Text: Riccardo Sepe Visconti
Ischi lava più bianco. Siamo stati lontani dai nostri lettori per circa due anni: un tempo lunghissimo durante il quale l’economia isolana, e con essa quella del Sud Italia (in particolare) ma anche di tutto il Paese, non ha certo fatto progressi. Risentiamo di una crisi strutturale, di un grave (gravissimo, a detta di alcuni) gap negativo nel campo della formazione e di una fortissima mancanza di competitività con i mercati stranieri. Naturalmente, in una situazione del genere il comparto turistico si trova in profonda sofferenza. E Ischia vive di turismo! Allora, ci siamo detti che anche noi di Ischiacity avremmo dovuto fare la nostra parte. Come? Lo spiego subito (con un esempio). Poniamo il caso che tutti noi lavorassimo in una fabbrica di biscotti e che improvvisamente i nostri prodotti subiscano un allarmante calo nelle vendite; a questo punto abbiamo due ordini di questioni su cui interrogarci: 1) I nostri biscotti sono buoni? Accontentano il desiderio del consumatore? Rispondono alle aspettative di gusto, aspetto, capacità di conservazione, predisposizione “all’azzuppo” e così via? 2) La nostra comunicazione, l’estetica delle confezioni, le promozioni commerciali, la pubblicità sui giornali, televisioni, radio e internet è efficace? Il posizionamento sugli scaffali è quello giusto? I piani di distribuzione nelle grandi catene di alimentari sono effettuati con razionalità? E’ a queste domande che dobbiamo dare le giuste risposte, se vogliamo riportare i nostri biscotti in vetta alle classifiche di vendita. Allora, se io fossi il presidente di questo biscottificio convocherei una prima riunione con i miei collaboratori, mi metterei intorno ad un tavolo, al centro un vassoio pieno dei miei biscotti e in altri piattini i biscotti dei concorrenti, quindi inizierei con le valutazioni, gli assaggi, le comparazioni. Porterei, inoltre, delle gran belle tazzone di latte e di tè e chiederei a tutta la mia squadra di fare anche le prove di tenuta in “azzuppo” per capire, pure in situazioni estreme, come si comporta il mio prodotto. A questo punto dedicherei giorni, e notti se necessario, al confronto di idee per comprendere tutti, ma proprio tutti i punti di forza dei miei biscotti e di quelli della concorrenza, ma soprattutto cercherei di capire i punti di debolezza! Poi, passerei alla fase di presentazione, comunicazione e commercializzazione delle mie confezioni: mi farei disegnare la migliore veste grafica, darei un aspetto gradevole, appetitoso e friendly ai contenitori ed ai loro involucri, studierei con gli esperti in quali fasce di mercato posizionare le offerte e come posizionarle. Quindi, spronerei account e rappresentanti, motivandoli con incentivi per farli essere aggressivi (commercialmente parlando), dinamici e creativi, in una parola fortissimi nel vendere i miei prodotti. Probabilmente i nostri biscotti, se non lesinerò nulla nei processi fino ad ora descritti, torneranno ad essere i più amati dal pubblico. Credo che dovremmo trattare Ischia come i biscotti di questo esempio. E’ per ciò che ho pensato che non ostante i tempi non siano dei migliori – anzi proprio per questo motivo! – Ischiacity dovesse tornare in edicola. Noto con interesse, infatti, che alcuni gruppi di imprenditori hanno deciso di consorziarsi intorno al concetto di qualità: uniscono le loro forze, cercando di dar vita a delle macrostrutture industriali che possano offrire servizi di qualità e in grado di competere. Ma il concetto di qualità, quando si riferisce all’ambito del territorio e dell’ospitalità, assume un valore difficile da decodificare: esso è, infatti, il risultato di una complessa funzione a più incognite, dove ciascuna incognita deve essere calcolata con esattezza se si vuole dare un valore alla funzione. Per quanto ci riguarda, noi di Ischiacity possiamo sicuramente contribuire ad assegnare un valore certo all’incognita della comunicazione. Credo che il nostro lavoro risponda perfettamente alle esigenze di tutti coloro che desiderano produrre dei “buoni biscotti” e decidono di proporli in belle confezioni presso i migliori scaffali dei negozi alimentari. Credo che Ischiacity abbia sempre accettato la sfida di presentare agli ischitani ed ai milioni di turisti il più bel volto di quest’Isola. Tutto il lavoro svolto dalla nostra redazione in anni di durissimo impegno si è contraddistinto per serietà, efficienza, originalità ed equilibrio. Tutti i nostri articoli sono stati scritti espressamente per il magazine, tutti i nostri servizi fotografici sono stati allestiti appositamente per le esigenze di comunicazione della testata. Il nostro è stato un minuzioso lavoro “sartoriale” di creatività che ci ha spinto a cucire addosso a ciascun evento ed a ciascun personaggio ogni singola pagina della rivista. Credo che sia questa l’unica formula per lavorare bene e fare, soprattutto, gli interessi di Ischia. Sono queste le ragioni per le quali abbiamo deciso di tornare in edicola. Vogliamo essere in prima linea, con il nostro contributo professionale e creativo, in questa fase in cui l’Isola ha bisogno – come un assetato dell’acqua nel deserto – di compattare tutte le migliori risorse per rilanciare il proprio “prodotto” e la propria immagine. Eccoci, noi ci siamo!