Text_ Emma Santo Photo_ Riccardo Sepe Visconti
UN PIACEVOLISSIMO ARREDAMENTO RUSTICO, PIATTI RICCHI ED EQUILIBRATI CHE VARIANO CON LE STAGIONI, LO STAFF CHE SI IMPEGNA AL MASSIMO PER FARTI SENTIRE A CASA. A QUESTA CARATTERISTICA TRATTORIA ISCHITANA MANCA SOLO UN PICCOLO PARTICOLARE, PER RAGGIUNGERE LA PERFEZIONE…
Cibo di qualità, personale affabile e attento, location pittoresca in stile baita che mette subito l’ospite a proprio agio. È questa la formula vincente della trattoria-pizzeria Al Vecchio Capannaccio, sulla via Borbonica, strada che si snoda a mezza costa tra Forio a Lacco Ameno. Da quando, nel 2014, Giancarmine Verde e Carlo Mattera hanno preso in mano le redini dello storico locale, sorto 41 anni fa, gli hanno dato prestigio e linfa vitale, riempiendolo di luce e colore e imponendosi come un solido punto di riferimento per gli ischitani e i turisti che vogliono riscoprire i sapori più autentici del nostro territorio. Se d’estate il pergolato di uva biancolella, illuminato dalle lanterne, è la cornice ideale di romantiche cene all’aperto, quando la temperatura scende è piacevole rifugiarsi nell’accogliente sala interna, riscaldata dalle stufe a legna e decorata con arredi rustici, le tovaglie a quadri sui tavolacci di castagno, il pavimento antico in cotto, i cestini in rafia intrecciati sospesi sulle travi a vista, e vecchi attrezzi di lavoro contadino esibiti alle pareti. Il menù è un inno ai sapori della terra, a partire dal classico antipasto casereccio, preparato al mattino dallo staff, con prodotti selezionati con cura e sempre freschi e di stagione (non troverete mai nulla di congelato, qui). Quindi taglieri di salumi e formaggi, ricottine fresche, verdure grigliate, fritture come si facevano una volta. La stagionalità è una costante anche nei primi: così, in questo periodo trionfano gli gnocchi con polpa di coniglio e porcini, i ravioli con speck, noci e crema ai formaggi, i paccheri con scamorza, melanzane e salsiccia e le pappardelle con porcini e taleggio, introdotte lo scorso anno e subito consacrate reginette di bontà. Gli amanti del pesce non possono invece non assaggiare gli scialatielli con baccalà, pomodorini gialli, peperoni dolci e olive. Il cavallo di battaglia della trattoria-pizzeria è però la carne, cucinata sulla brace a vista da un esperto che griglia alla perfezione tagli differenti selezionati sul territorio nazionale ed internazionale: dalle italiane scottona marchigiana, chianina, irpina, alla manzetta prussiana della regione dei mille laghi, al Black Angus americano. A secondo della qualità, tagliate e bistecche vengono abbinate a contorni di porcini o verdure del periodo, e ovviamente non mancano all’appello le grigliate miste di salsicce, maiale e pollo. Chi cerca un’alternativa alla carne o al pescato locale – ovviamente il menù di mare varia in base alla reperibilità delle materie prime – può optare per la ricca carta delle scamorze o per le pizze lavorate secondo la tradizione napoletana. Da non perdere i dessert fatti da loro, dai classici babà, tiramisù e caprese alla cheesecake senza cottura al limone, al pistacchio o ai frutti di bosco, molto quotata soprattutto nei mesi caldi. L’imbarazzo della scelta si presenta anche con la ricca offerta della cantina, che si fregia di ben 140 etichette, tra bianchi e rossi di provenienza locale, nazionale e internazionale (a cui si aggiunge quello ottimo della casa), per non parlare dell’accurata selezione di birre artigianali, sempre più apprezzate. Cosa manca per raggiungere la perfezione? “Solo la neve che fiocca fuori in inverno”, chiosano, sorridendo, i padroni di casa.
Trattoria Pizzeria Al Vecchio Capannaccio
via Baiola, 128 | Forio – tel. 081. 987571 – cell. 333 7988687
FB: Al Vecchio Capannaccio – www.alvecchiocapannaccio.it