20/2008
Text: Ciro De Angelis
VALENTINO: ADIEU
Il 4 settembre 2007 Valentino dice addio alla moda. Non ci si aspettava una decisione del genere a solo due mesi da quei fantastici 3 giorni che lo stilista aveva organizzato per celebrare i suoi 45 anni di carriera, ma lui stesso spiega il perché: “Mi piacerebbe lasciare la festa quando ancora è piena di gente” ripetendolo in inglese “I would like to leave the party when it’s still full”. Arte, Moda e Cinema si sono inchinati in quei tre giorni all’Imperatore dell’Alta Moda, e non a Parigi ma a Roma. A villa Borghese c’era davvero il gotha della moda a festeggiarlo: Lagerfeld, Giorgio Armani, Laura Biagiotti, Donatella Versace. Mancavano Dolce e Gabbana: e non senza un perché, visto che Valentino li ha etichettati come “presuntuoselli”. Anche la nostra SuperSimo – bocciati i due stilisti siciliani e svestendo finalmente i reggiseni a vista dei loro abiti bustier dopo un matrimonio decennale – ha scelto Valentino per il reality L’isola dei Famosi. Per il futuro, lo stilista ‘in pensione’ progetta di disegnare costumi per le rappresentazioni liriche. Nei suoi piani anche la floricoltura, con l’ideazione di nuovi fiori e sfumature, a cominciare dalla rosa rosso Valentino.
VALENTINO, L’ULTIMO IMPERATORE
Questo sarà il titolo del film sulla sua vita in uscita a marzo. Sì, perché da sempre alla corte di Valentino si sono vestite regine ed icone di ogni tempo, in quel limbo di eternità che diventa storia: Grace Kelly e la Hepburn, le rivali divine Maria Callas e Jacky Onassis, le principesse Luciana Pignatelli e Diana, le attrici Lisi e Loren. Lo stilista delle dive nasce a Voghera nel 1932, fin da giovanissimo attratto dal mondo della moda e dalla creatività sartoriale, frequenta una Scuola di Figurino a Milano e poi a Parigi studia stilismo all’Ecole de La Chambre Syndacale. Negli anni ’50, dopo un importante concorso, entra come collaboratore nella Casa di Moda di Jean Dessès e successivamente nell’atelier di Guy Laroche. Nel 1959 apre l’atelier a Roma in via Condotti e l’anno dopo inizia la collaborazione con Giancarlo Giammetti, magnate della Finanza che seguirà lo sviluppo del suo marchio. Nel 1962, dopo il trionfo della sua prima collezione al Pitti Moda di Firenze, Valentino diviene in breve uno dei più apprezzati e dei più popolari couturiers del mondo. Nel 1967 gli viene conferito a Dallas il Premio Neiman Marcus, e presenta la prima collezione Valentino Uomo. Nel 1968 inizia ad usare come griffe la celebre “V”, e, ormai parte del Gotha degli stilisti, crea l’abito da sposa per le nozze di Jacqueline Bouvier, vedova del presidente americano John Kennedy, con il miliardario Onassis. Dagli anni ’70 in poi Valentino veste le donne più famose del mondo come Nati Abascal, duchessa di Feria e Rosario Nadal di Bulgaria ed apre boutiques ovunque. Viene creato anche un profumo che porta il suo nome, che nel 1991 sarà seguito dalla fragranza “Vendetta”. Nel 1971 è ritratto dal pittore americano Andy Warhol. Nel 1985 riceve dal Presidente della Repubblica la decorazione di Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito, nel 1986 il titolo di Cavaliere di Gran Croce, nel 1996 è nominato Cavaliere del Lavoro; nel luglio 2006 gli viene conferita la Légion d’honneur francese. Valentino segue anche le tematiche sociali: insieme a Giancarlo Giammetti dà vita nel 1990 all’Associazione L.I.F.E., attiva nella ricerca di fondi per la cura dell’Aids.
IL SUO SUCCESSORE
Alessandra Facchinetti, la 35enne stilista bergamasca, figlia del tastierista dei Pooh, Roby, e sorella del cantante dj Francesco, è diventata dunque il direttore creativo per tutte le collezioni donna di Valentino Fashion Group. Allieva di Miuccia Prada e di Tom Ford, la Facchinetti si era già trovata a dover prendere le redini di una grande maison: sostituire Ford, colui che aveva riportato Gucci in auge e creato il divismo degli stilisti, per poi lasciare, dopo due sole stagioni, il posto alla Giannini non è stato facile. Ma questa ragazza riservata ha stoffa da vendere, si è rimboccata le maniche e dopo la batosta si è caparbiamente imposta disegnando Gamma Rouge, la linea chic della Moncler nel 2007. Debuttando il 28 febbraio a Parigi diventa la mente di una nuova era. Si vocifera infatti che il gruppo Permira ha voluto una giovane e più innovativa stilista che porti la maison Valentino a espandersi in nuovi mercati e anche perché per alcuni il maestro è oramai “noioso” e “non moderno” (Anna Piaggi). Inutile nascondere che Valentino sia stato un po’ freddino con lei: infatti pare le abbia detto “Guardi i miei disegni e faccia suo qualche dettaglio”. L’amore per l’arte e la lettura, la riservatezza tracciano una similitudine tra l’imperatore ed il suo successore ma lui è un accentratore e l’idea di passare la mano non poteva certo entusiasmarlo.
Su una passerella che traccia un otto le modelle si muovevano ridisegnando la moda Valentino forever. “Eleganza, leggerezza e rispetto del passato uniti alla capacità di coniugare la tradizione con una visione contemporanea” è stato il commento entusiasta di Giammetti presente alla sfilata. Cappottini con allacciatura diagonale che si modellano in una sorta di marsina e giacchine con la spalla arrotondata con nuove proporzioni, una voglia di “pulizia” che è l’esatto contrario del fashion. E poi tanta raffinata morbidezza: gonne al ginocchio con un lieve drappeggio che parte dal punto vita, corolle di organza tagliate a vivo per impreziosire il busto e le maniche di abiti da cocktail, cappe da sera coperte da sfere. I colori: il verde, il blu ed il nero, una puntatina di rosso ma soprattutto il rosa cipria, incarnazione della moderna seduzione. Insomma Alessandra Facchinetti è “very Valentino”.
TUTTI I NUMERI DELLA VALENTINO FASHION GROUP
Da sempre Valentino è universalmente sinonimo di alta classe e creatività, eleganza classica. Il celebre marchio, venduto nel 1998 alla casa tedesca HDP, è stato rilevato nel 2002 dal Gruppo Marzotto e nel 2007 il fondo di private equity Permira ha sborsato ben 2,6 miliardi di euro, un record nel settore, per rilevare il controllo della maison romana e dell’intero brand. Valentino Fashion Group S.p.A gioca un ruolo da protagonista nel settore della moda e del lusso, con una ricca e diversificata offerta di prodotti di abbigliamento, accessori e calzature per uomo e per donna disponendo di un portafoglio di marchi, fra di loro complementari, caratterizzati da una radicata presenza globale, un’elevata notorietà di marca e una forte riconoscibilità. L’attività del gruppo è suddivisa in 3 unità di business che abbracciano l’intero settore del lusso e della moda offrendo un’ampia gamma di stili e prodotti: Valentino con i prestigiosi marchi Valentino, Valentino Garavani, Valentino Roma e R.E.D., Valentino Hugo Boss che include i marchi Boss, Hugo e i marchi in licenza Marlboro Classics e M Missoni ed il marchio proprio Lebole. Valentino Fashion Group S.p.A è presente in oltre 100 paesi, con oltre 1.400 punti vendita monomarca gestiti da terzi e 284 punti vendita gestiti direttamente. Nel 2006 i ricavi sono stati pari a 1.963,3 milioni di euro, con una presenza diretta attraverso filiali e società controllate in 25 paesi e un organico complessivo di 10.988 unità.