Friday, November 22, 2024

Perchè il futuro di Ischia sia… 33/2012

Text: Riccardo Sepe Visconti

Perchè il futuro di Ischia sia migliore del presente ,ho sempre pensato che un’amicizia, per ritenersi tale, debba passare per una solenne litigata: solo se si mette alla prova la reciproca capacità di superare incomprensioni in momenti difficili si può dire di aver gettato le basi per un rapporto solido e collaudato; ma l’amicizia è anche vecchiaia, nel senso che ci si può dire amico di un altro solo dopo anni ed anni di vita comune: tutto ciò che non passa attraverso lo scorrere del tempo assume necessariamente un valore diverso, è – come dire – un “sentimento di amicizia” ma non ancora “un’amicizia vera”. Con Giuseppe De Mita ho litigato ed anche con toni molto accesi, semplicemente perché non l’avevo capito e forse neanche lui aveva capito me, ma l’esserci seduti (a dire la verità la felice intuizione è partita da lui) l’uno di fronte all’altro per chiarirci le idee, i sentimenti e le prospettive ci ha sicuramente permesso di depositare il primo mattone di una costruzione che vorrei decisamente sia solida e soprattutto avviata ad essere, un giorno, vecchia. Devo, quindi, scusarmi con Giuseppe De Mita prima, e poi con i lettori, per averli coinvolti nei miei dubbi e nelle mie critiche con eccessiva impulsività. Dunque, affidando il passato alle ortiche, vorrei concentrarmi esclusivamente sugli impegni per il futuro, dopo che proprio grazie a Giuseppe De Mita ed a un folto gruppo di imprenditori isolani, ai quali si vanno ad aggiungere molte delle Amministrazioni locali, si è sancita la nascita del Coordinamento Turistico di Ischia. Poiché mi toccherà dirigerlo, lavorerò per dar vita a progetti e realtà che possano promuovere l’immagine di Ischia e migliorare la qualità dei servizi che offriamo ai nostri ospiti. D’altra parte mi sono sempre occupato di fare ciò ed è quindi naturale che prosegua in questa direzione. Naturalmente, la nascita di questo Coordinamento è stata un atto complesso ed è il risultato di molti, moltissimi confronti e mediazioni, perché è esattamente di questo che si tratta: coordinare anime diverse e soprattutto, per usare le parole dello stesso De Mita, “fisiologicamente abituate alla competizione”, vuol dire cercare sempre una sintesi unitaria, attraverso un’instancabile opera di mediazione. Personalmente sono convinto che l’essere riuscito a creare una forte armonia tra tanti operatori e l’essere sul punto di coinvolgere in questo programma i 6 Municipi (sempre che tutti mi confermino la volontà di aderire alla iniziativa), ci permetterà di presentarci in modo serio e affidabile agli occhi di Giuseppe De Mita. In tal modo, poiché, naturalmente, non basta essere uniti (che è già un gran successo!) ma è necessario avere anche delle buone idee – ed averle fissate con chiarezza! – presenteremo dei progetti, pronti ad investire noi per primi delle risorse economiche su di essi: questo vuol dire credere in ciò che si propone. Alla Regione, invece, verrà chiesto di partecipare ai nostri investimenti con la formula del cofinanziamento. In tal modo assumeremo una veste di serietà poiché, a differenza del passato, prima investiamo, poi chiediamo collaborazione ai nostri impegni. In tutto ciò, è stata estremamente utile la mia passata esperienza di Assessore al Turismo di Casamicciola Terme, attraverso la quale ho potuto vivere le insidie delle responsabilità dovute ad una carica istituzionale ed ho potuto conoscere da vicino i limiti, i lacci e i compromessi ai quali (talvolta con peso eccessivo) un pubblico Amministratore deve sottostare. Oggi, posso affermare di avere una visione sufficientemente matura, che non mi è data dal semplice fatto di avere appena compiuto il mezzo secolo, ma è soprattutto il risultato di una visione prospettica che tiene conto sia del piano imprenditoriale che di quello amministrativo; a ciò aggiungo che l’essere il direttore di Ischiacity mi permette di conoscere molto bene la realtà e gli uomini di quest’isola e soprattutto il mio ruolo mi offre la possibilità di presentarmi in modo trasversale ma, al tempo stesso, credibile in ogni ambiente. Tutti sanno che non mi occupo di politica, o perlomeno non nel senso di frequentare questa o quella conventicola: ho amici un po’ dappertutto e con ciascuno di loro dialogo con la stessa passione e gli stessi sentimenti. Per me esiste l’isola d’Ischia, un’isola dove 25 anni fa decisi di trasferirmi: l’isola, infatti l’ho scelta, non l’ho ereditata, come dire, il mio è un legame simile all’essere sposo di questa realtà, non figlio. E questa “differenza” io la ritrovo (e la rimarco) in molte occasioni, perché per uno come me è più semplice vivere la quotidianità di questo luogo senza quella rassegnazione che spesso è il frutto della consuetudine di chi vi è nato. Per me tutto è da discutere, sempre e costantemente, poiché non esistono realtà immodificabili. Quindi, se ci troviamo in una fase di difficoltà, non è assolutamente detto che l’unica reazione che abbiamo da opporre alla crisi sia quella di svendere il nostro prodotto nel disperato tentativo di rimanere a galla. La politica del low cost m’ha sempre trovato contrario: Ischiacity ne è un esempio. Noi non pubblichiamo un free press il cui successo è legato all’essere gratuito, la mia redazione realizza un bellissimo magazine che per la sua riconosciuta qualità può permettersi di avere un costo sostenuto ed al tempo stesso, proprio grazie all’essere un prodotto di eccellenza, è molto amato e di conseguenza registra un’ottima performance di vendita. Ecco, questo è lo spirito con il quale credo che Ischia debba rispondere alla crisi: recuperare qualità attraverso cui riposizionarsi sul mercato turistico grazie ad una massiccia campagna di promozione. Questo progetto, naturalmente va realizzato con una larghissima condivisione dei tanti operatori turistici del luogo ed in perfetta armonia con le Amministrazioni locali. Quindi, nei prossimi mesi darò vita ad un’idea che mi fu suggerita da Mario Rispoli: organizzare “Gli Stati Generali del Turismo ad Ischia”. Si convocherà una grandissima assemblea di centinaia e centinaia di addetti al settore chiamati a prendere decisioni INDISSOLUBILMENTE UNITARIE per garantire che il FUTURO DI ISCHIA SIA MIGLIORE DEL PRESENTE. Questo percorso lo realizzeremo insieme all’Assessore Regionale al Turismo, dimostrando, una volta per tutte, sui tavoli continentali che Ischia, se vuole, sa fare le cose perbene. Sono assolutamente certo che riuscirò, grazie all’aiuto di tantissimi sostenitori entusiasti di questa idea, a far convergere l’Isola intorno ad obiettivi unitari di rilancio. Al punto in cui siamo se non ci riuscissimo, sarebbe la fine della nostra economia. Ma i grandi progetti necessitano di impegni titanici: solo attraverso uno sforzo eccezionale si possono conseguire risultati straordinari. Ed è questo ciò che, con i miei tantissimi amici, mi appresto a fare: un lavoro di eccezione per ottenere risultato come fino ad oggi non siamo riusciti a realizzare. Pertanto avremo successo solo a due condizioni: da un lato se raggiungeremo una fortissima capacità di collaborare tra di noi, dall’altro se otterremo un altrettanto forte impegno dell’Ente Regione a sostenerci in questo nostro percorso di rilancio. Quindi, lasciamo le polemiche alle ortiche e occupiamoci prima di fare progetti, e poi di dar loro vita: l’Isola ci ringrazierà.