Non è per vanità che mi sono candidato alla Presidenza della Federalberghi di Ischia, ma per spirito di servizio. Da anni ho scelto di fare della promozione e della tutela dell’immagine dell’Isola il mio lavoro. E credo di farlo bene. Purtroppo non posso dire lo stesso di tanti altri che operano nel campo della promozione del turismo a Ischia, e poiché credo che si sia giunti ad una fase dove è improcrastinabile un cambio di passo, di strategie, di modi di agire, di obiettivi da fissare… ecco che ho deciso di mettermi in gioco in prima persona. Qualcuno (non necessariamente in buona fede) mi ha obiettato che non essendo un albergatore non sarei in grado di tutelarne gli interessi di categoria. Naturalmente è una colossale sciocchezza, in primo luogo perché è vero il contrario: non mi sembra che negli ultimi anni con presidenti e dirigenti albergatori si sia riusciti a tutelare gli interessi della categoria, anzi.
La verità è che occorre una visione, delle competenze, una forte volontà, molto dinamismo e la capacità di dialogare in continuazione con gli associati ma anche con i vertici istituzionali. E questi requisiti li posseggo e soprattutto li controllo attraverso idee molto chiare.
Nel presentarmi, unico caso nella storia di quest’isola, ho reso pubblico un dettagliato programma (è consultabile in rete o sfogliando l’edizione ICity 51), perché sono convinto che le candidature a dirigere questo delicato comparto non debbano tanto essere fissate sulle persone quanto sui programmi. Ho un programma, chiaro e completo. Ma non ho visto in giro altre proposte (fatta eccezione per endorsement autoreferenziali o più semplicemente animati da una certa prepotenza).
La verità è che sono terribilmente preoccupato dall’andamento molto negativo della stagione estiva 2018 che, in controtendenza con il resto della Campania e dell’Italia (che registrano performance eccellenti), va male su tutti i fronti. Nel solo mese di Luglio le proiezioni a campione fatte dall’ing. Mario Rispoli (già esperto di analisi statistiche sui flussi turistici per l’AACST di Ischia e Procida) ci dicono che le presenze sia dei turisti provenienti dalla Russia che quelle dei tedeschi sono calate (entrambe) del 20% (quindi non è affatto vero che Ischia abbia registrato un aumento di turisti stranieri – come qualcuno ha improvvisamente affermato con dichiarazioni pubbliche); ma le analisi di Rispoli ci dicono anche che a Luglio (mese tradizionalmente fortissimo) abbiamo perso un complessivo 13% di presenze.
Non starò qui a dirvi quali e quante (decine e decine) strutture turistiche ho visitato raccogliendo gravissimi segnali di malessere e di allarme e neppure mi dilungherò nell’elenco delle doglianze sui troppi errori che sia le Amministrazioni locali che gli Enti deputati a tutelare l’economia turistica di quest’isola sottostimano o, peggio, affrontano con negligenza. Mi limiterò semplicemente ad indicare tre priorità: fissare un obiettivo di rilancio e riqualificazione comune e costruirvi intorno condivisione e unione (trasversale, dal più piccolo al più forte); programmare un’attività di comunicazione impattante, ben indirizzata e vincente; recuperare credibilità e prestigio nel rapporto con le Istituzioni. Se facciamo queste tre cose e le facciamo bene, che sia io il Presidente di Federalberghi o un altro… vinceremo la partita.
RICCARDO SEPE VISCONTI