La necessità di avere all’interno degli alberghi le competenze giuste per gestire con efficienza le tecnologie e garantire i parametri di sicurezza richiesti per essere in regola, è emersa con evidenza durante l’ultimo convegno organizzato nell’ottobre 2014 dall’Ordine degli ingegneri della provincia di Napoli. Sarebbe, quindi, utile creare una nuova figura professionale, che unisca le competenze dell’ingegnere a quelle relative alle dinamiche del turismo. Al momento, infatti, la normativa prevede la figura del direttore tecnico per imprese che gestiscono attività di piccolissime dimensioni, mentre per le attività ricettive alberghiere ed extra alberghiere, nonostante presentino un notevole grado di complessità, non è previsto alcun responsabile o figura di sistema. E questa costituisce una lacuna dell’apparato normativo regionale, perché non tiene nel dovuto conto le problematiche connesse alla gestione del sistema dell’accoglienza turistica, impegnativo per qualità e quantità di impianti e apparecchiature necessarie al suo funzionamento, sensibile perché destinato all’accoglienza di un numero di persone molto elevato.
Una struttura ricettiva ha bisogno di impiantistica elettrica, idrica, di condizionamento, antincendio, di wi-fi, di rilevazione di fumi. La gestione di questi impianti prevede una precisa attività di studio, controllo e prevenzione per i problemi connessi alla legionella, al monitoraggio di gas radon negli ambienti, all’HACCP per la gestione e il trattamento di prodotti alimentari. C’è, poi, il settore della sicurezza passiva ed attiva: in particolare la sicurezza sui luoghi di lavoro, che deve tener conto della forte interazione tra personale e ospiti della struttura ricettiva, le problematiche relative agli scarichi nella pubblica fognatura (in termini di composizione, di BOD presente) e all’alimentazione delle cucine in riferimento al carburante utilizzato (gasolio, gas propano liquido, metano, elettricità), al trattamento dei rifiuti solidi urbani, al collaudo periodico di ascensori e montacarichi, alla sicurezza negli incendi, alle esercitazioni periodiche di evacuazione, al pronto soccorso in caso di incidente. Inoltre, il Libro Bianco Clima-Energia 2030 della Commissione europea, impone di abbassare progressivamente le immissioni di anidride carbonica nell’ambiente. Le imprese del ricettivo hanno necessità di certificarsi sulla qualità totale ISO 9000 e su quella ambientale ISO 14000, o ancora sul regolamento EMAS, sia per ridurre i propri impatti ambientali, sia per concorrere con un punteggio maggiore a
finanziamenti pubblici di volta in volta messi in campo per incentivare il settore. Le certificazio- ni di qualità, qualità ambientale e regolamento Emas hanno consentito e consentiranno anche in futuro un punteggio aggiuntivo utile per il conseguimento del finanziamento. Le diverse certificazioni comportano da parte delle aziende l’adeguamento ai criteri di sostenibilità ambientale che in sostanza significano una serie di accorgimenti in grado di trasformare edifici inquinanti, “energivori”, in strutture a basso impatto ambientale. Così come per l’edilizia privata, anche gli alberghi prevedono la domotica: camere intelligenti e reception in grado di controllare gli apparecchi alimentati da fonti energetiche accidentalmente in esercizio, o rubinetti aperti. Se la struttura ricettiva ha centri termali, congressuali, aree benessere, le variabili aumentano e con esse il controllo e l’attività di gestione necessari.
E’ evidente, quindi, come siano richieste professionalità importanti con competenze tecniche specifiche, in grado di prevenire i rischi, gestire le emergenze, programmare gli adeguamenti per uniformare l’azienda ai canoni della sostenibilità ambientale. L’ingegnere è il professionista che presenta il profilo più idoneo per le competenze tecniche e gestionali connesse alla sua formazione. Questo nuovo profilo professionale – che troverebbe collocazione solo in strutture con elevato grado di complessità – comporterebbe, oltretutto, un risparmio in termini di costi di gestione aziendale che, unito alle iniziative del governo centrale di incentiva- zione fiscale per le assunzioni dei giovani, contribuirebbe a dare risposte alla disoccupazione giovanile che in Campania ha raggiunto il suo massimo valore.
text_ Luigi Vinci, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Napoli Mario Rispoli, coordinatore Commissione Valorizzazione Turistica dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli