come diceva il buon Totò “Ogni limite ha una pazienza”!