Un susseguirsi di emozioni domenica 26 luglio, sul veliero Tortuga. Non una semplice imbarcazione, ma un luogo in grado di rendere ogni istante indimenticabile. E così è stato per i numerosi ‘cultori del fumo lento’ giunti da tutta Italia per una serata all’insegna del gusto, ospiti dell’azienda di sigari Davidoff. È stata un’esperienza al di fuori degli schemi, dove il tramonto ha fatto da sfondo ed il mare da colonna sonora. Ma i protagonisti di questa avventura sono stati i sigari. È cominciato tutto dal porto di Napoli, dove il veliero ha accolto gran parte degli ospiti. Aperiivo accompagnato dai caldi colori del calar del sole e musica dal vivo, con rotta verso l’isola d’Ischia, e poi un primo cigar test. Dopo essere approdati sul pontile di Lacco Ameno, per accogliere i restanti viaggiatori, si è fatto rotta verso il Castello Aragonese. Durante la navigazione è stata servita una deliziosa cena, seguita da un corposo sigaro Davidoff. Con l’incendio del Castello, la festa di S. Anna e lo spettacolo pirotecnico a far da cornice, un improvviso cambio di bandiera ha stravolto l’andamento della festa. Ammutinamento!! Lo stile elegante e “abbottonato” dei sigari domenicani Davidoff è stato soppiantato dal brio e dallo stile del “ragazzaccio” Camacho, un’altra tipologia di sigari, stavolta honduregni, assaporati durante il ritorno a Napoli, con musica disco e tanto divertimento. Sul finale, torta a sorpresa per Valentino Federico, che ha così cominciato i festeggiamenti per il suo compleanno, fra la spuma del mare e il fumo inebriante dei sigari, suo vezzo, che è stato proprio lui a “portare sull’isola” nella sua tabaccheria nel cuore di Ischia, T Chic, cercando anche di impiantare, ma soprattutto proporre una cultura che non è per tutti. Si è conclusa così con emozione una perfetta serata organizzata nei minimi particolari, seguendo un preciso percorso degustativo, dal cibo alle bevande, per essere in armonia con ciò che accomunava tutti: la passione per i sigari. Chi non ne ha mai assaporato l’aroma, non può capire la filosofia che si cela dietro questo rotolo di foglie essiccate. È un mondo, quello del fumo lento, da provare almeno una volta nella vita.Non è un modo di passare il tempo, è uno stile di vita! Significa ritagliarsi uno spazio per se stessi, gustarsi un momento di relax, magari accompagnato da un buon bicchiere di vino, o in una fredda serata anche di whisky, ma è perfetta anche una tazzina di caffè, tutto dipende ovviamente… dal sigaro! Ma chi ama il fumo lento, ha sopratutto un modo di fare, un outfit, un modo di parlare e gesticolare ben specifico. Un oggetto di lusso il sigaro, simbolo dell’opulenza: “Quando si accende un sigaro, è come se si stessero bruciando soldi”. Esistono poi delle vere tecniche per fumare, tutto dipende ovviamente da cosa si sta fumando, dalla grandezza, dal diametro, ci sono sigari che durano 30-40 minuti e quelli che arrivano a 1-2 ore. Gli intenditori non si limitano ad un solo tipo, o una sola marca, come accade a chi fuma sigarette, ma si è sempre alla ricerca di gusti nuovi, diverse corposità. I differenti sentori, gli aromi che emanano una volta accesi, un po’ come per il vino, derivano dagli appezzamenti vicini a quelli in cui è coltivato il tabacco, se per esempio ci sono piantagioni di caffè, le foglie del tabacco avranno un leggero sentore di caffè… Un mondo da scoprire, attraverso un’aromatica nuvola di fumo.
Text_Manuela Bottiglieri