18/2007
Photo: Redazione Ischiacity
Text: Riccardo Sepe Visconti
Cominciamo parlando dell’oggi, del Natale: la scelta di illuminare l’isola per le feste, partita l’anno scorso da Casamicciola dove lei era sindaco ha fatto proseliti!
Sono contento che con l’illuminazione di Casamicciola dell’anno scorso siamo riusciti a fare tendenza, facendo capire cosa significa addobbare un paese per Natale. Quest’anno Ischia, nuovamente Casamicciola, Lacco Ameno, Forio hanno seguito la medesima strada, in tal modo un turista che scelga l’isola per le sue vacanze natalizie troverà strade, case e piazze pronte ad accoglierlo con calore e luce.
Probabilmente, tuttavia, non è riuscito a realizzare completamente quello che aveva immaginato…
E’ vero, in particolare negli allestimenti volevamo fare molto di più, per diverse ragioni non ci siamo riusciti ma riteniamo comunque di aver realizzato un buon lavoro e il comune di Ischia ha potuto già vedere un cambiamento notevole rispetto agli anni scorsi; sarà un Natale più effervescente anche per quanto riguarda gli eventi. Ulteriore novità è l’associazione Ischia Events nata appositamente in questa occasione e che ha visto per una volta coinvolti gli operatori economici e i comitati, senza i dissidi che hanno contrassegnato l’organizzazione del Natale in passato.
Ma in realtà dissidi ce ne sono stati.
Sì, ma prima che si costituisse l’associazione, ne è presidente pro tempore il vice presidente dell’Associazione albergatori. E’ un coinvolgimento che lascia ben sperare perché credo che l’Amministrazione non debba fare tutto da sola ma piuttosto il suo ruolo è di servire da stimolo affinché le forze imprenditoriali facciano la loro parte.
E sono convinto che ciò accade nel momento in cui si rendono conto che dall’altra parte c’è un interlocutore serio, con le idee chiare.
Quando parla di Amministrazione con le idee chiare, si riferisce a se stesso, cioè al sindaco, o a tutta la giunta, perché ho l’impressione che lei sappia cosa si deve fare ma le impediscono di agire.
Non è affatto vero. Noi stiamo pagando uno scotto dovuto al fatto che parti politiche che mai in precedenza si erano trovate insieme, oggi sono alleate nella maggioranza, e quindi una fase di assestamento è naturale. Ma si tratta in ogni caso di persone di alto livello, con buone capacità amministrative oltre che politiche e appena si sarà trovato un assetto definitivo, daranno grandi risultati.
Il sindaco ha un ruolo di guida, ma è necessario che ci siano le persone giuste che mettano in pratica quelle che sono le idee del sindaco stesso e del gruppo, altrimenti non si riesce a realizzare molto.
Lei viene dall’esperienza di un comune piccolo come Casamicciola, in cui gli assessori potevano conservare il posto di consiglieri e il potere del sindaco appariva maggiore, qui a Ischia sembra che abbia dei limiti.
Non credo che sia così, agli inizi anche lì la situazione era analoga. Credo che se il sindaco dimostra di avere idee chiare e riesce a mantenere gli equilibri, alla fine avrà la giusta visibilità, d’altra parte tutti quelli che partecipano al progetto devono avere il giusto spazio: il sindaco deve essere un buon coordinatore di tutte le parti che compongono l’amministrazione e credo che sia il compito più difficile.
Qualcuno è preoccupato che la sua ambizione politica voglia portarla a Roma, e che lei veda Ischia solo come un trampolino di lancio verso un futuro diverso da quello ischitano.
Non è così, ritengo di aver già raggiunto posizioni impensabili appena qualche anno fa. Naturalmente se conseguissi ulteriori traguardi, sarebbe una soddisfazione per me stesso, ma sarebbe anche un vantaggio per l’intera isola, che finalmente avrebbe una figura che possa aiutarla nelle sedi più appropriate a risollevarsi dai problemi che la stanno assillando.
Ricordiamo che quando Enzo Mazzella e Franco Iacono sono riusciti a coprire ruoli politici importanti (ndr. Mazzella è stato sindaco di Ischia per un decennio, fra gli anni ’70 ed ’80; è stato assessore regionale e si preparava a candidarsi al Parlamento, quando morì improvvisamente; all’incirca nella stessa epoca, Iacono ha occupato importanti cariche alla Provincia e alla Regione fino a essere eletto al Parlamento Europeo per il PSI), Ischia ne ha tratto dei vantaggi e, d’altra parte, loro avevano bisogno dell’isola per mantenere le posizioni raggiunte e quindi hanno continuato a curarsene. Si tratta di interessi coincidenti e non contrastanti.
Cosa pensa del fatto che Domenico De Siano (ex sindaco di Lacco Ameno, eletto la scorsa primavera consigliere e nominato vicesindaco, è stato dichiarato decaduto per non essersi dimesso nei tempi dovuti dalla carica di membro del consiglio di amministrazione dell’EVI), subito dopo la sentenza di condanna in primo grado abbia tirato in ballo anche lei, che ha ricoperto la medesima carica?
De Siano è stato il leader isolano di un’area politica che non è la mia, dove ancora impegnato politicamente ed è naturale che cerchi di farla crescere anche a danno di quella avversaria. Detto questo, quella sentenza è frutto di una svista clamorosa ed è comprensibile che sull’onda del primo giudizio, inaspettato, possa aver fatto affermazioni infelici nei miei riguardi.
Appena lei è diventato sindaco a Ischia vi ha importato una sorta di “format Casamicciola”, vale a dire realizzare subito opere molto visibili e fruibili, così nelle aiuole di piazzetta S. Girolamo, per quanto in sé non particolarmente belle, per la prima volta sono stati piantati dei fiori…
Uno dei primi interventi della mia amministrazione sarà proprio rifare la Piazzetta (ndr. piazza S. Girolamo, al termine di corso Vittoria Colonna): i lavori inizieranno il prossimo autunno. Molti dei cittadini di Ischia mi hanno votato anche per quello che ho realizzato a Casamicciola, allora perché cambiare formula? I risultati sono lì: la somma di tante cose fa sì che un paese venga visto dal turista in altro modo, poi arrivano anche le grandi opere ma è essenziale tenere il paese pulito e curato in ogni suo aspetto.
Perché le precedenti amministrazioni non si sono mosse nello stesso modo?
L’amministrazione Telese riuscì a realizzare diverse opere pubbliche (a via Iasolino, nel quartiere di San Ciro), benché ci fossero difficoltà dovute al fatto che all’epoca il Comune non era ancora uscito dal dissesto. La vera nota dolente è stata l’amministrazione Brandi, che ci ha preceduto. Ci sono Amministrazioni che premettono l’interesse personale a quello collettivo e solo un residuo di energie viene dedicato a dare risposte ai cittadini. Ora, questa impostazione mentale si riflette gioco forza sui funzionari che si dedicano soprattutto a risolvere le questioni personali degli amministratori invece di far avanzare le opere pubbliche. Un dirigente dell’ufficio tecnico deve occuparsi sia della manutenzione di giardini e di beni pubblici che dell’edilizia privata: ma se riceve un input a dedicarsi molto di più a quest’ultimo ambito che all’altro, ecco che si verifica che il pubblico langue. D’altra parte, per far avanzare i lavori pubblici ci vogliono molte energie, bisogna andare spesso nelle sedi competenti in terraferma, non solo per i finanziamenti ma anche per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie a iniziare concretamente i lavori. Quindi accade che ci siano amministratori che hanno anche buone idee ma che finiscono per lasciare i progetti sulla carta, mentre chi è anche capace di sbloccare tutto quanto è necessario riesce poi, al termine dei 5 anni del mandato, a restituire ai cittadini un paese diverso, più accogliente e con le infrastrutture che prima mancavano.
E’ in quest’ottica che ha richiamato a Ischia l’architetto Silvano Arcamone?
Sì, è stato collaudato con successo a Casamicciola e in realtà ha collaborato anche con la precedente Amministrazione che, il poco che ha realizzato, lo ha fatto proprio quando lui era a capo dell’ufficio tecnico. E’ una valida energia dell’isola.
Siamo a chiusura del 2007 e a sei mesi dalla vittoria elettorale. Facciamo un consuntivo e parliamo dei progetti per i prossimi dodici mesi.
Questi primi sei mesi sono serviti a trovare un equilibrio all’interno dell’amministrazione, non è stato semplice ma lo abbiamo raggiunto. Senza grandi clamori abbiamo rivoluzionato gli uffici comunali sostituendo tre dirigenti e cercando le persone giuste per il posto giusto. A capo dell’ufficio amministrativo è andato l’avvocato Luciana Zabatta al posto di Lello Montuori, a capo dell’ufficio tecnico Silvano Arcamone invece dell’ingegner Grasso, a capo dell’ufficio finanziario Antonio Bernasconi al posto di un esterno scelto dal commissario prefettizio. L’unica riconferma dalla precedente amministrazione è stata la dottoressa Paola Mazzella, che riteniamo un elemento molto valido. Abbiamo inoltre nominato alcuni capi area, l’ingegner Franco Fermo, l’ingegner Vittorio Pilato, l’architetto Raia, il dr. Enzo D’Acunto. Abbiamo responsabilizzato maggiormente alcuni dipendenti interni validi come Salvatore Marino, la signora Pollio, persone che sono pilastri del Comune, il direttore generale Mimmo Pirozzi è una novità, ed è molto apprezzato in Campania per le sue capacità manageriali.
Contemporaneamente siamo riusciti già a risolvere alcuni problemi: uno per tutti il dissesto del cavalcavia di via Quercia che, al di là dell’immagine negativa che dava del paese, impediva il passaggio dell’autobus ed era un problema molto sentito dagli abitanti della zona; inoltre è stata sostituita con tempestività la ringhiera del lungomare Cristoforo Colombo, che era in pessimo stato. Sono iniziati i lavori di piazzale Trieste che dovranno terminare per Pasqua, e quelli di via delle Terme, per risolvere il problema dell’allagamento di quella zona e di San Ciro: erano progetti che abbiamo ereditato e che siamo riusciti subito a far mettere in cantiere. In verità tutta la zona a ridosso della spiaggia di S. Pietro, l’unica grande spiaggia rimasta nel Comune, con i vicoletti che vanno da via Buonocore a via Venanzio Marone, è in uno stato di totale abbandono: una volta riqualificata ne guadagnerà tutta l’area, aumenterà il valore degli immobili, riapriranno le attività commerciali; in quella stessa zona va recuperato il vecchio mercato. Tutto ciò andrà fatto nei prossimi due anni.
Che progetti ci sono per le spiagge?
Il ripascimento è già stato approvato e finanziato dall’Unione Europea, ma anche in questo caso è necessario avere tutte le autorizzazioni richieste da una burocrazia ancora molto complessa, al punto che talvolta per questa ragione si perdono i finanziamenti che, se non utilizzati nei tempi prescritti, tornano all’UE.
Vorrei toccare una questione che è cronaca di questi giorni. Ho la sensazione che la vicenda che ha dato l’avvio all’inchiesta per un presunto reato di peculato avvenuto nel comune di Casamicciola un anno fa, quando lei era ancora sindaco, sia proprio un problema di burocrazia, di denaro che non poteva essere stornato da un capitolo di spesa ad un altro, ma senza che dietro ci fossero intenzioni di appropriazione…
Quello è un episodio ormai chiarito con documenti alla mano e si è anche chiarito perché si è verificato. Il fatto è che, quando un amministratore deve risolvere un problema, come ci insegna la vicenda di Letizia Moratti, sindaco di Milano (ndr. ha allontanato anticipatamente funzionari dell’amministrazione comunale per far posto a dirigenti esterni di propria fiducia), è talvolta obbligato a delle forzature.
E non a caso due magistrati molto rigorosi come Antonio Di Pietro e Francesco Borrelli hanno parlato in sua difesa, sottolineando come oggigiorno per amministrare bene qualche forzatura va fatta. Ebbene, quello di Casamicciola è uno di questi casi, altrimenti le manifestazioni previste per il Natale sarebbero state a rischio.
Sente un atteggiamento preconcetto nei suoi confronti?
Mi sento un po’ bersagliato, anche gli attacchi di stampa sono faziosi: comunque di solito si è bersagliati perché si cresce troppo e si dà fastidio a qualche frangia di potere, ma tra questo ed essere ignorati preferisco il primo caso.
Parliamo del destino del centro polifunzionale: è o non è brutto?
Non è un’architettura adatta a Ischia, ma ormai lo abbiamo e dobbiamo sfruttarlo al meglio. Anche perché non si potranno mai più realizzare grosse volumetrie nell’isola (e in realtà neanche piccole) e ciò penalizzerà il nostro sviluppo perché, non consentendoci di realizzare infrastrutture, saremo inevitabilmente sorpassati dagli altri paesi. Quindi avendo un edificio di notevoli dimensioni usiamolo bene, destinandolo per esempio alle scuole.
Non potrebbe essere una struttura adatta a farne la sede del futuro Comune Unico?
Quella di portarvi gli uffici (INPS, ASL, gli stessi uffici comunali) è un’ipotesi, anche per decongestionare il centro, ma l’idea delle scuole è importante, in particolare le elementari Marconi che sono anch’esse in pieno centro, poi c’è il liceo scientifico che sta scoppiando e il Tribunale che è al collasso e non possiamo far finta di nulla.
Lei per quale destinazione propende?
Personalmente direi le scuole, che sono una delle attività fondamentali di cui un amministratore deve occuparsi: concentrerei lì i due licei ed una parte dell’istituto alberghiero, e al posto del liceo classico si potrebbe trasferire il tribunale. Anche la Media Scotti è troppo affollata, mancano i laboratori e liberando il tribunale si potrebbe dare quegli spazi alla scuola.
Parliamo del porto. Chi ha la paternità dell’acquisizione di parte della banchina sinistra da destinare ad approdo turistico?
L’unico organo che ha giurisdizione sulle aree portuali è la Regione Campania e in tanti hanno provato ad avere le concessioni senza ottenerle. Ma quando la Regione si rende conto che l’interlocutore è serio lo segue, senza imporre limiti dall’alto. Non a caso noi, nel mese di ottobre, siamo riusciti, invece, ad avere tre ampi specchi acquei: presso le Terme Comunali, dove attraccheranno 5 megayachts, presso palazzo D’Ambra, che verrà destinato alle imbarcazioni dei residenti e dove finora regnava il totale disordine e la banchina detta del Fraulese (lato mare di via Iasolino), da destinare a chi lavora con le barche.
Ma non ci fermeremo qui, abbiamo già avuto un incontro con l’assessore regionale ai trasporti Cascetta, per rifare il regolamento del porto e razionalizzare gli attuali spazi, perché ci sono concessioni eccessivamente frazionate e di conseguenza vengono a convivere realtà con esigenze contrastanti.
Ischia Risorsa Mare continuerà a occuparsi del porto turistico già esistente e tramite questa struttura cercheremo di gestire anche gli specchi acquei esterni al porto. Obiettivo prioritario è, infatti, la ricerca di nuove fonti di finanziamento delle casse comunali perché è nostra ferma intenzione non accrescere la pressione fiscale sui cittadini.
Che progetti ha l’Amministrazione per il borgo di Ischia Ponte?
Vogliamo innanzitutto realizzare una scogliera che protegga il centro abitato: la Regione autorizza e finanzia queste opere, ma il progetto deve partire da noi. Oltre a proteggere case e attività commerciali, la creazione della scogliera consentirà di creare un approdo turistico e di conseguenza l’economia della zona avrà sicuramente una svolta positiva.
Il settore della nautica è l’unico a non conoscere attualmente recessione, anzi registra una crescita del 7-10% annuo ed essendo un’isola non possiamo trascurare questo dato. Un approdo per un centinaio di posti-barca in quello scenario incantevole che è Ischia Ponte lo ritengo sostenibile per il territorio e certamente porterà con sé un turismo con buone possibilità di spesa, divenendo un altro motivo di attrazione per l’isola tutta. Con piccoli interventi vorrei che già da quest’anno possano ormeggiare due o tre megayachts.