Friday, November 22, 2024

Text_ Cecilia D’Ambrosio  Photo_ Ischiacity  Archivio Punta Molino

È la strepitosa collocazione a ridosso della caletta dell’ “Antico Carcere, detta anche Punta Molino” che rende l’omonimo albergo a 5 stelle una delle località di charme più esclusive, sicuramente di Ischia, ma più ampiamente di tutta Italia: si affaccia sul canale di Procida – quel lembo di mare dove non è raro vedervi saltellare branchi di delfini – ed è rivolto esattamente di fronte il Castello Aragonese. Una bellezza così sconfinata da far storcere il naso a Norman Douglas che la trovava, addirittura, eccessiva: “È probabile che abbiate già visitato il Castello di Ischia, che da solo vale un viaggio in quest’isola. Nell’insieme questo imponente pinnacolo di basalto è fin troppo pittoresco, perfino plateale, come sostiene giustamente Symondos, per essere considerato una semplice opera d’arte”.

Per questi motivi, ma anche per la collocazione in un’area di assoluta quiete (vicinissima al centro della vita isolana e pur tuttavia defilata, al punto da garantire una tranquillità avvolgente) il Grand Hotel Punta Molino ha rappresentato, per gli addetti al cerimoniale del Ministero dell’Interno, il luogo ideale per organizzare il summit del G7. Il sito, infatti, è stato scelto – nello scorso ottobre – per ospitare le delegazioni dei 7 paesi più potenti del mondo, che si sono incontrate ad Ischia per siglare i nuovi protocolli sulla Sicurezza Globale. Una cornice suggestiva per un appuntamento di alto livello internazionale che ha impegnato tutto lo staff dell’albergo, sotto la diretta supervisione del patron Eugenio Ossani, a garantire il massimo confort ai prestigiosi ospiti, partendo proprio dal menù ideato dallo chef Alfonso Arcamone e declinato sui sentori mediterranei della tradizione culinaria campana: i rappresentanti di Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia, Regno Unito e Germania, accolti dal ministro Marco Minniti, hanno potuto gustare, infatti, piatti dedicati alle diverse “anime” della Regione e dell’isola, a base di materie prime di terra e di mare. Quindi i mezzi paccheri di Gragnano conditi con un intingolo di mare al pint’ ‘e re (il nome locale significa “dipinto dal re” e fa riferimento alla bellezza della livrea di questo pesce detto anche donzella), caratteristico dei fondali rocciosi dell’isola, ma anche maialino nero, vegetali fra cui la cicerchia e gli asparagi selvatici, naturalmente mozzarella di bufala dop, in tre consistenze, tipicità come i taralli napoletani e infine il dessert con pasticceria tradizionale partenopea. Accompagnati da vini bianchi e rossi delle case vinicole ischitane.

Il Grand Hotel Punta Molino, con l’attiguo Rangio Fellone, raffinata terrazza riservata al by night capace di regalare intense emozioni per la sua posizione direttamente sul mare, è anche la location di alcuni dei party più esclusivi fra i tanti che si svolgono nell’isola. Non mancano, infatti, nella lunga stagione che va dalla primavera all’inizio dell’autunno, appuntamenti cool e di notevole eleganza, e spesso sono accolti proprio al Rangio Fellone che, fin dai mitici anni ’50, rappresenta il cuore pulsante della dolce vita estiva napoletana.