NON C’E’ FESTA SENZA I FUOCHI D’ARTIFICIO: COLORATI, LUMINOSI, SUGGESTIVI, NON STANCANO MAI E LASCIANO TUTTI A BOCCA APERTA. LA PIROTECNICA BARANESE NELL’ISOLA D’ISCHIA CURA GLI SPETTACOLI PER LE PIU’ IMPORTANTI RICORRENZE RELIGIOSE, OLTRE CHE ORGANIZZARE FUOCHI PIROTECNICI E PIROMUSICALI PER FESTE ED EVENTI PRIVATI.
Romantici, sfavillanti, allegri, rumorosi, fantasmagorici… I fuochi d’artificio da sempre incantano tutti, nelle grandi feste patronali, a Capodanno come in quelle private. Naso all’insù e occhi spalancati, per assistere ad uno spettacolo capace di affascinare chi vi assiste anche se si ripete ogni volta secondo un rito che, tuttavia, non è mai scontato. E il desiderio degli spettatori è di rinnovare ad ogni nuovo spettacolo il proprio stupore per una grandiosa manifestazione di luce e di allegria che dura pochi minuti ma rimane negli occhi a lungo.
L’invenzione di questo show “stellare” la dobbiamo ai cinesi, che già dal I sec. d.C. usavano sparare in cielo dei razzi, come una sorta di esorcismo per scacciare i demoni, sia per la fine dell’anno che in altre occasioni cerimoniali, ma si trattava solamente di un forte boato e fumi. A portare la polvere esplosiva, motore di tutto, nell’area del Mediterraneo, furono gli Arabi nel XIII sec. Dall’arrivo in Europa della sostanza orientale chiamata “neve cinese” o “sale cinese” nel 1241, passarono pochi anni finché il filosofo e alchimista inglese Ruggero Bacone codificò la formula della polvere da sparo: la composizione è sostanzialmente quella usata tutt’oggi (75% di nitrato di potassio comunemente noto come salnitro, 13% di carbone di legna polverizzato, 12% di zolfo). “L’arte del fuoco” è la più ammirata e insieme la meno conosciuta: mentre le altre sono costruite su delle teorie, delle regole e una storia, i fuochi d’artificio avanzano nel tempo in silenzio, senza storia, appannaggio solo di amatori e sparafuoco. Non esistono libri che spieghino come si fabbricano o come si sparano i fuochi d’artificio, tutto è racchiuso nelle mura delle fabbriche: le formule, i segreti sono trasmessi di padre in figlio, secondo una tradizione orale, visiva e manuale inaccessibile agli altri.
Le tante ricorrenze religiose legate alle festività patronali che caratterizzano il territorio dell’isola d’Ischia sono appuntamenti attesi, durante i quali i “fuochi” costituiscono un momento immancabile, e la Pirotecnica Baranese, guidata da Raffaele Vuoso affiancato dal fratello Luciano con il figlio Matteo, si è affermata come azienda leader nel mercato ischitano per l’organizzazione di questi eventi. Sono firmati Pirotecnica Baranese gli scoppiettanti spettacoli luminosi, realizzati anche da mare, che costituiscono il culmine di alcune delle celebrazioni più amate come Sant’Anna e S. Giovan Giuseppe della Croce a Ischia e Santa Restituta a Lacco Ameno. Infatti, grazie ad anni di esperienza, questa attività nata per passione, ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie e oggi propone spettacoli di fuochi con un interessante rapporto qualità prezzo, garantendo un’offerta ampia per soddisfare richieste e budget. La famiglia Vuoso mette a disposizione le proprie competenze, indispensabili per uno spettacolo che sia esteticamente bello e sicuro per tutti, anche per impreziosire feste private, matrimoni, anniversari, compleanni, regalando quel tocco in più di magia che rende indimenticabili i momenti importanti. Molto richiesti gli spettacoli piromusicali, che fondono l’armonia della musica alle cascate di colori e luce dei fuochi: è possibile portare la traccia preferita e i fratelli Vuoso costruiranno lo spettacolo su misura. Inoltre, la Pirotecnica Baranese è in grado di allestire spettacoli anche se si hanno a disposizione spazi contenuti, proponendo per esempio fontane di fuoco, girandole ed effetti speciali di piccole dimensioni e presso la sede di Testaccio è possibile acquistare giochi pirotecnici al dettaglio.
Text: Manuela Bottiglieri