Friday, November 22, 2024

Text: Riccardo Sepe Visconti

L’anno delle svolte 

L’anno 2011 per l’isola d’Ischia sarà impegnativo e probabilmente carico di stravolgimenti. Cominciamo dall’evento che ha chiuso il 2010: la vendita da parte del gruppo NH dell’importante struttura alberghiera al centro di Ischia (l’ex Jolly Hotel) alla potente famiglia di albergatori che fa capo a Salvatore Di Meglio. Probabilmente, questo passaggio di proprietà segna in modo definitivo (e non trascurabile) la fine di un’Era: quella delle “prime e seconde generazioni di albergatori”, quando bastava trasformare un fabbricato suddividendolo in tante stanze per poterne ricavare un utile. Oggi non è più possibile seguire quel format di impresa, oggi è semplicemente impensabile credere di rimanere competitivi se non si entra a far parte di un trust che consorzi più aziende e che consenta di realizzare un’economia di scala. Come giustamente ha più volte sottolineato l’ing. Mario Rispoli, responsabile dell’analisi dei flussi turistici per conto dell’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo di Ischia e Procida, “si preparano tempi molto difficili per le piccole aziende a conduzione familiare”. Riflessioni simili le abbiamo ascoltate nella relazione di insediamento del nuovo commissario Franco Iannuzzi (“Le piccole e medie imprese costituiscono l’ossatura del sistema turistico ischitano, ma da qualche anno sono in grande sofferenza, perché scavalcate dalle grandi concentrazioni alberghiere capaci di contenere i prezzi, offrendo al contempo strutture di prestigio e di promuovere la propria offerta attraverso campagne pubblicitarie veicolate dai più grandi media nazionali”), ma anche in alcuni significativi passaggi resi dal sindaco di Ischia Giosi Ferrandino nella nostra intervista pubblicata a pagina 30 (“La mia unica preoccupazione è per le strutture piccole, spesso a conduzione familiare, che non possono abbassare così tanto i prezzi, pena la perdita del loro margine di guadagno. Dovrebbero puntare sulla qualità del servizio offerto, migliorarla, ma per farlo in maniera credibile sarebbe necessario da parte loro un forte investimento per rinnovare le strutture, e spesso non hanno la possibilità economica di farlo”). Ciò vuol dire che Ischia e la sua economia sono giunte ad un punto di non ritorno: o ci si lega in gruppo o si muore! Credo che, inevitabilmente, questa nuova realtà influenzerà fortemente la fisionomia futura dell’isola: vivemmo negli anni ‘70-’90 il grande ed importante flusso di visitatori tedeschi (sul quale modellammo una parte molto consistente delle nostre offerte di accoglienza e dunque delle risorse e dei servizi ad esse collegate); nel secondo decennio del Duemila, dobbiamo rassegnarci a modificare ancora una volta le nostre proposte turistiche. Si tratta di riconvertire le strutture in organizzazioni di sistema, in grado di accogliere una maggior quantità di ospiti a prezzi competitivi: in ciò l’avvento della comunicazione via internet è determinante! Cambiano le figure professionali: via i mediatori e le grandi agenzie, avanti i call center e gli esperti in comunicazione! Inevitabilmente i grandi cambiamenti, all’inizio, finiscono sempre con il mietere vittime: la “resistenza al nuovo” è un atteggiamento mentale che in casi come questo può perfino definirsi mortale! Il mio auspicio è che gli imprenditori riescano a svegliarsi da un certo torpore che ha caratterizzato le scelte finanziarie degli ultimi dieci anni, e trovino idee e stimoli per rinnovare la propria azienda. Questo quadro diventa ancor più importante se si pensa che l’isola, attraverso due eminenti rappresentanti del mondo politico, si prepara (e in parte già lo sta facendo) ad occupare i posti di maggior prestigio in sede di politica continentale: mi riferisco a Domenico De Siano (PDL) e Giosi Ferrandino (PD). Il primo, recentemente dimessosi dalla carica di parlamentare, è consigliere Regionale e alla Provincia di Napoli avendo, inoltre, in seno al proprio partito incarichi direttivi di responsabilità; il secondo oltre che Sindaco del Comune capoluogo – Città d’Ischia – è consigliere Provinciale e, con gli auspici di molti isolani, si prepara a spiccare il balzo verso il Parlamento alle prossime elezioni politiche. Elezioni che con buona probabilità si celebreranno nella prossima primavera, quando i cittadini saranno chiamati anche a esprimersi, attraverso un referendum, per l’accorpamento di più comuni limitrofi in uno: certamente un momento di svolta determinante per la vita futura dell’isola. Insomma, nel 2011 si delineano prospettive economiche e mutamenti politici che orienteranno in modo assai forte le scelte di vita di tutti noi. Ed Ischiacity che parte avrà in questi scenari? Sicuramente interpreteremo la punta più avanzata nel settore della comunicazione per essere di stimolo alla salvaguardia dell’eccellenza. La nostra filosofia è sempre stata severissima in tal senso: Ischia non deve mai concedersi tregua nel perseguire il bello. Bello è cultura, è arte, è impresa, è benessere, salute, economia. L’isola ci è universalmente invidiata per le sue suggestive bellezze, Ischiacity s’è ritagliato il compito di difenderle (tutte!) e sorvegliarle, magari anche di aiutare le imprese a costruirne di nuove… Ischiacity rappresenta per molti il tempio dell’eccellenza, l’agorà di incontro tra intelligenza, cultura e buon gusto. Penso sia per questi motivi che i lettori ci premiano in edicola: oggi siamo senz’altro la rivista più amata dagli ischitani, ma anche la più letta da migliaia e migliaia di turisti. Credo, senza rischiare di apparire eccessivamente presuntuoso, che dopo sette anni di durissimo e instancabile lavoro, Ischiacity oggi rappresenti il mezzo più prestigioso e di maggior visibilità per dare forza a qualsiasi messaggio legato all’isola. Grazie alla collaborazione di tanti amici torniamo ad essere presenti nei bar, nelle sale d’aspetto, sui mezzi di trasporto, sul tavolo di tantissimi professionisti ma soprattutto, grazie alla sensibilità della Alilauro SpA e della Class Comunication, Ischiacity torna a far compagnia ai viaggiatori a bordo delle linee di collegamento marittimo veloce. E’ un successo che mi piace pensare di aver meritato, insieme al mio vice direttore (e braccio destro) Silvia Buchner ed ai tanti collaboratori che con impegno mi aiutano in questa entusiasmante impresa editoriale. Lavorano con me alcuni tra i migliori professionisti dell’isola, da Enzo Rando fotografo, a Romolo Tavani fotoritoccatore, da Umberto Arcamone grafico, a Lucia Vuoso giornalista; ed a loro si aggiungono tanti altri, professionisti o semplici amatori che, di volta in volta, ci affiancano nel nostro percorso. Un cammino che ci permetterà di continuare ad essere spettatori fortunatissimi e privilegiati di quelle realtà che, tutto sommato, sono la vera anima di Ischia e rappresentano il futuro.