Text_ Mauro Iovino Photo_ Dayana Chiocca Stefano Fiorentino
Il ministro dell’Interno Marco Minniti visitò l’isola nell’immediatezza del terremoto del 21 agosto e successivamente presenziò alle esequie di Stato che furono celebrate in onore delle due vittime del sisma. In quella occasione decise che la imminente tappa del G7 dedicata ai problemi della sicurezza internazionale, con una specifica attenzione alla cyber security, sarebbe stata organizzata proprio ad Ischia. In tal modo si dava all’Isola la possibilità di legare la propria immagine non più ad un accadimento negativo quale era, appunto, il sisma, ma ad un evento di vasta portata politica mondiale che – nell’intenzione di Minniti, condivisa da molti – avrebbe proiettato Ischia alla ribalta mondiale come un territorio legato all’idea di Sicurezza, oltre che, naturalmente, alla innegabile bellezza dei suoi luoghi. La riunione dei ministri dell’Interno degli Stati aderenti al G7, quindi, andava organizzata con il massimo livello di attenzione, allo scopo di garantirne il sereno svolgimento – oltre che nell’interesse dei prestigiosi ospiti e, soprattutto, della popolazione residente. A capo della complessa e poderosa macchina organizzativa ha operato la Questura di Napoli in sintonia con le diplomazie degli Stati chiamati a partecipare al summit e con gli apparati di sicurezza internazionali. Attraverso l’Ordinanza 6075 del 15 ottobre 2017, infatti, il questore Antonio De Iesu ha impartito dettagliati ordini per la messa in sicurezza della visita dei ministri. A questo evento hanno preso parte, accanto all’italiano Marco Minniti, i ministri dell’Interno di Francia, Gerard Collomb, Germania, Thomas de Maizière, Regno Unito, Amber Rudd, Stati Uniti, Elaine Duke, Canada, Ralph Goodale, Giappone, Hachiro Okonogi, ai quali si sono aggiunti i commissari dell’UE per Immigrazione e Affari Interni Dimitri Avramopoulos e per la Sicurezza Julian King e il segretario generale dell’Interpol Jurgen Stock. L’incontro è stato allargato anche agli alti dirigenti dei maggiori network mondiali della comunicazione, John Franck per Microsoft, Nicklas Lundblad per Google, Brian Fishman per Facebook, Nick Pickles per Twitter.
È molto probabile che il G7 abbia rappresentato per l’Isola la più spettacolare occasione, in assoluto, di fungere da teatro di un importante evento di politica internazionale. Mai si era visto un così vasto e minuzioso coordinamento affidato alle forze dell’ordine. In particolare, dal porto di Ischia fino al Castello Aragonese nei giorni del 19 e 20 ottobre si è assistito ad un imponente spiegamento di reparti perfettamente organizzati per garantire ordine e sicurezza, e le pagine che seguono, accompagnate da un breve stralcio dell’Ordinanza del Questore 6075, sono il racconto fotografico di quelle giornate.
ESTRATTO DALL’ORDINANZA 6075
Il dispositivo di sicurezza predisposto in occasione del Vertice dei Ministri dell’Interno dei Paesi del G7 si articola in un complesso sistema di misure organizzative e di servizi di vigilanza, sicurezza e ordine pubblico il cui scopo è quello di garantire la impermeabilità, a qualsivoglia tipo di minaccia, delle aree interessate.
L’evento in questione ha carattere di straordinaria importanza per l’alto livello delle personalità partecipanti e per il rilievo internazionale che lo stesso riveste. La politica internazionale promossa dai Paesi più industrializzati è oggetto di forti critiche da parte, soprattutto, dei movimenti della sinistra antagonista che le attribuiscono la responsabilità della recente crisi economica mondiale e degli effetti negativi sulle popolazioni derivanti dai processi di globalizzazione.
Infatti, in occasione dei periodici vertici dei rappresentanti dei Paesi del G7, sono state poste in essere iniziative di forte contestazione e di vibrante protesta degenerate in turbative dell’ordine pubblico, come accaduto durante le recenti riunioni ministeriali G7 svoltesi in Piemonte presso la “Venaria Reale” lo scorso mese di settembre. Inoltre, la presenza in questa provincia del Ministro dell’Interno Minniti potrebbe fornire l’opportunità per gli aderenti ai predetti movimenti politici delle sinistra radicale di manifestare in maniera anche eclatante la propria contrarietà alle recenti iniziative governative in materia di immigrazione ed in tema di sicurezza urbana, dagli stessi più volte contestate.
Al riguardo, negli ultimi giorni, si è registrata una forte mobilitazione delle numerose realtà antagoniste di questo capoluogo che hanno promosso, anche attraverso i social network, l’adesione ad iniziative di protesta da porre in essere in occasione del predetto vertice. Tale mobilitazione si è concretizzata in una serie di attività facenti parte di un vero e proprio “percorso di avvicinamento” alle giornate del 19 e 20 ottobre, consistenti in marce e pubbliche assemblee sui temi del sociale, con iniziative che proseguiranno anche nei giorni successivi all’evento. In particolare, per la giornata del 19 ottobre è stato presentato un preavviso di pubblica manifestazione avente per tema “STOP G7 TUTTI A ISCHIA”, con concentramento dei partecipanti alle ore 09.00 in Piazza Municipio a Napoli e successiva partenza alla volta di Ischia per dare luogo ad un corteo diretto verso le località del vertice. Il complesso e variegato quadro di gruppi potenzialmente interessati alla contestazione e la loro volontà di manifestare comunque il proprio dissenso potrebbe indurre gli stessi ad attuare azioni di protesta che potrebbero interessare oltre che le località direttamente coinvolte dal programma dei Ministri dell’Interno dei Paesi del G7, anche altri luoghi che assumono valore simbolico per la circostanza.
Per quanto detto, la manifestazione va ad inserirsi in una cornice di forti tensioni sociali che connotano la realtà del capoluogo partenopeo e che quotidianamente sfociano in turbative all’ordine pubblico. Inoltre, l’evento in questione si colloca in un momento storico particolarmente delicato sotto il profilo del rischio terroristico (di cui i gravi attentati che hanno interessato anche i Paesi partecipanti al vertice sono la chiara espressione) nonché delle accentuate tensioni che agitano lo scenario politico internazionale, con particolare riferimento all’estremismo di matrice islamica. Pertanto, attesa la rilevanza internazionale della manifestazione e la presenza di personalità di rilievo, non si può escludere l’eventualità di azioni terroristiche compiute da parte di singoli o di gruppi eversivi italiani e stranieri che richiede, pertanto, la necessità di assicurare tutte le misure di sicurezza idonee ad impedirne la realizzazione, potenziando al massimo l’attività di prevenzione. In tal senso andranno attentamente e scrupolosamente controllati gli appartenenti ad ambienti estremisti ritenuti capaci di commettere azioni delittuose o, comunque, di approfittare di situazioni contingenti al fine di strumentalizzarle per scopi eversivi. Al fine di assicurare una gestione ottimale delle risorse da impiegare nei servizi di vigilanza, ordine e sicurezza pubblica, è stato previsto un modulo operativo continuativo nell’arco delle 24 ore, incentrato sulle aree direttamente interessate dall’evento e dalla presenza delle delegazioni estere, integrato da un ulteriore dispositivo di sicurezza a più ampio raggio, finalizzato a proteggere le zone interessate da eventuali gruppi di manifestanti intenzionati a turbare il regolare svolgimento dell’evento e dell’iniziativa ad esso collegata. Pertanto verrà assicurato, con l’impiego di personale dei reparti territoriali della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza (Ndr. Coordinati rispettivamente dal vicequestore Alberto Mannelli, dal capitano Andrea Centrella e dal comandante Andrea Gentile), nonché con l’ausilio dei reparti inquadrati assegnati per far fronte alle esigenze di Ordine Pubblico, un articolato dispositivo di vigilanza continuativa presso le aree dell’isola di Ischia interessate ed in particolare presso l’hotel Punta Molino, il Castello Aragonese, L’hotel Mare Blu, gli eliporti, i porti, gli specchi acquei immediatamente prossimi a dette aree e in tutte le località del capoluogo e della provincia sensibili per la circostanza. E’ stato inoltre previsto un complesso di servizi al fine di garantire la piena tutela delle delegazioni dei Paesi esteri e delle personalità politiche di maggior rilievo che giungeranno in questa provincia, le quali saranno fatte oggetto di servizi di scorta, viabilità e sicurezza in occasione degli spostamenti. I servizi pertanto, dovranno tendere a:
– tutelare l’incolumità dei Ministri, delle rispettive Delegazioni e delle personalità di rilievo dei paesi/organismi internazionali partecipanti;
– garantire il regolare svolgimento dei lavori del Vertice e delle iniziative correlate;
– garantire la massima sicurezza pubblica, contenendo ogni forma di disturbo e di contestazione;
– assicurare l’ordinato afflusso e deflusso dei partecipanti e dei giornalisti;
– curare che i servizi siano sempre efficienti, specie al momento dell’arrivo e della partenza delle personalità partecipanti.