LA NUOVA LEGGE REGIONALE SUL TURISMO, IL DIPORTISMO NAUTICO, LA PROMOZIONE DELLE REALTA’ TURISTICHE, LA DESTAGIONALIZZAZIONE, I GRANDI EVENTI: SU QUESTI TEMI FONDANTI PER IL FUTURO DELL’ISOLA D’ISCHIA COME DELL’INTERA CAMPANIA ISCHIACITY INCONTRA NICOLA MARRAZZO, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE CHE HA QUESTI AMBITI AL CENTRO DELLA SUA ATTIVITA’.
Interview_ Pasquale Raicaldo Photo_ Ischiacity
L’uomo che sovrintende al futuro del turismo in Campania racconta di avere Ischia nel cuore. Di più: è un ischitano d’adozione. Classe 1957, nato ad Arzano, laurea in Medicina all’Università “Federico II” di Napoli. Ecco, potrebbe tornare utile per la diagnosi di un settore in cerca di nuovo slancio. Non solo sull’isola. Si chiama Nicola Marrazzo e, dopo aver presieduto in Regione le Commissioni Bilancio e Piccoli Comuni, oggi è presidente in quota Partito Democratico della III Commissione consiliare permanente. Quella che si occupa di Attività produttive, Programmazione, Industria, Commercio, Turismo, Lavoro e altri settori produttivi. Nel suo ufficio del centro direzionale, dove lo affianca il dr. Domenico Barra, altra conoscenza diretta dell’isola (è il commissario dell’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo di Ischia e Procida), il via vai di gente non ha soluzione di continuità. “Non possiamo fermarci mai” spiega. E’ che non abbiamo intenzione di perdere il treno della ripresa.
L’Italia sta ripartendo, vorremmo tanto che la Campania fosse attore principale del Mezzogiorno. E Ischia?
Ischia è uno degli attrattori fondamentali della nostra Regione, e non lo dico solo per il legame fortissimo che mi lega all’isola. Mare, cultura, natura, enogastronomia, termalismo: non le manca nulla per reggere la concorrenza nell’era del turismo globale. Di questo, ne sono certo.
La Regione e i grandi eventi. C’è l’idea di istituzionalizzare il sostegno dell’ente ai festival del cinema di Ischia e Capri.
Assolutamente. L’idea è che i grandi eventi traino il turismo. Così, la giunta regionale, ascoltata la Commissione turismo, individuerà una serie di festival di valore internazionale e di comprovato spessore istituendo una corsia preferenziale per il sostegno e il finanziamento. In modo da prescindere dalla simpatie del momento e dai colori politici. In questa ottica, non v’è dubbio che l’Ischia Global Film & Music Fest e l’Ischia Film Festival (Ndr. I due festival del cinema, di portata internazionale, che rispettivamente da 13 e da 15 anni si svolgono nell’isola) siano, attraverso format differenti ed egualmente validi, entrambi realtà importanti. Per i quali è d’obbligo un plauso a Michelangelo Messina, che ha individuato un settore, quello del cinema legato alle location, del quale Ischia è divenuta una vera e propria capitale, e a Pascal Vicedomini, che con Giancarlo Carriero ha proiettato sull’isola un pezzo di Hollywood. La nostra idea è che, con l’aiuto dei Comuni, il Global Film Fest si apra sempre più all’esterno, con eventi di piazza e la possibilità di lasciare sul territorio un segno del passaggio dei grandi divi, come accade con le mattonelle della celebre Croisette a Cannes. Infine, formulo l’auspicio che gli eventi e tra questi colloco anche il Premio internazionale Ischia di giornalismo e, per ragioni diverse, la Festa di Sant’Anna abbraccino un arco temporale più vasto, evitando il poco intelligente affollamento tra giugno e luglio.
Del resto, l’idea di destagionalizzare il turismo anima da diversi anni operatori e amministratori…
Ischia ha tutte le carte in regola per una stagionalità più ampia. Ma per ottenerla non può passivamente affidarsi alle scelte e alle esigenze dei turisti. Di recente, Capri per esempio ha stanziato 200mila euro per allungare la stagione turistica, con una serie di incentivi ad alberghi e ristoranti. Ischia sembra quasi non voler intercettare i flussi a ottobre, novembre e persino dicembre. Eppure, parte con il grande vantaggio che viene dal forte sviluppo del settore termale.
Ed è a 45 minuti da Napoli, che fa turismo tutto l’anno.
Noi in Campania abbiamo un vantaggio intrinseco spesso sottovalutato. Se gli altri devono inventare i pacchetti turistici, noi li abbiamo in modo naturale: possiamo abbinare Pompei ed Ercolano con la bellezza della Costiera, i Campi Flegrei con le isole. A volte mi sorprendo per la complessità delle nostre risorse. Prendete il lago d’Averno: ma lo sapete che è citato nell’E neide per la discesa agli Inferi? Con un ventaglio di soluzioni così ampio, la vocazione turistica della Campania non ha eguali in Italia. E il suo appeal è quasi unico al mondo.
La soluzione, dunque, è quella di ragionare all’unisono?
Certo. Impossibile oggi non pensare a strategie condivise nel distretto del Golfo, figuriamoci sull’isola d’Ischia. Io sono favorevole al Comune Unico, ma credo che oggi sia proprio da Ischia che non arriva l’impulso affinché in Regione si riprenda l’iter. Avevo invece lottato contro il cosiddetto Comunello (Ndr. Si fa riferimento al progetto di creare un macrocomune che accorpasse le tre municipalità di Ischia, Casamicciola Terme e Lacco Ameno) per scongiurare l’idea di un’isola a due velocità.
Dall’emorragia di tedeschi (passati da oltre un milione di presenze alle attuali 400mila) al flop dei russi (-40% nel 2015): pensa che Ischia debba affacciarsi a nuovi target o puntare a riconquistare quelli tradizionali?
Penso che il mondo non sia quello degli anni Ottanta. Sono cambiati gli equilibri, si sono modificati gli assetti, il modo di viaggiare divenuto globale è profondamente differente. E oggi è impensabile, per esempio, non affacciarsi al mercato cinese, con centinaia di milioni di nuovi ricchi che vogliono scoprire l’Europa e l’Italia. Quanto ai russi, restano innamorati del mondo termale, al punto che vogliono aprire la Crimea al termalismo. Un motivo in più perché Ischia punti fortemente sulla comunicazione delle sue potenzialità, in parte inesplorate.
Nel disegno di legge Collegato alla legge regionale
di Stabilità per l’anno 2016, la Regione prevede l’istituzione delle Marina Resort, vale a dire le strutture alberghiere, turistiche, residenziali, di pernottamento e sosta per i turisti nautici. E’ una novità importante?
Decisiva per lo sviluppo della diportistica. Grazie all’abbattimento dell’Iva dal 22% al 10%, gli effetti possono essere immediatamente visibili, anche per l’isola d’Ischia. Le cui potenzialità, in termini di flussi di mega yacht, sono sin qui sfruttate solo al 30%. Ischia è uno snodo importante per chi viaggia per mare, per chi parte da Civitavecchia, Forio è un punto importante, un porto prezioso per sostare qualche giorno lasciando ricchezza sul territorio. Il compito del pubblico, in questo caso la Regione, consiste proprio nell’offrire opportunità al privato per lo sviluppo del territorio. Bisogna cambiare paradigma: fino a qualche anno fa, il pubblico era considerato al centro di tutto. Oggi, il modello vincente prevede che l’imprenditoria sviluppi i suoi investimenti facendo crescere il territorio. In questa ottica va vista per esempio l’attuazione della legge regionale sul turismo, che prevedendo l’istituzione dei Sistemi turistici locali favorisce l’interazione tra pubblico e privato.
A che punto è l’iter della nuova legge?
Con la nomina del commissario per la liquidazione di Ept e Aziende e, in precedenza, con quella dell’assessore regionale al turismo, Corrado Matera, i tasselli sono tutti al loro posto. Prevedo che entro giugno si dia il via alla fase due, quella dei reali cambiamenti. Prima, abbiamo dovuto mettere mano al testo di una legge che resta un compromesso tra quattro altre leggi. Ma ormai ci siamo.