Thursday, November 21, 2024

n.15/2007

Photo: Redazione Ischiacity
Text: Riccardo Sepe Visconti

 

Medico, sposato con 3 figlie: incontro con il nuovo sindaco di Casamicciola Terme

Lei è alla prima esperienza come sindaco: qual è stato finora il suo percorso politico?
La mia prima candidatura risale al 1993, quando cominciavano a farsi sentire gli effetti dell’inchiesta Mani Pulite. Il candidato sindaco era Luigi Mennella, vincemmo e fu un’esperienza entusiasmante, perché per la prima volta si creò a Casamicciola un’alternativa alla Democrazia Cristiana, che governava dal dopoguerra, e si sentiva molto il bisogno di cambiamento, di persone nuove. Sono stato vicesindaco anche per 2 volte con Arnaldo Ferrandino e l’ultima con Giosi Ferrandino, fino all’attuale elezione a sindaco.
Quali saranno i primi passi della nuova giunta guidata da lei?
Per quanto riguarda la dinamica politico-amministrativa, l’amministrazione che si è insediata continua nel solco della precedente, capitanata da Giosi Ferrandino (attualmente sindaco del comune di Ischia ndr.), è infatti nostra intenzione portare a compimento le iniziative intraprese da quella giunta, nella quale ero vice sindaco. Abbiamo opere già finanziate per 12 milioni di euro, si tratta del recupero di 2 ville confiscate alla camorra e destinate al Comune e che trasformeremo in una struttura ricettiva con finalità sociali, in particolare una diverrà una casa-famiglia e un centro di ascolto per persone che abbiano difficoltà psicologiche o economiche, aperti a cittadini di tutta l’isola. In autunno termineremo il recupero dei rioni dedicandoci a quello di piazza Municipio; a giorni iniziano i lavori di messa in sicurezza e a norma dell’unico plesso scolastico in cui ancora non eravamo intervenuti. Abbiamo avuto un finanziamento per eseguire il recupero e l’ampliamento della struttura dello storico Osservatorio geofisico, alla Sentinella. Sfruttando l’edificio già esistente, ricaveremo nuovi spazi che s’inseriscono in realtà in un discorso museale più articolato, per il recupero della ricca memoria storica di Casamicciola, che ha perso quasi del tutto l’antico tessuto urbano a seguito del terremoto del 1883, valorizzando inoltre la gloriosa tradizione termale del comune con percorsi mirati e il patrimonio naturalistico con itinerari nei boschi di cui siamo ricchi.
Questa amministrazione ha ricevuto un’eredità ‘impegnativa’ in termini di risultati, visto che nell’ultimo quinquennio Casamicciola ha cambiato volto…
Questo è vero, ma tengo a rilevare che se l’azione della precedente amministrazione ha potuto essere incisiva, è stato proprio perché tutte le parti interessate vi hanno contribuito e quindi noi ci sentiamo pienamente partecipi di quell’eredità, anche se la passata amministrazione è apparsa all’esterno come una piramide della quale era illuminato solo il vertice, identificato con il sindaco. Io vorrei capovolgere questa simbolica piramide, nel senso che la base nel suo insieme deve operare e poi anche apparire, con pari oneri ed onori rispetto al vertice.
Quindi lei è per una gestione corale del mandato assegnato dai cittadini.
Sicuramente. Potrebbe dipendere anche dalla mia professione: sono medico e ciò mi porta quotidianamente a parlare con la gente, al confronto. Tutti devono essere partecipi e mi farebbe molto piacere se quest’amministrazione fosse ricordata non per un singolo ma per tutti i suoi componenti, perché se il sindaco è la sintesi di un indirizzo di gestione, questo si ottiene dalla collaborazione di tutti e ricordarli nella loro specificità è secondo me un successo sul piano politico.
Quali sono le vostre priorità?
Ritengo che un grande problema per il quale ormai ci sono le condizioni politiche e di necessità per riuscire a individuare una soluzione definitiva, sia quello della raccolta e smaltimento dei rifiuti: sono convinto che le sei amministrazioni dell’isola debbano trovare una soluzione unitaria, perché i costi della nettezza urbana sono ormai esorbitanti e aggravano i problemi finanziari delle casse comunali. Anche perché gli introiti che ci vengono ad esempio dall’ICI, 1 milione e mezzo di euro, coprono solo il 50% degli stipendi dei dipendenti comunali che pure sono al di sotto del numero previsto dalla pianta organica.
Come pensate di rimpinguare le casse comunali?
Il commissario prefettizio ha aumentato del 40% la tassa sulla spazzatura, ma era una manovra già prevista dall’amministrazione, e l’IRPEF comunale. Abbiamo poi l’entrata extratributaria data dai proventi del porto turistico, che grazie agli investimenti fatti nel precedente quinquennio da un incasso di 250 mila euro è arrivata anche a sfiorare il milione e mezzo di euro, da cui vanno naturalmente defalcate le spese necessarie alla gestione. L’ampliamento ulteriore che permetterà l’approdo dei megayachts ci consentirà di disporre di ulteriori entrate, ma vi sono delle difficoltà di ordine tecnico perché dobbiamo acquisire tutti i pareri e le autorizzazioni necessari ad allargare il porto nel pieno rispetto della normativa. Sto puntando molto anche sull’eliporto: innanzitutto abbiamo stipulato una convenzione quinquennale, per la quale abbiamo un finanziamento, con l’ASL e la Regione Campania per il servizio di elisoccorso. Inoltre, stiamo intensificando gli arrivi dei privati, attivando una linea Casamicciola-Capodichino e Casamicciola-Fiumicino così che si possa fare un trasbordo diretto dai voli di linea internazionali al servizio per Casamicciola. D’altra parte, noi non vogliamo perdere la peculiarità di località a vocazione termale: perciò ho creato una serie di professionalità e collaborazioni che possano adoperarsi per far sì che la risorsa-terme, accanto a quella del porto-turistico, sia portante per il nostro comune.
Più in generale cosa connoterà l’amministrazione D’Ambrosio?
Intendo il potere e la politica come la nobile arte attraverso la quale si dovrebbero risolvere i problemi della comunità e la comunità intera dovrebbe crescere in modo organico così che tutti possano giovarsi di un tessuto sociale migliorato. In campagna elettorale ho sempre detto che nei 5 anni trascorsi abbiamo lavorato molto sul contenitore – cioè le piazze, le strade, l’arredo, l’abbellimento del paese – e poco sul contenuto. Io vorrei intervenire, invece, molto sul contenuto e naturalmente continuare ciò che è stato iniziato per migliorare la struttura del paese e conservare gli standard già raggiunti. Con il termine “contenuto” mi riferisco ai cittadini, alle persone: tutto quanto possiamo offrire al cittadino anziano come allo studente o al turista in termini di assistenza, servizi, opportunità lavorative e di intrattenimento ma anche di vivibilità dell’ambiente, sarà sicuramente al centro del nostro operato.
Per realizzare questi obiettivi è necessario disporre di fondi.
Naturalmente, tutto va fatto tenendo conto dell’equilibrio di bilancio, e perciò daremo più spazio a certo tipo di iniziative piuttosto che ad altre. Voglio coinvolgere ad esempio i comitati di quartiere nell’organizzazione degli eventi, naturalmente in stretta collaborazione con il Comune, in quanto credo che per far crescere la gente bisogna renderla parte attiva e investire di più sul tessuto sociale. Non rinnego quanto abbiamo contribuito a costruire con la precedente amministrazione, e che ci ha fatto vincere le ultime elezioni con oltre il 70% dei consensi, ma, e qui faccio anche autocritica, siamo stati carenti in ambiti come l’assistenza socio-sanitaria integrata, l’assistenza domiciliare, lo scuola bus (problema che è già in via di soluzione).
Quanto può essere d’aiuto, o viceversa un limite, il fatto che Giosi Ferrandino dopo un quinquennio indubbiamente di svolta per Casamicciola, sia ora il sindaco del Comune capofila, Ischia?
Ho cercato, nel limite del possibile, di ‘far dimenticare’ Ferrandino. Mi spiego meglio: i miei consiglieri in campagna elettorale, facevano continuamente riferimento a lui, allora ho cercato di far comprendere loro che adesso si deve puntare su di noi, sull’attuale consiglio comunale. Io credo che questo cordone ombelicale sia già stato tagliato, non ci sono interferenze di alcun tipo nelle nostre scelte, e per contro averlo a Ischia è utile. Ischia è stata politicamente ferma per tanto tempo e conoscendo bene Giosi Ferrnadino, so che sarà in grado di avere un’iniziativa politica di rilievo e coinvolgerà tutte le altre amministrazioni nella risoluzione di problemi importanti per i quali condivido con lui il percorso politico, ad esempio la gestione unica della raccolta dei rifiuti, la portualità, la conduzione di strutture come il CISI-EVI.
Nelle passate amministrazioni cui ha partecipato lei ha sempre ricoperto la carica di vicesindaco: com’è cambiata la sua vita da sindaco?
Come dicevo giorni fa ad uno dei miei assessori, da vicesindaco dormivo un po’ meglio e di più. Sento, infatti, le responsabilità connesse al nuovo incarico e anche se la mia professione mi ha abituato alle decisioni difficili e per temperamento non mi tiro indietro di fronte ai problemi, tuttavia ci penso molto, alla ricerca delle possibili soluzioni.

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