n.11/2007
Photo: Famiglia Impagliazzo
Text: Annamaria Rossi
Ettore Impagliazzo è un gigante, un oversize per niente goffo, anzi stupisce la sua capacità di indossare con gran disinvoltura e, oserei dire, agilità, un pullover rosa pesca-salmone, una bella camicia a quadri ed un jeans volutamente sdrucito. Praticamente l’immagine della sua attività commerciale, una parte della quale è dedicata proprio alle big-taglie sia classiche che con spirito. Da una numerosa e conosciutissima famiglia ischitana, anzi all’origine casamicciolese, nasce il buon Ettore. Il soprannome della discendenza che ne accomuna i membri è noto a tutti : Leprone in italiano, ‘O Liprone in lingua indigena. Forse è meno noto il motivo: il nonno Andrea, da ragazzo con i compagni, razziava sistematicamente la frutta nelle campagne, in parte per fame, in parte per divertimento. Questa operazione si chiamava, sempre in lingua, “menale”. Quando il contadino di turno sorprendeva i ladruncoli, tentava di rincorrerli ed il più veloce a fuggire era sempre Andrea, che anche se grande e grosso correva veloce come una lepre. E Leprone è rimasto da allora e per omnia saecula saeculorum. Il Leprone che si ricorda di più è sicuramente Arturo, il padre di Ettore, che allevava capre e fu convinto da Telese a dedicarsi al turismo che si stava affacciando sull’isola. Con il fratello inizialmente cominciò a vendere latte in Corso Vittoria Colonna (primi ad Ischia nella vendita del latte Berna “importato” dalla terraferma) per passare al commercio ortofrutticolo al mercato di via Francesco Buonocore prima e nel grande negozio ai Pilastri dopo, offrendo anche agli angoli delle strade il suo cocomero in estate e le sue castagne in inverno. Arturo è stato un personaggio mitico, estroverso, simpatico, sapeva conquistare la gente con la sua semplicità ed il suo carattere. L’attività di tipo famigliare prosegue fino all’ 86, quando i fratelli di Ettore cambiano direzione orientandosi verso il commercio del tessile. Anche lui desidera da tempo occuparsi di abbigliamento, acquisisce esperienza nel campo della maglieria da Michele “Talmike”, poi inaugura con i fratelli il primo “Number One” a San Ciro. Nel 1989 si passa in centro, Via Roma finalmente. Il negozio diventa per molti un punto di riferimento: gli articoli sono deliberatamente mirati, prodotti di media qualità che hanno un ottimo rapporto con il prezzo, una particolare cura per le taglie forti e uno store per bambini di fronte. Nel 2001 le strade dei fratelli si dividono, solo ed esclusivamente in campo professionale però. Ettore apre alla Salita San Pietro un elegante negozio e lo chiama ” Ischia Mare Sole Moda”, un nome, un programma. Migliora la qualità del prodotto, il rapporto col prezzo è sempre ottimo, e soprattutto sono evidenti i risultati di una accurata ricerca di mercato nell’ambito delle misure extralarge. La clientela isolana si rafforza, i turisti vedono soddisfatte molte delle loro esigenze. Anche chi pesa qualche chilo oltre la norma ama indossare un capo non noioso, un completo di linea marinara o un delicato colore pastello, ed il Liprone ne è la prova vivente, la miglior pubblicità. I due figli liproncini, giovanissimi e freschi di studi, da due anni seguono le orme del padre in Piazza Croce, fin dentro ad un elegante negozio che portano avanti con molto entusiasmo e ottimo riscontro commerciale. Angela e Andrea offrono un prodotto di target elevato e di tendenza, molto ben assortito, rivolto ad una giovane signora e ad un uomo sportivo. Il locale, originariamente storico negozio di souvenirs “La Rondinella”, conserva all’esterno come parte dell’immagine originale delle antiche e bellissime maioliche. Mi spiega Ettore che per lui è stato molto importante poter offrire ai figli l’opportunità di lavorare in modo moderno in un luogo che rispecchia la tradizione isolana. Quasi un segno di continuità, un legame con il passato che non deve però lasciare ammuffire il presente e soprattutto il futuro. Anche per questo è un uomo soddisfatto, sia nella la professione sia in famiglia. Sembra un orso taciturno ma ama raccontarsi, con entusiasmo, con passione. E’ tenace, preciso, conosce bene il suo mestiere. Forse da ragazzo, tra frutta e verdura, non si aspettava neanche di poter avere queste soddisfazioni anche se in cuor suo ci ha sempre creduto. Per questo è da ammirare, crederci serve sempre, come credere in questo luogo, con l’impegno suo e dei suoi figli, difendendo appassionatamente Ischia e le sue buone qualità. Con una punta di rammarico discutiamo sull’attuale situazione in generale, non granchè rosea in verità: vorrebbe che i commercianti fossero più solidali per offrire una qualità sempre migliore, sarebbe utile un maggiore sostegno dell’amministrazione pubblica, bisognerebbe finalmente accordarsi in modo decente per promuovere il turismo invernale, evitare la dispersione di energie….. Restiamo tanto a parlare di cosa si potrebbe fare anche singolarmente per dare una ulteriore spinta economica e di immagine al posto in cui viviamo. Ci troviamo in accordo su molti punti, manifestando entusiasmi e frustrazioni. Tirando le somme, un ottimo dialogo. Perchè Ettore è un uomo semplice e intelligente, concreto e competente. Soprattutto sereno e, altra qualità per me meravigliosa, non parla a sproposito. Questo è il regno di un Liprone: non solo maglioni-oni o pantaloni-oni, ma molto altro fra cui idee, cortesia, simpatia,entusiasmo, voglia di migliorare. Non è affatto poco.