31/2011
Photo: Archivio UTC Ischia
Text: Redazione Ischiacity
La scomparsa di vasti tratti di spiaggia con tante conseguenze che sono tutte negative – dalla perdita di uno scudo protettivo per la costa, dove ci sono strade, case, persone, al danno economico per gli stabilimenti balneari, alla menomazione che subisce il paesaggio – affligge da molti anni i Comuni dell’isola. E anche Ischia ha pagato il suo pesante tributo: si è assistito, infatti, alla perdita del grandissimo lido che fronteggiava il litorale settentrionale, dalla collina di S. Pietro, che sorge al termine della Riva Destra e delimita il porto a est, a Ponte. Nel tempo, si è cercato di ovviare al fenomeno realizzando alcune scogliere e una serie di “isolotti” che avrebbero dovuto difendere la spiaggia ancora esistente e/o favorire il ritorno della sabbia che il mare ha portato via. Ma se la spiaggia di S. Pietro, che sorge sotto la collina omonima, si è in parte preservata, invece il tratto fino alla località della Mandra, all’ingresso di Ischia Ponte, è praticamente sparito: basta parlare con gli anziani del posto per ascoltare racconti malinconici sulla bellissima spiaggia scomparsa che era lì fino a qualche decennio fa. Un grave problema a sé è costituito, poi, da Ischia Ponte, dove ogni inverno i cittadini subiscono impotenti i ripetuti allagamenti di strade, case, negozi, a causa delle mareggiate che invadono la parte finale del centro, provocando ogni volta danni notevoli. L’Amministrazione di Ischia ha deciso di affrontare questo spinoso e complesso problema, con un articolato piano di ripascimento della costa, che nella sua fase preliminare è stato appena presentato. Il sindaco Giosi Ferrandino ha illustrato, insieme alla sua Giunta ed al capo dell’UTC l’architetto Silvano Arcamone, gli obiettivi del progetto che sono molteplici: ribadire la centralità economica e di immagine che hanno le spiagge per il comune di Ischia, proteggere la costa, realizzare un attracco per le navi da crociera, facendo entrare l’isola in un settore del turismo che la tocca ancora marginalmente per la mancanza di approdi adeguati, e una darsena stagionale a Ischia Ponte. Con il progetto del Nuovo Lido Aenaria, come si chiamerà, si vuole razionalizzare ed integrare con interventi nuovi una serie di operazioni parzialmente già realizzate: i fondi cui l’Amministrazione intende attingere sono quelli dell’APQ (Accordo di Programma Quadro – fra Regione e Ministero dell’Ambiente) già stanziati (è necessario solo il progetto e le relative autorizzazioni) e finanziamenti provinciali. Inoltre, il comune di Ischia è entrato con questo progetto in Ischia Spaeh (su cui si veda l’articolo a pag. 53), il piano presentato da un gruppo di imprenditori privati per accedere ai fondi del Contratto di Sviluppo, che contempla anche la possibilità di contributi a fondo perduto per interventi infrastrutturali promossi da Enti pubblici. Si lavorerà per lotti autonomi, a iniziare se possibile già dal 2012: a partire dalla collina di S. Pietro con la vicina spiaggia, presso la quale c’è un accenno di portualità che si vuole sviluppare; segue il Lido, la Mandra e, infine, Ischia Ponte. Presso la collina di S. Pietro nascerà un percorso che unisce la Riva Destra alla spiaggia: esso è fondamentale anche in funzione della destinazione ideata per il braccio di scogliera orientato a nord ovest, che si realizzerà unendo le protezioni già esistenti, ma che non hanno dati i risultati sperati. Così ampliata, la scogliera creerà una sorta di baia che difenderà l’abitato dai venti che lo flagellano d’inverno e consentirà di appoggiarvi il molo destinato alla crocieristica. In zona Lido e fino a punta Molino – dove affacciano molti degli alberghi più importanti – invece, la scogliera perpendicolare alla costa già realizzata dalla Provincia sarà affiancata da altre gemelle: ciò dovrebbe favorire il naturale ripascimento e si spera di riuscire a rivedere la spiaggia che ha caratterizzato quella zona fino a qualche tempo fa. Per tutte le spiagge interessate, da quella di S. Pietro a quella dei Pescatori, alla Mandra, è prevista anche la riqualificazione dei ricoveri delle barche e degli stabilimenti balneari. A Ponte, per risolvere finalmente il dramma degli allagamenti si realizzerà una scogliera che ha già l’approvazione della Soprintendenza; inoltre, lungo il tratto del borgo che affaccia sul mare nascerà un approdo diportistico. L’ultima serie di interventi interesserà uno dei luoghi più belli di tutta l’isola, la baia di S. Anna. Una passeggiata unirà il piazzale delle Alghe alla chiesetta, rendendo direttamente raggiungibile dal centro di Ponte uno scorcio di grandissima suggestione, qual è quello appunto dell’antico cimitero e della vicina torre Guevara; ripascimento e consolidamento dei costoni sono in programma anche per la spiaggia di Cartaromana, che chiude la baia. LINK VIDEO http://ischiacitynetwork.it/home/cambia/212