Friday, November 22, 2024

TORRI IN FESTA TORRI IN LUCE

 

LE TORRI DIFENSIVE CHE CARATTERIZZANO TUTTI I CENTRI DELL’ISOLA D’ISCHIA DIVENGONO OCCASIONE DI RIFLESSIONE ATTENTA E COMPETENTE ATTORNO ALLA LORO TUTELA, MA ANCHE AL MODO IN CUI I MONUMENTI, CHE SONO I SEGNI CHE LASCIA IL PASSAGGIO DELLA STORIA, POSSONO TRASFORMARSI IN ELEMENTO FONDANTE DELLA PROMOZIONE TURISTICA. QUESTI GLI ARGOMENTI PORTANTI DELLA MANIFESTAZIONE TORRI IN FESTA, TORRI IN LUCE CHE, ALLA SUA SESTA EDIZIONE, SI APRE SEMPRE PIÙ AL TERRITORIO CON TANTI MOMENTI DI SPETTACOLO, MOSTRE E INCONTRI.

Saranno sotto i riflettori – quelli reali e quelli metaforici – per una settimana per poter essere al centro dell’attenzione tutto l’anno. Gli ideatori della manifestazione Torri in festa, Torri in luce, infatti, hanno ben focalizzato nel nome gli obiettivi: portare l’interesse, la riflessione e l’attività di valorizzazione sulle torri e i sistemi difensivi dell’isola, una parte del suo patrimonio monumentale che richiede tutela e cura – da parte degli Enti e degli esperti e insieme dei cittadini, che spesso ne sono anche i proprietari. Lo scopo ultimo però è ancor più ambizioso – in linea con una sempre più generale tendenza cui assistiamo in Italia – vale a dire porre in forte sinergia le risorse culturali, paesaggistiche e storiche presenti sul territorio con la sua promozione turistica, che per Ischia significa – ricordiamolo sempre – sviluppo economico e sociale.

Le torri costituiscono un elemento architettonico speciale: costellano l’isola, soprattutto i centri costieri, dove furono innalzate fra il XV e il XVIII secolo per difendersi dalle scorrerie saracene: erano punti di avvistamento delle flottiglie dei pirati e accoglievano gli abitanti terrorizzati dalle loro sanguinose incursioni. Sono intimamente legate ai tessuti urbani antichi: a Forio, dove c’è il nucleo più numeroso, appartengono spesso ancora a privati che le vivono quotidianamente, il che se è positivo dal punto di vista dell’attaccamento a questi edifici storici, comporta la necessità di particolare attenzione alla loro tutela. Spesso – a Lacco Ameno, Testaccio, Forio stesso – spiccano in posizioni eminenti, caratterizzando fortemente il paesaggio. Tutte costituiscono una preziosa testimonianza della storia passata dell’isola e, prendendo a prestito le parole dell’architetto Antonello Monaco, attraverso la kermesse si vuole far emergere il loro “valore quali sistemi di controllo del paesaggio e rivisitarli come avamposti ed elementi strategici di una nuova organizzazione del territorio: postazioni estreme di itinerari dismessi, capaci di assumere il ruolo di custodi dei significati originari del luogo e attivare letture e suggestioni da recuperare alla fruizione pubblica, quali espressioni di un rapporto equilibrato tra risorse del territorio e modi della sua utilizzazione”. Alla sua sesta edizione, Torri in festa, Torri in luce si affida ad un modello di “governance istituzionale” che vede la partecipazione al progetto di amministrazioni locali e regionali, l’adesione degli enti territoriali di tutela e la presenza attiva dell’Università. E’ promossa, infatti, dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per Napoli e Provincia e dall’Associazione culturale “L’Isola delle Torri” con la facoltà di Architettura dell’Università di Napoli Federico II, l’Icomos, l’Associazione Italiana dei Castelli, Italia Nostra, il F.A.I., sotto l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio Dei Ministri, del Ministero dei Beni Culturali, della Provincia e della Regione Campania, e in collaborazione con tutti i comuni dell’isola, l’Ordine degli Architetti di Napoli, il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della Seconda Università di Napoli. Il risultato è una serie di appuntamenti incentrati per il 2016 sul tema “Architettura e musica – musica e architettura”. Le due arti, infatti, hanno in comune molto: ritmo, proporzioni, armonia caratterizzano le costruzioni in pietra come quelle fatte di note e i tanti eventi in cui si svolgerà la kermesse sono stati pensati dall’architetto Aldo Imer, anima della manifestazione, per dipanare i racconti molteplici che le suggestioni di questo rapporto evoca. Al suo fianco, come presidente dell’associazione L’Isola delle Torri” l’avvocato Benedetto Migliaccio, di origine ischitana, che ha subito abbracciato un progetto che risponde in tutto alle medesime tensioni ideali che lo hanno portato a recuperare un podere di famiglia abbandonato da tempo per realizzarvi una delle più belle vigne dell’isola.

Grazie alla grande conoscenza che l’architetto Imer ha dell’isola nel suo doppio ruolo di funzionario responsabile per Ischia della Soprintendenza per i Beni Architettonici appunto e di suo grande appassionato, è stato costruito un programma che si sviluppa nell’arco della settimana fra il 17 e 26 giugno: proiezioni e incontri “accenderanno” un percorso di lighting design per contornare di nuova luce le strutture difensive isolane, torri, castello Aragonese, centri storici, dove contemporaneo e antico si incontreranno e confronteranno più e più volte intorno alla necessità di preservarne la bellezza, grazie a voci prestigiose come quelle di Alejandro Aravena direttore della Biennale di Venezia, del soprintendente per le Belle Arti ed il Paesaggio di Napoli e provincia Luciano Garella, dell’ambasciatore d’Italia presso l’UNESCO Francesco Caruso, del presidente di Icomos Italia Maurizio Di Stefano. Le “polifonie del paesaggio” saranno il tema dell’appuntamento di apertura, accolto da uno dei contesti più belli dell’isola, S. Angelo, dove le costruzioni dell’uomo e quelle della natura si innestano l’una nell’altra senza soluzione di continuità. Sempre il borgo marinaro ospiterà il convegno sulla ricostruzione in 3D dell’antica torre crollata che ne sormontava il promontorio, e una suggestiva proiezione notturna consentirà di mostrare com’era.

E per rendere la complessità dei rapporti fra differenti mezzi di espressione, coinvolgendo artisti che si esprimono con mezzi anche alternativi, contesti dell’isola molto diversi fra loro si apriranno a mostre di street art, arte contemporanea e fotografia, proiezioni, live performances multimediali, momenti dedicati alla moda, visite guidate alla scoperta dei vicoli saraceni, concerti che culmineranno nell’esibizione del pianista Antonio Acunto, a S. Angelo. L’attenzione al territorio attraverso le sue architetture si articolerà in una serie di conferenze e incontri incentrati sugli aspetti in cui prende forma la tutela e il recupero di luoghi ed edifici che appartengono alla vita della comunità da secoli e che vedranno la presenza fra gli altri dei professori Aldo Aveta, presidente della Scuola di Specializzazione in restauro, Alessandro Castagnaro, Francesco Rispoli, Mario Losasso direttore del dipartimento di Architettura a Napoli, e di Luigi Vinci, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli. Protagonisti di questi approfondimenti saranno le torri stesse, per le quali si sta concretizzando un progetto per inserirle nel patrimonio italiano dell’UNESCO, una delle piazze storiche dell’isola, piazza Bagni a Casamicciola Terme e in generale lo ‘stato di salute’ del suo tessuto urbano e monumentale attraverso una mostra di documentazione fotografica.

La volontà di abbracciare un territorio armonico e coerente nei modi in cui ha manifestato nel tempo il suo essere parte di un tutt’uno che è il golfo di Napoli, ha portato quest’anno a includere nel percorso di Torri in festa, Torri in luce anche la vicinissima isola di Procida: protagonista la spettacolare cortina difensiva e abitativa della marina della Corricella. A chiusura della settimana, accolto dal magnifico scenario dei Giardini Poseidon, il premio di Architettura PRAM, imperniato sul tema del restauro, durante il quale si presenterà anche il progetto di un’opera d’arte da collocare sul muro di contenimento della collina all’ingresso di S. Angelo.

Text_ Silvia Buchner

Photo_ Archivi Torri in Festa e Ischiacity