n.12/2007
Photo: Redazione Ischiacity
Text: Rossella Pero
Nell’antica Grecia era il dio dell’allegria e del buon vino; nel nuovo millennio è il dio dei cocktail e della bella gente. Da ormai dieci anni Dionisio troneggia nel corso storico di Ischia con la sua incredibile popolarità . A prima vista si potrebbe pensare che sia facile e bello gestire quel locale grande e impegnativo. Ma c’è sempre il rovescio della medaglia, per quanto dorata essa sia. Difficilmente si tiene conto del tempo che bisogna dedicargli. Specialmente se si apre alle 19.00 e si chiude come minimo quattro ore dopo la mezzanotte. In altri termini, due ore prima che il sole illumini il Castello Aragonese! Inutile dire che oltre alle nove ore di lavoro notturno ne occorrono almeno altre cinque per organizzare la cucina e tutto il resto. Dettagli? Bè, un altro punto negativo è che il momento di svago del cliente è il suo momento di lavoro; praticamente si resta senza un momento di svago per se stessi.
Ma come si fa ad ideare un ritrovo di successo? Il patron Dionisio ci ha raccontato un pezzetto della sua vita e del suo locale, in simbiosi tra loro, nell’atmosfera antica dei divanetti blu. Accanto a lui ‘l’eterna fidanzata’ Elisabetta.
Non è facile come sembra gestire un pub. Specialmente se in grande stile e con un notevole riscontro di pubblico. Perché il successo comporta notevoli responsabilità , specialmente in una piccola isola, dove una mossa errata può rivelarsi un errore fatale. Qual è quindi il miglior modo per centrare l’obiettivo senza correre troppi rischi? Sorridendo Dionisio ci spiega che sono tanti i requisiti indispensabili per fare un buon locale. Il primo è senz’altro la professionalità , che non si raggiunge se non con una sana e dura gavetta e, senza citare dove, ci dice di averne fatta tanta. Alla domanda “come sei riuscito a raggiungere il successo?”, Dionisio ci spiega che questo è il suo secondo punto: la fiducia. Fiducia nelle proprie capacità e in quelle del locale; perché bisogna essere sì, sempre al passo con i tempi, ma senza mai perdere di vista i principi e la meta che ti hanno spinto ad iniziare. “Anche se c’è un solo cliente per me è importante che si senta come a casa” risponde sincero “perché da me le persone s’incontrano, dialogano e si fondono in un’unica grande famiglia”. Una passione, il sogno di una vita che si è avverato per il quarantasettenne che di anni addosso se ne sente “ventotto, trenta al massimo” e lo dimostra anche, con le sue camicie vintage firmate che ormai sono storia dell’isola. Come lo è anche la mitica vignetta, realizzata tra l’altro da un grande fumettista di Dylan Dog, il celeberrimo fumetto anni ’80. Ed è tra l’altro ciò che lo rappresenta meglio. Giocoliere con i vassoi, camicia, sorriso a 32 denti e la bomba sexy sullo sfondo che altri non è che la sua Elisabetta. Un Dionisio frenetico e con mille idee per la testa e tutte diverse tra loro. Come quella di sposarsi e diventare papà per due volte. Oppure quella di aprire un ristorante a Miami, città che ama e dove trascorre volentieri più tempo possibile.
Ma Dionisio è anche l’amico dei ragazzi che alzano un po’ il gomito e trovano rifugio sui suoi divanetti con un buon panino e un caffè a smaltire la sbornia. È uno che “dedica la vita al locale, tanto che a volte magari mi sento un po’ in secondo piano; ma lui è così e si sa che quando si ama un uomo si finisce per amare anche ciò che ama lui” ci dice Elisabetta. Un uomo soddisfatto della strada che ha fatto e fiducioso di quella che dovrà percorrere. Magari con un raggio d’oro al dito “se ti senti pronto” gli risponde la fidanzata canzonandolo.
Sicuramente è per Ischia un punto fermo. Un punto tranquillo ma affollato. Un ritrovo di oggi e chissà , magari anche di domani.