Text: Riccardo Sepe Visconti
Non sono molte le persone che per intelligenza, forza d’animo, personalità e impegno riescono a lasciare un’impronta indelebile del loro passaggio in questo nostro mondo.
L’isola, ed in particolare il comune di Ischia Porto, ha avuto la fortuna di incrociare la propria storia con quella di due personaggi che hanno saputo (e voluto) mutare profondamente il corso degli eventi. Il primo fu il sindaco Vincenzo Telese che a me piace considerare “l’inventore” del nuovo corso della storia di Ischia (trasformata da terra di contadini in moderna stazione turistica); il secondo è stato Enzo Mazzella, politico pragmatico e lungimirante che modificò ulteriormente Ischia, facendone una cittadina perfettamente attrezzata ad ospitare masse sempre più consistenti di turisti.
Naturalmente questi cambiamenti ebbero un prezzo, ed esso fu la perdita dell’identità contadina, a favore della nuova vocazione all’impresa ed al commercio. L’isola si è dunque velocemente trasformata e contemporaneamente si è sentita – forte – la necessità di un mutamento della classe dirigente (che avrebbe dovuto abbandonare il cliché del vetero-conservatorismo di matrice gattopardesca-democristiana “affinché tutto resti come prima è necessario che tutto cambi”) per assumere le vesti di moderna classe amministrativa volta a rendere l’isola competitiva e funzionale nel mercato del turismo. Ischia è un’isola che purtroppo lavora solamente per sette mesi l’anno, da aprile ad ottobre. Per gli altri cinque i suoi alberghi, i suoi ristoranti, i negozi, i centri di ritrovo per lo più chiudono. Come i plantigradi, questo posto va in letargo, riduce al minimo le sue funzioni vitali ed attende l’arrivo della successiva primavera per tornare in attività. E questo rappresenta un grave danno per l’economia e – più significativamente – per la crescita culturale di una comunità. Lavorare, infatti, solo la metà del tempo rispetto agli altri, vuol dire impegnarsi meno, imparare meno, crescere meno, in una parola valere meno! Tale condizione costituisce sicuramente il più grave limite di Ischia. Ed è proprio in questo preciso momento della storia ischitana che si sente il bisogno del ritorno sulla scena politica di un grande personaggio. Sappiamo tutti che il Comune di Ischia Porto, in quanto capoluogo dell’Isola è il fulcro intorno al quale si muove tutta la vita della comunità circostante. E’ da qui, infatti, che partono (o per lo meno dovrebbero partire) i grandi progetti di rinnovamento ed è proprio per questo che è stata una gravissima jattura il succedersi di amministrazioni opache, che per i più svariati motivi (non se la prendano troppo a male alcuni miei amici ex amministratori) non hanno saputo dare un impulso al paese nella direzione dell’efficienza e del rinnovamento. E’ sotto gli occhi di tutti noi, infatti, il pessimo stato di manutenzione in cui si trova il Comune di Ischia, a causa dell’inefficienza dell’ultima amministrazione Brandi. E credo, quindi, che sia indispensabile impedire che proprio i dinosauri della politica, che con il loro malgoverno hanno impoverito le nostre attività, tornino a riproporsi, con sfacciataggine e ipocrisia, agli elettori. E’ probabile che possa partire proprio da questa primavera del 2007 una nuova epoca di rinnovamento e di efficienza. Io personalmente ci credo e lavoro perché ciò avvenga: con il mio giornale mi sono sempre impegnato per l’affermazione dei valori positivi di quest’isola e per lo sviluppo delle idee e dei progetti innovativi. La storia editoriale di Ischiacity è ben nota ai nostri lettori ed ai miei concittadini, ed è per questo che credo di avere l’autorità per poter consigliare di investire nel futuro di Ischia e scegliere una figura che abbia davvero le carte in regola per garantire a tutti noi che l’isola d’Ischia saprà costruire il suo futuro. Per mia indole e per una forma di rispetto delle altrui convinzioni politiche, non farò il nome del mio candidato ideale, sebbene sia certo che a questo punto coloro che hanno avuto la pazienza di leggermi fino in fondo avranno ben capito che sto parlando di…