Friday, November 22, 2024

33/2012

Text: Serena Pacera

 

Quando un’idea viaggia sul web_ Alvise ha 22 anni, tante idee, e un cellulare che si rigira continuamente tra le mani. Questa storia comincia con lui, e prosegue con centinaia di persone. Tutto ha inizio ad un festino universitario. Una tipica serata non proprio virtuosa, di quelle che bene o male conosciamo tutti, in cui ci si diverte e capita anche di alzare il gomito. Non esattamente un dotto cenacolo letterario, per intenderci. Alvise manda un messaggio ad un’amica, lei gli risponde con una foto. Lui fa lo stesso. Il meccanismo è innescato, ci vuole poco e l’idea viene a galla. Grazie agli smartphones cominciano a nascere contatti fotografici con amici vicini e lontani, in qualunque momento della giornata. Foto da Ischia, Salerno, Milano, ma anche dalla Romania e da altri luoghi del globo. Tutto tramite WhatsApp, un’applicazione gratuita di messaggistica istantanea. È solo l’inizio, ma questo è l’embrione di quella che poi sarà “La Foto Del Momento”. Di cosa si tratta? Altro non è che una chat di gruppo in cui il moderatore, in un giorno concordato, invita a postare una foto di ciò che si sta facendo in quel preciso istante. Ma non solo: capita anche che gli utenti si dividano in gruppi e si sfidino nell’eseguire balletti, scioglilingua e chi più ne ha più ne metta, i vincitori vengono decretati il giorno dopo tramite un sondaggio e le loro performance vengono caricate su Youtube. Insomma, una sorta di flash mob digitale a cui nei mesi hanno cominciato ad aderire sempre più persone, anche completi sconosciuti, che grazie al passaparola condividono “momenti” da tutto il mondo. Attualmente, si contano 544 utenti e il numero è in continuo aumento. Ma questo è solo l’inizio del viaggio. Infatti, gli studi di Informatica all’Università di Salerno consentono ad Alvise di partecipare al casting per WiLab, un laboratorio di formazione per la new generation del web tenutosi a Pescara, che ha per obiettivo di far emergere i giovani talenti del Paese ed avviarli al mondo del lavoro. Nel contesto italiano – che sa essere crudele e poco meritocratico come raramente accade altrove – Alvise si guadagna uno dei 60 posti disponibili, e ci riesce proprio grazie a “La Foto del Momento”: è questo, infatti, il progetto con cui si presenta e per cui viene apprezzato dagli esaminatori. Comincia una nuova avventura all’insegna della pratica e dell’apprendimento, durante la quale ha l’opportunità di confrontarsi con ragazzi estremamente dotati e con una realtà all’avanguardia. All’interno del progetto ha contribuito come project manager alla realizzazione di “weareuncover.com”, un sito dalla grafica innovativa, assolutamente da visitare, premiato poi come uno dei migliori website italiani da Italians Do It Better, il movimento d’eccellenza creativa italiana. Lo stage finisce, è ora di tornare a casa. Ciò che, invece, ancora non volge al termine è la storia che vi sto raccontando. Infatti, a seguito dell’esperienza pescarese, si forma ThemisLab, un collettivo di giovani che si occupano di comunicazione web con lo scopo di unire l’on line all’off line, cioè gettare un ponte tra gli avvenimenti del web e quelli della realtà. Facciamo un salto in avanti, spostiamoci al nord. È il 20 maggio, ci troviamo in Emilia Romagna. La terra comincia a tremare. Terrore, distruzione, dolore. Migliaia di sfollati, aziende in ginocchio, morti, vite spezzate, famiglie che non saranno mai più le stesse. Un avvenimento lontano geograficamente, ma vicinissimo ad Ischia, alle tragedie provocate quando la terra cede, vuoi per un sisma, vuoi per il dissesto idrogeologico, a noi ben noto. Su tutti i social network impazzano post recanti numeri verdi, foto, inviti a donare denaro o ad acquistare il parmigiano caduto dagli scaffali. I ragazzi di ThemisLab si chiedono cosa possano fare in una situazione del genere, in cui ancor più delle case crollate e dei danni economici a paralizzare la popolazione sono la paura e lo sconforto. Si accende una lampadina, nasce un’altra idea, stavolta più grande e destinata ad un pubblico ampio. È una collaborazione tra ThemisLab e La Foto del Momento, è “Vicini Per Un Momento”, e scatta la corsa contro il tempo per realizzare un sito funzionale, facile da usare, dalla grafica intuitiva. Sono giorni e notti di attività frenetica e di videoconferenze che durano fino alle 5 del mattino, di progettazione, di tentativi, di problemi da risolvere. Ma alla fine gli sforzi fatti danno i loro frutti, e “viciniperunmomento.com” è pronto. Si tratta di una piattaforma attraverso la quale è possibile caricare una foto e un messaggio di solidarietà a sostegno dei terremotati emiliani, i contatti si moltiplicano a vista d’occhio, sulla pagina di facebook si legge “Mettici la faccia: posta la tua foto e lascia il tuo messaggio!”. L’obiettivo è di ottenere abbastanza visite da poter inserire sul sito delle pubblicità, e quindi raccogliere denaro per finanziare un progetto di ricostruzione in Emilia. Ma purtroppo avere visibilità, per dei ragazzi armati solo di buone idee, non è così facile in questo Paese, e tanto meno dalle nostre parti. L’iniziativa non tarda ad attirare l’attenzione di alcune testate online, tra cui quella del Secolo XIX, ma non è abbastanza. Ci vorrebbero molti più contatti, ci vorrebbe qualche marchio, anche locale, disposto a mettercela sul serio, la faccia. Ma Ischia, terra internazionale, in questa occasione mostra tutto il suo essere isolata. Il progetto per il momento declina in un’iniziativa di solidarietà solo simbolica. Quello che è certo è che tutto questo non ci sarebbe stato, se quella sera, a quella festa, non fosse partito quel messaggio. Nulla di tutto ciò sarebbe accaduto, se a mandarlo non fosse stata una persona capace di immaginare un futuro di possibilità. E allora, la domanda sorge spontanea: potrebbe “La Foto del Momento” diventare un business? “Certo” mi risponde Alvise “ci sono concrete possibilità di farla diventare una fonte di lucro, ma non è quello a cui punto”. Mi spiega che il suo obiettivo è fare qualcosa che lasci il segno, qualcosa che serva a riscattare una generazione di ragazzi che senza mezzi termini sono stati definiti ora “bamboccioni”, ora “sfigati”, e che invece spesso e volentieri hanno immense potenzialità, grande valore, principi saldi. Gli stessi ragazzi che scoraggiati da un Paese che chiede tanto ed offre ben poco preferiscono fuggire all’estero, verso gli orizzonti di un’Europa, un’America, un’Asia che sembrano essere un gradino sopra l’Italia. “Ci lamentiamo tanto del nostro Paese ma non facciamo niente per migliorarlo, scappare altrove è troppo facile”, dice lui, che invece ha tutte le intenzioni di restare e cambiare le cose, o almeno fare del suo meglio per provarci, nonostante abbia le capacità e la possibilità di fuggire, come in tanti vorrebbero. Sono parole pronunciate con cognizione di causa, perché l’esperienza all’estero l’ha vissuta, in Inghilterra e in America. Sono i pensieri di un Italiano che tifa e si mette in gioco per il suo Paese. Sono obiettivi coraggiosi, forse a tratti un po’ ingenui, ma sono le intenzioni di chi dopo una lunga infanzia entra nella vita reale a testa alta, con passo sicuro, protagonista delle proprie esperienze come si è solo a vent’anni.