32/2012
Text: Lucia Elena Vuoso
Inutile dirlo, ormai tutto passa per Facebook. Il più popolare dei network sociali veicola praticamente ogni segreto, di chi è iscritto e di chi non lo è: pettegolezzi, stati d’animo, emozioni, foto. Uno strumento creato per il dolce far niente, pericoloso al pari della Nutella, poiché crea dipendenza e si sente il bisogno di averlo, di consultarlo, di aggiornarlo. Eppure, su questa piattaforma che sta diventando sempre più reale e palpabile, si trova anche chi espone il proprio talento. Ischitani che si distinguono per fare della proprie doti un’arte e della propria arte un modo per far conoscere un parte di se stessi. Antonello De Rosa Scrivere, fotografare, filmare, in una parola fare cinema. Un sogno per Antonello, maturato fin dall’adolescenza. Uno spiccato spirito d’osservazione che gli ha permesso, da sempre, di esaminare l’ambiente circostante con stupore e occhio attento, immortalando la realtà nella sua memoria. “Un vero fotografo scatta con la sguardo”- dice. E gli studi in Lettere Moderne che sta seguendo gli permettono di approfondire queste passioni, elargendo alla propria coscienza un’ulteriore sensibilità per l’arte, in tutte le sue sfaccettature. Non ama mettersi in mostra, eppure, dalle immagini che ha sul suo profilo – fotogrammi di vecchi film e immagini in bianco e nero dei grandi della fotografia – è facile intuire, nonostante la riservatezza di Antonello, che nella vita farà molta strada.